La seduta è dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Sul primo argomento, prospettive dei settori cerealicolo e ortofrutticolo, hanno avanzato domande i sen. Ruta (PD), Amidei (FI-PdL), Elena Fattori (M5S), Formigoni (AO), Stefano (Misto), Adele Gambaro (AL-A), Candiani (LN), Liuzzi (Cor).

Il Ministro delle politiche agricole Martina ha richiamato in primo luogo il piano nazionale per la filiera grano pasta: con un primo stanziamento di dieci milioni di euro sono stati avviati i contratti di filiera tra produttori e trasformatori che hanno consentito di migliorare lo scenario dei prezzi. Nell'ambito dei fondi europei, 500 milioni sono destinati nei prossimi sette anni alle polizze assicurative. Infine, il Ministero sta chiudendo, in questi giorni, una sperimentazione sulla tracciabilità ed etichettatura del grano e della pasta che può rappresentare una svolta. Sul versante dell'ortofrutta, il Governo ha tutelato il reddito agricolo riducendo la pressione fiscale di circa un miliardo in meno di due anni.

Sul secondo argomento, agricoltura di precisione ed introduzione di strumenti di innovazione tecnologica, hanno formulato quesiti i sen. Leana Pignedoli (PD), Amidei (FI-PdL), Elena Fattori (M5S), Dalla Tor (AP), Adele Gambaro (AL-A), Candiani (LN) e Liuzzi (CoR).

Il Ministro Martina ha risposto in primo luogo alla domanda sull'emergenza delle imprese agricole colpite dal terremoto: il Governo ha definito uno strumento di sostegno al reddito degli allevatori, ha stabilito il versamento in unica soluzione di 65 milioni di contributi per le imprese agricole, ha deciso di raddoppiare le strutture temporanee (400 stalle e 450 alloggi saranno approntati subito). In tema di agricoltura di precisione, ha richiamato il piano ricerca, il superammortamento per la tecnologia GPS e gli specifici investimenti in agricoltura previsti nel piano industria 4.0. In tema di Human technopole e Consiglio per la ricerca in agricoltura, il Ministro non ha condiviso il timore che la ricerca pubblica in campo alimentare sia asservita agli interessi di gruppi privati.