Giovedì 6 Ottobre 2016 - 695ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:00)
La seduta è dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata al Ministro della difesa.
Sul primo argomento - posizione dell'Italia nell'ambito della strategia di difesa comune europea - mentre la sen. Silvana Amati (PD) ha auspicato un rafforzamento della cooperazione europea, il sen. Marton (M5S) ha espresso dubbi sulla cessione di sovranità a un livello di governo non integrato e conflittuale. Il sen. Divina (LN) ha posto l'accento sulla divaricazione tra interessi nazionali e europei nel Mediterraneo, nei Balcani, in Medioriente. Il sen. Tarquinio (CoR) ha giudicato inutile il progetto di un esercito comune in uno scenario in cui l'Europa rischia l'implosione. La sen. Bianconi (AP) ha chiesto chiarimenti sul ruolo dell'Italia, la gestione dei flussi migratori e l'impatto della Brexit, mentre il sen. Mineo (SI-Sel) ha evidenziato la crescita delle tensioni internazionali dopo le esercitazioni Nato ai confini con la Russia.
Il Ministro della difesa Pinotti ha precisato che non è in discussione lo smantellamento delle Forze armate nazionali, bensì la costruzione di una difesa comune complementare alla Nato, considerato anche che gli USA non possono essere presenti in tutti gli scenari di crisi. La proposta di una strategia europea, per pianificare le missioni comuni e per incentivare la ricerca tecnologica, è stata avanzata dopo la Brexit ed è stata discussa a Bratislava. Francia, Italia e Germania hanno registrato convergenze, mentre i Paesi dell'Est hanno espresso perplessità. Il Ministro ha affermato infine che l'Italia favorisce colloqui per stemperare la tensione tra USA e Russia.
Sul secondo argomento - dispiegamento del contingente militare italiano in Libia - i sen. Manassero (PD), Paola Pelino (FI-PdL), Divina (LN), Laura Bianconi (AP), Mineo (SI-Sel), Santangelo (M5S), Tarquinio (CoR) hanno avanzato domande sui connazionali rapiti, sui limiti di intervento e le regole di ingaggio della missione Ippocrate, sul rischio di una guerra civile che potrebbe internazionalizzarsi, sul reale significato della presenza italiana in Libia, sui passaggi parlamentari che hanno autorizzato l'invio di forze speciali, l'uso della base di Sigonella e la missione Ippocrate, sull'opportunità che le unità militari siano impiegate per pattugliare le coste libiche.
Il Ministro della difesa Pinotti ha ricordato che la missione Ippocrate, volta a fornire assistenza all'ospedale di Misurata, ha fondamento nella risoluzione ONU che riconosciuto il governo Serraj come governo legittimo. Ha precisato che le regole di ingaggio sono quelle delle missioni umanitarie internazionali. L'Italia punta a salvaguardare l'integrità della Libia, a mantenere una prospettiva europea, a portare avanti la riconciliazione con il generale Haftar. E' stato avviato un dialogo con le autorità libiche per vigilare sul traffico d'armi e per affrontare il problema degli scafisti: alla fine del mese inzierà l'addestramento della guardia costiera libica.
(La seduta è terminata alle ore 17:00 )