Mercoledì 23 Novembre 2016 - 729ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:30)
L'Assemblea ha approvato con modifiche il ddl n. 2567 di conversione in legge del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016 e dagli eventi sismici successivi. Il testo passa alla Camera.
Nella seduta di ieri il relatore, sen. Lai (PD), ha evidenziato il clima di collaborazione nel quale ha lavorato a ritmi serrati la Commissione bilancio che ha integrato il decreto relativo al sisma del 24 agosto con il decreto relativo agli eventi sismici successivi, e ha approvato all'unanimità 25 modifiche. Il provvedimento, ispirato a principi di velocità, integrazione, sicurezza, trasparenza e legalità degli interventi, reca una normativa organica che fa tesoro delle migliori esperienze recenti, la ricostruzione dell'Emilia Romagna e la sorveglianza degli appalti di expo Milano; finanzia la ricostruzione delle prime case e delle seconde case nell'area del cratere; valorizza il ruolo dei sindaci e la partecipazione dei cittadini; dedica un'attenzione particolare alla ripresa del sistema agroalimentare, alla tutela dell'ambiente, al funzionamento del sistema scolastico. Per salvaguardare il tessuto economico, la Commissione ha proposto misure di sostegno all'agricoltura, la possibilità di delocalizzare temporaneamente le strutture commerciali all'interno dello stesso comune, la busta paga pesante per i lavoratori dipendenti, la possibilità di istituire aree di crisi complessa.
La discussione generale si è conclusa oggi con gli interventi dei sen. Vaccari, Nerina Dirindin, Lucherini (PD), D'Ambrosio Lettieri (CoR), Marinello (AP) e Ceroni (FI-PdL). La sen. Dirindin (PD) ha segnalato il mancato concerto del Ministro della sanità e ha evidenziato la necessità di includere le strutture ospedaliere e sociosanitarie negli edifici pubblici da ricostruire rapidamente. Il sen. Ceroni (FI-PdL), a titolo personale, ha preannunciato voto contrario ad un decreto illeggibile, ridondante, ispirato alla logica del sospetto: le risorse stanziate sono assolutamente insufficienti (il valore stimato dei danni è di 50 miliardi), le strutture burocratiche coinvolte sono troppe e rallenteranno la ricostruzione, l'individuazione del cratere non è basata su parametri oggettivi ma su criteri politici.
In replica, la Sottosegretario di Stato per l'economia De Micheli ha ringraziato tutti i Gruppi parlamentari per la partecipazione e la disponibilità a ritirare gli emendamenti al fine di accelerare l'approvazione del provvedimento. Ha fornito inoltre una serie di precisazioni: l'ampiezza del cratere sarà individuata per legge e non sarà inamovibile; il credito di imposta per la ricostruzione nel settore privato prescinderà dalla capacità fiscale del contribuente e sarà scontato sul conto corrente bancario; all'interno del cratere il rimborso sarà del cento per cento per le prime e le seconde case, al di fuori dal cratere sarà totale per le case dei centri storici e per le case affittate, per le case non abitate ammonterà al cinquanta per cento; infine, saranno sostenute tutte le tipologie di attività produttiva.
