Senato TV
24ª Seduta pubblica
Martedì 21 maggio 2013 alle ore 10:02
Dopo le comunicazioni rese dal Presidente del Consiglio Letta sul Consiglio europeo del 22 maggio 2013, che affronterà due temi essenziali per la competitività e la crescita, la lotta all'evasione e alle frodi fiscali e la politica energetica, l'Assemblea ha approvato le proposte di risoluzione dei Gruppi di maggioranza e della Lega Nord, mentre ha respinto la proposta di SEL. I documenti approvati impegnano il Governo a far valere nei confronti dell'Unione il grande sforzo di risanamento dei conti pubblici sostenuto dall'Italia, al fine di avviare subito strategie per la crescita sostenibile, esaminare senza rinvii proposte verso l'unione economica e monetaria, proporre una strategia per contrastare la disoccupazione giovanile.
Il Presidente Letta ha ribadito anzitutto che la sorte dell'Italia e dell'Europa sono indissolubilmente legate e che il Governo si farà interprete di un europeismo attivo, di proposta e di cambiamento, capace di restituire dignità e verità al racconto dell'Europa dei popoli. Ha quindi ricordato i primi provvedimenti adottati dall'Esecutivo nel rispetto dei vincoli sulla finanza pubblica: nel decreto-legge varato venerdì scorso, a saldi invariati, è stato sospeso il pagamento della prima rata dell'IMU in vista della riforma della tassazione sugli immobili da approvare entro agosto, sono state adottate misure per il rilancio dell'edilizia ecocompatibile e per i precari della pubblica amministrazione, è stata rifinanziata la cassa integrazione in deroga ed eliminato il doppio stipendio dei Ministri parlamentari. L'uscita dalla procedura di disavanzo eccessivo, che dovrebbe avvenire il prossimo 29 maggio, è un obiettivo prioritario per l'Italia perché consentirà di ridurre il costo di finanziamento del debito pubblico, di favorire l'accesso al credito alle piccole e medie imprese, di avere margini di flessibilità per realizzare investimenti produttivi legati a riforme strutturali, di avere maggiore credibilità per influire sulle scelte politiche.
Nel Consiglio in programma domani a Bruxelles, ove si discuterà di efficienza energetica, di completamento di interconnessioni, di diversificazione delle fonti di approvvigionamento, l'Italia chiederà misure realistiche per sviluppare le energie rinnovabili e ridurre i costi dell'energia. In tema di lotta all'evasione fiscale, l'Italia chiederà l'immediata attuazione del piano elaborato nel 2012 che prevede l'affermazione del principio di scambio automatico delle informazioni come standard di trasparenza all'interno dell'Unione e nei rapporti con i Paesi terzi, la piena cooperazione tra amministrazioni tributarie, la revisione della direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio percepiti da soggetti residenti in Paesi terzi, il contrasto del riciclaggio e dell'evasione dell'IVA e raccomandazioni sulla pianificazione fiscale aggressiva. Nonostante l'esistenza di sensibilità diverse, ci si attende il superamento dell'opposizione al mandato per trattare con Svizzera, Montecarlo, San Marino, Liechtenstein e Andorra.
Accennando anche ai temi del vertice di giugno, che dovrà decidere misure concrete per rilanciare l'occupazione giovanile, realizzare investimenti nelle politiche attive del lavoro, favorire la mobilità dei giovani, il Premier ha elogiato le misure adottate dalla BCE per superare la frammentazione finanziaria e la stretta creditizia. Ha quindi evidenziato l'impegno dell'Italia per la tutela dell'economia reale e delle piccole imprese, per il completamento dell'unione bancaria e per l'integrazione politica, che sola può restituire legittimità all'Europa e stabilità all'economia.
Nella discussione sono intervenuti i senatori: Santangelo, Vacciano (M5S); Guerrieri Paleotti, Mucchetti (PD); Casini (SCpI); Uras (Misto-SEL); Compagna (GAL); Stucchi (LN-Aut); Razzi (PdL).
In replica, il Presidente del Consiglio ha ricordato che le politiche espansive hanno prodotto effetti positivi sulle economie degli USA e del Giappone. Ha concordato sulla opportunità di rafforzare le misure contro il falso in bilancio. Ha sottolineato che la mancata attuazione delle misure per approfondire l'unione economica e monetaria mina la credibilità dell'Europa che, senza un'accelerazione dell'integrazione, è destinata a implodere. Ha quindi accolto le proposte di risoluzione n. 4, dei senatori Zanda (PD), Schifani (PdL) e Susta (SCpI), e n. 3, a prima firma del senatore Bitonci (LN-Aut). Non ha accettato invece la proposta n. 2, della senatrice De Petris (Misto-SEL), che chiede la modifica del Fiscal compact e deroghe al Patto di stabilità.
Le dichiarazioni di voto sono state svolte dai senatori: Loredana De Petris (Misto-SEL), Panizza (Aut-PSI), Ferrara (GAL), Consiglio (LN-Aut), Susta (SCpI), Crimi (M5S), Bondi (PdL), Tonini (PD). Il Movimento 5 Stelle, che auspica una rivoluzione energetica basata sulla compartecipazione alla produzione, il risparmio, il decentramento, ha votato contro le proposte di risoluzione; Sinistra Ecologia e Libertà si è astenuta.
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