L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1556, modifica all'articolo 4 della legge 2 luglio 2004, n. 165, recante disposizioni volte a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali. Il testo passa alla Camera dei deputati.

La relatrice, sen. Bernini (FI-PdL), ha illustrato il contenuto del provvedimento che mira ad attuare il principio, sancito dall'articolo 51 della Costituzione, in base al quale la Repubblica promuove pari opportunità nell'accesso alle cariche elettive. In Commissione è stato approvato un emendamento che, in luogo della garanzia generica di parità di accesso, dispone, in relazione alle diverse leggi elettorali regionali, che i candidati di uno stesso sesso non eccedano la quota del 60 per cento.

Nella discussione generale si sono pronunciate a favore del provvedimento, con accenti diversi, le sen. Amati, Ginetti, Lo Moro (PD), Bonfrisco (CR) e Stefani (LN). Per ragioni diverse, hanno invece espresso perplessità il sen. Giovanardi (AP), che giudica discriminatorio il ddl, e il sen. Crimi (M5S), che considera il provvedimento scarsamente efficace nel rimuovere gli ostacoli alle pari opportunità.

Approvati i due articoli senza modifiche, nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole le sen. Longo (AL), De Pin (GAL), Stefani (LN), De Petris (Misto-SEL), Bianconi (AP), Pelino (FI-PdL) e Maturani (PD). La sen. Donno (M5S) ha annunciato invece l'astensione del Gruppo.

In apertura di seduta il Presidente Grasso ha proclamato eletto il senatore Michele Boccardi, subentrato nel seggio resosi vacante dopo la scomparsa del senatore Bruno, che sarà commemorato domani. Sono stati poi svolti due richiami al Regolamento: il sen. Crimi (M5S) ha sottolineato l'urgenza della decisione sull'ammissibilità degli emendamenti - in particolare quelli riferiti all'articolo 2 - del ddl di riforma costituzionale 1429-B. Il sen. Petrocelli (M5S) ha sollecitato il rinnovo delle Commissioni, previsto dopo il primo biennio della legislatura.