106ª Seduta pubblica
Giovedì 19 settembre 2013 alle ore 09:32
L'Assemblea ha proseguito l'esame del ddl n. 1014, riguardante la conversione in legge del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali.
Nella seduta pomeridiana di ieri si è conclusa la discussione generale. Intervenendo in replica, il relatore, senatore Marcucci (PD), ha sottolineato che il decreto testimonia la volontà collegiale del Governo di restituire un ruolo prioritario alla cultura. Ha ricordato inoltre i contenuti principali del provvedimento che riguardano la gestione del sito di Pompei, la stabilizzazione del tax credit per il cinema e la sua estensione al settore musicale, il risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche, le misure per l'occupazione giovanile, la trasparenza nella gestione dei fondi pubblici.
Il Ministro dei beni e delle attività culturali Bray ha evidenziato che obiettivo del decreto è la messa in sicurezza del comparto della cultura e che il rilancio di Pompei e la valorizzazione del patrimonio culturale nazionale rappresentano una leva per le buone pratiche e per la crescita. Ha quindi giudicato improcrastinabile l'intervento a favore delle fondazioni lirico-sinfoniche, negando che esso abbia un impianto statalista. Il Ministro ha ricordato inoltre le misure per il rilancio della produzione cinematografica, per gli Uffizi e il Museo dell'ebraismo, per la valorizzazione dell'arte contemporanea, per una gestione più efficiente delle risorse. Ha assunto poi l'impegno a riformare la disciplina del diritto di autore e ha preannunciato un decreto in materia di promozione del turismo. Ha rilevato infine che il coinvolgimento dei privati nella tutela del patrimonio culturale deve avvenire in un quadro di regole certe.
Il Governo ha accolto ordini del giorno generali, che lo impegnano ad adottare iniziative per promuovere attività formative in campo musicale, a presentare una proposta organica per il rafforzamento del settore turistico, a censire i parchi archeologici nazionali a rischio di degrado, a definire un piano di intervento per la bonifica del parco archeologico della Banditaccia di Cerveteri.
Nel passaggio all'esame degli emendamenti riferiti al testo del decreto-legge diversi emendamenti sono state accantonate diverse proposte di modifica, in attesa del parere della Commissione bilancio.
All'articolo 1 del decreto-legge, riguardante la realizzazione del grande progetto Pompei, sono stati approvati l'emendamento 1.500 del relatore, che affianca un vice direttore vicario alla figura del direttore generale di progetto per Pompei, gli emendamenti della Commissione 1.8, 1.20 (testo 2), che prevede un'informazione semestrale al Parlamento sullo stato di avanzamento dei lavori, 1.59 (testo 2), sulla trasparenza, regolarità e economicità della gestione dei contratti pubblici, 1.22 (testo 2), sui motivi di revoca del direttore generale di progetto, 1.24, 1.29 sulla pubblicazione in internet di informazioni relative al direttore generale di progetto, 1.34, che prevede la coerenza del piano strategico con il grande progetto Pompei, 1.37 (testo 2), sul coinvolgimento di operatori del settore turistico e culturale nella valutazione degli interventi di rilancio dell'area pompeiana, 1.38 e 1.41 (testo 2) sulla tracciabilità delle donazioni. Sono stati approvati anche gli emendamenti 1.205, del senatore Bocchino (M5S) e altri, e 1.211 del senatore Villari (PdL) e altri.
Rispondendo ad una domanda del senatore Bondi (PdL) sulla gestione straordinaria del sito di Pompei, la Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Giordani ha precisato che la figura del direttore generale di progetto è diversa dalla figura del commissario straordinario della protezione civile e non lede le competenze delle soprintendenze.
All'articolo 2 del decreto-legge, riguardante la digitalizzazione del patrimonio culturale, sono stati approvati gli emendamenti della Commissione 2.4 (testo 2), 2.6, 2.700, 2.13 e 2.14. E' stato approvato anche l'emendamento 2.700/1 della senatrice Ferrara (PD). A seguito di una vivace discussione sull'emendamento 2.500 presentato dal relatore, che assegnava al Ministero dei beni culturali un finanziamento per conservare gli archivi dei partiti politici, il senatore Marcucci (PD) ha accolto l'invito di senatori PdL, Lega Nord e Sel a ritirare l'emendamento. Secondo il Movimento 5 Stelle i partiti dovrebbero utilizzare i fondi del rimborso elettorale per conservare gli archivi.
Accolto l'emendamento 2.0.1 (testo 2) della Commissione che introduce l'articolo 2-bis volto a tutelare le botteghe storiche. Sono stati poi approvati gli emendamenti aggiuntivi della Commissione 3.0.1, sul Forum Unesco per la cultura, 3.0.2, sulla valorizzazione dei siti Unesco, 3.0.3 (testo 2), sull'autorizzazione paesaggistica, e 3.0.4, sul conseguimento della qualifica di restauratore.
All'articolo 4, riguardante lo sviluppo delle biblioteche, sono stati approvati gli emendamenti della Commissione 4.1, 4.1000 (testo 2), 4.20 e 4.22. Accolti anche gli emendamenti aggiuntivi 4.0.1 (testo 3), sul decoro dei complessi monumentali, e 4.0.4 (testo 2), sul riconoscimento del valore storico del carnevale.
Approvati gli emendamenti aggiuntivi della Commissione 5.0.5 (testo 2), sul contributo al centro Pio Rajana di Roma, e 5.0.6, sul museo tattile statale Omero. Accolto anche l'emendamento 5.0.200 della senatrice Padua (PD) e altri, riguardante interventi urgenti sui siti dell'Unesco in provincia di Ragusa.
All'articolo 6, riguardante i centri di produzione di arte contemporanea, sono stati approvati gli emendamenti della Commissione 6.1, 6.2, 6.3, 6.4 (testo 2), 6.5/1 (testo 3), 6.5/2 (testo 3), 6.19, 6.20 e 6.21 (testo 2). Accolti anche gli emendamenti 6.207 della senatrice Ferrara (PD) e 6.5 (testo 3) del senatore Bocchino (M5S) e altri.
All'articolo 7, sulla promozione della musica dei giovani artisti, sono stati approvati gli emendamenti della Commissione 7.6, 7.7 (testo 2) e 7.11. Accolti anche gli emendamenti 7.200 dei senatori Di Giorgi e Puglisi (PD) e 7.203 del senatore D'Alì (PdL).
Su proposta del senatore D'Alì (PdL), l'Assemblea ha convenuto di rinviare il seguito dell'esame a martedì prossimo alle ore 12.
In apertura di seduta la Presidente di turno Fedeli ha comunicato modifiche e integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 3 ottobre. La prossima settimana l'Assemblea esaminerà il decreto-legge sulla pubblica amministrazione e la ratifica dell'accordo sul progetto TAP. Nella settimana successiva è previsto l'esame del ddl sulla demolizione di costruzioni abusive.