Sono stati approvati tutti gli emendamenti presentati dalla Commissione, ad eccezione dell'8.0.1 sulla certificazione di agibilità, che è stato trasformato in un ordine del giorno. All'articolo 1 (ambito di applicazione) sono stati approvati gli emendamenti 1.100 e 1.100/100 del relatore che allargano l'area dei comuni interessati e inseriscono le norme del secondo decreto sugli eventi sismici successivi al 24 agosto, introducendo le misure urgenti per l'anno scolastico, gli interventi immediati sul patrimonio culturale e le disposizioni su strutture e moduli abitativi provvisori. All'articolo 2 sono stati approvati gli emendamenti 2.4 e 2.200 i quali prevedono che il Commissario straordinario coadiuva gli enti locali nella progettazione per garantire la qualità degli interventi e il conseguimento dei risultati. All'articolo 3 (uffici speciali per la ricostruzione) è stato approvato l'emendamento 3.1 (testo 2); all'articolo 5 (ricostruzione privata) è stato approvato l'emendamento 5.13; all'articolo 6 (criteri per finanziamenti agevolati) sono stati approvati gli emendamenti 6.100, 6.38, 6.40 (testo 2), 6.41 (testo 2); all'articolo 12 (procedure per l'erogazione dei contributi) è stato approvato l'emendamento 12.2 (testo 2) sul personale tecnico specializzato di supporto. Con l'approvazione dell'emendamento 13.1 (testo 2) è stato sostituito l'articolo 13 riguardante gli interventi su edifici interessati da precedenti eventi sismici. All'articolo 14 (ricostruzione pubblica) sono stati approvati gli emendamenti 14.2 e 14.3 sul patrimonio artistico, 14.10, 14.500 e 14.0.1 (testo 2) che prevede verifiche tecniche dei presidi ospedalieri. All'articolo 16 (conferenza permanente e commissioni paritetiche) è stato approvato l'emendamento 16.3; dopo l'articolo 17 è stato approvato l'emendamento 17.0.1 (testo 2) sulle erogazioni liberali nei confronti dei comuni colpiti dal sisma; all'articolo 27 (programma per le infrastrutture ambientali) è stato approvato l'emendamento 27.1 (testo 2) sugli acquedotti; all'articolo 28 (trattamento e trasporto del materiale derivante dal crollo di edifici) sono stati approvati gli emendamenti 28.1 (testo 2) e 28.0.1 (testo 2) sul recupero dei rifiuti non pericolosi; all'articolo 30 (legalità e trasparenza) sono stati approvati gli emendamenti 30.100, 30.12, 30.13 e 30.14; all'articolo 35 (tutela dei lavoratori) è stato approvato l'emendamento 35.200 sulle casse edili; dopo l'articolo 36 (trasparenza e pubblicità degli atti) sono stati approvati gli emendamenti 36.0.1 (testo 2) e 36.0.3 (testo 2); all'articolo 41 (cessione di beni) è stato approvato l'emendamento 41.1 (testo 2); all'articolo 45 (sostegno al reddito dei lavoratori) l'emendamento 45.6; all'articolo 48 (proroga e sospensione di versamenti tributari e contributivi) sono stati approvati gli emendamenti 48.10 (testo 2) sulla busta paga pesante, 48.23 (testo 2), che include i settori delle assicurazioni, della telefonia e radiotelevisivo, e 48.26 sulle forme pensionistiche complementari. All'articolo 50 è stato approvato l'emendamento 50.5 (testo 2) sui progetti di servizio civile nazionale. E' stata accolta infine una proprosta di coordinamento.
Nelle dichiarazioni di voto hanno annunciato l'astensione i sen. Tarquinio (CoR), Arrigoni (LN) e Mandelli (FI-PdL), i quali hanno evidenziato la mancata semplificazione delle procedure, lo stanziamento di risorse scarse di gran lunga inferiori a quelle annunciate, la sospensione per un solo anno degli adempimenti fiscali e contributivi, i criteri discutibili per la definizione del cratere, la mancata istituzione di una zona franca essenziale per il rilancio delle attività produttive. Hanno annunciato voto favorevole i sen. Giovanni Mauro (GAL), Mazzoni (AL-A), Uras (Misto), che ha però sollecitato una legge quadro sulle calamità naturali per garantire un trattamento equo, Rossi (AP), Giovanna Mangili (M5S) e Verducci (PD). In dissenso dal Gruppo il sen. Ceroni (FI-PdL) ha annunciato voto contrario.
