Martedì 22 Novembre 2016 - 728ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:30)
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 2567 di conversione in legge del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
Il relatore, sen. Lai (PD), ha evidenziato il clima collaborativo e costruttivo con cui ha lavorato la Commissione bilancio che ha integrato il decreto relativo al sisma del 24 agosto con il secondo decreto, relativo agli eventi sismici successivi, e ha approvato all'unanimità 25 modifiche. Il provvedimento, ispirato a principi di velocità, integrazione, sicurezza, trasparenza e legalità degli interventi, fa tesoro delle migliori esperienze recenti - la ricostruzione dell'Emilia Romagna e la sorveglianza degli appalti di expo Milano -; finanzia la ricostruzione delle prime case e delle seconde case nell'area del cratere; valorizza il ruolo dei sindaci e la partecipazione dei cittadini; dedica una particolare attenzione al tessuto economico, prevedendo misure di sostegno all'agricoltura, la possibilità delocalizzare attività commerciali in strutture all'interno dei comuni e la possibilità di istituire aree di crisi.
Il provvedimento originario è composto da 53 articoli. Il Titolo I definisce l'ambito di applicazione, la governance dell'emergenza sino al 31 dicembre 2018 e il fondo finanziario da 200 milioni. Il Titolo II, composto dagli articoli da 5 a 36, reca le misure per la ricostruzione dei beni danneggiati e per il rilancio del sistema economico e produttivo, nonché disposizioni in materia di tutela dell'ambiente, di trasparenza e legalità. In via generale, ai fini della ricostruzione nel settore privato, sono erogati contributi sulla base dei danni effettivamente verificatisi, fino al cento per cento delle spese occorrenti. Le procedure di affidamento degli interventi di ricostruzione pubblica sono gestite da un'unica centrale di committenza, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti (Invitalia S.p.a.). Per il rilancio delle attività economiche è previsto l'intervento del Fondo di garanzia e sono introdotte apposite agevolazioni, sotto forma di contributo in conto interessi, da erogare sulla base di criteri e modalità individuati dal Commissario straordinario, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato. Sono previsti contributi in conto capitale per le imprese che realizzino, o abbiano realizzato, investimenti produttivi nei territori interessati dagli eventi sismici, contributi dell'INAIL per la messa in sicurezza di immobili produttivi, finanziamenti agevolati a tasso zero alle micro, piccole e medie imprese per il ripristino e il riavvio delle attività. Particolare attenzione è dedicata al settore zootecnico, agricolo, agroindustriale e turistico. Il Titolo III (articoli da 37 a 43) contiene le disposizioni per coordinare la fase di passaggio dalla prima emergenza alla gestione commissariale, con la gestione di alcune risorse economiche provenienti dal fondo di solidarietà della UE e la gestione del sistema di volontariato della protezione civile. Il Titolo IV (articoli da 44 a 49) reca norme di sospensione di termini e adempimenti tributari e contributivi per le persone fisiche e giuridiche, di sostegno al reddito dei lavoratori e di esclusione per il bilancio dei comuni delle risorse ottenute da erogazioni liberali.
Alla discussione generale, che proseguirà domani, hanno preso parte i sen. Stefania Pezzopane, Nadia Ginetti, Morgoni, Valeria Cardinali (PD); Arrigoni, Candiani (LN); Conte (AP); Paola Pelino, Maria Rizzotti (FI-PdL); Serenella Fucksia (Misto) ed Elisa Bulgarelli (M5S). Le opposizioni hanno lamentato il mancato accoglimento di emendamenti migliorativi; hanno segnalato criticità nella copertura finanziaria del decreto; hanno evidenziato i limiti del modello di ricostruzione dell'Emilia rispetto ai tempi e al completamento degli interventi e alla legalità delle procedure d'appalto.
(La seduta è terminata alle ore 20:11 )