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 2595 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il Capo I, riguardante misure urgenti in materia di riscossione, dispone a decorrere dal 1° luglio 2017 lo scioglimento di Equitalia e l'istituzione dell'Agenzia delle entrate Riscossione, quale ente pubblico economico sottoposto all'indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell'economia e delle finanze. Il Capo II reca misure urgenti in materia fiscale. In particolare, l'articolo 4 prevede per i soggetti passivi IVA l'abrogazione dello spesometro (comunicazione dell'elenco clienti e fornitori) e l'introduzione di due nuovi adempimenti da effettuare telematicamente ogni tre mesi: la comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute; la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA. L'articolo 7 riapre i termini per la procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure) fino al 31 luglio 2017. L'articolo 7-bis abolisce gli studi di settore che sono sostituiti con indici sintetici di affidabilità fiscale. Il Capo III riguarda il finanziamento di esigenze indifferibili (Fondo occupazione, missione in Libia, investimenti nella rete ferroviaria, accoglienza dei migranti, fondo per le PMI, tax credit per il cinema). In particolare, l'articolo 8 dispone l'incremento, per l'anno 2016, del Fondo sociale per occupazione e formazione nella misura di 592,6 milioni di euro, anche ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. L'articolo 9 autorizza fino al 31 dicembre 2016 la somma di 17.388.000 euro per la partecipazione di personale militare all'operazione di supporto sanitario in Libia. L'articolo 10 conferma l'autorizzazione alla spesa di 320 milioni di euro per l'anno 2016 destinati alle infrastrutture ferroviarie. L'articolo 12 incrementa di 600 milioni di euro per l'anno 2016 le spese inerenti l'attivazione, la locazione, la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri. Il Capo IV riguarda la copertura finanziaria e l'entrata in vigore del decreto.
Il presidente della Commissione bilancio, sen. Tonini (PD), ha riferito sui lavori della Commissioni riunite 5a e 6a, che non si sono conclusi a causa della ristrettezza dei tempi fissati dal calendario. Il decreto fiscale è parte significativa della manovra finanziaria: in sede referente sono stati approvati ordini del giorno che impegnano il Governo a discutere in Senato alcuni temi nell'ambito della legge di bilancio per il 2017.
Hanno presentato pregiudiziali di costituzionalità i sen. Ornella Bertorotta (M5S), Anna Maria Bernini (FI-PdL), Loredana De Petris (SI-Sel), Divina (LN) e Bruni (CoR). Le opposizioni hanno evidenziato che le norme del decreto sono eterogenee e prive dei requisiti della necessità e dell'urgenza; le disposizioni sul rientro dei capitali esportati all'estero contrastano con i principi di ragionevolezza, uguaglianza ed equità; la trasformazione degli ottomila dipendenti di Equitalia in dipendenti pubblici viola il principio costituzionale di accesso per concorso alla pubblica amministrazione; le norme sulla definizione agevolata favoriscono le fasce di reddito più elevate, mentre i contribuenti in difficoltà non hanno certezze su facilitazioni e rateizzazioni. Il filo conduttore di misure disparate e mancette elettorali è la cattura del consenso in vista del referendum costituzionale.
Respinte le questioni pregiudiziali, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha posto la questione di fiducia sull'approvazione senza emendamenti dell'articolo unico di conversione del decreto-legge nel testo comprendente le modifiche approvate dalla Camera. La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che domani ci saranno le dichiarazioni di voto e la chiama; l'Assemblea riprenderà poi l'esame del ddl sulla responsabilità delle professioni sanitarie.
Dopo che il presidente della Commissione bilancio ha espresso parere di nulla osta sul testo, si è svolta la discussione sulla fiducia alla quale hanno preso parte i sen. Silvana Comaroli (LN), Laura Bottici, Ornella Bertorotta, Elisa Bulgarelli (M5S), D'Alì, Galimberti, Azzollini (FI-PdL); Uras, Serenella Fucksia (Misto), Anna Cinzia Bonfrisco (CoR), Susta (PD), Paola De Pin (GAL) e Milo (AL-A). I senatori intervenuti hanno evidenziato la finta scomparsa di Equitalia, le cui funzioni sono trasferite senza cambiare le modalità operative e il sistema sanzionatorio; il potenziato accesso alle banche dati dell'Agenzia di riscossione; i nuovi adempimenti per le partite Iva, che complicano anziché semplificare; la superficialità della cosiddetta rottamazione delle cartelle, che non fa distinzioni tra evasori e incapienti; lo stanziamento, privo di finalizzazione, per alimentare il business dell'accoglienza dei migranti; la continua modifica della materia fiscale, che crea problemi di tenuta dell'erario. Infine, pur essendo un collegato alla legge di bilancio, il decreto non rispetta la legge di contabilità perché reca coperture una tantum e non quantificate.
(La seduta è terminata alle ore 20:03 )