Mercoledì 5 Novembre 2014 - 346ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
L'Assemblea ha ripreso la discussione del decreto-legge sblocca Italia (ddl n. 1651 di conversione del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, che reca misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive), già approvato dalla Camera dei deputati.
Il Capo I reca misure per la riapertura dei cantieri. In particolare, l'articolo 1 contiene disposizioni per sbloccare gli interventi sugli assi ferroviari Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina nonché gli interventi sugli aeroporti di interesse nazionale. L'articolo 2 prevede semplificazioni procedurali per le infrastrutture strategiche affidate in concessione. L'articolo 3 reca ulteriori disposizioni per lo sblocco di opere indifferibili, urgenti e cantierabili e l'articolo 4 reca misure di semplificazione per le opere incompiute segnalate dagli enti locali. Il Capo II reca misure per il potenziamento delle reti autostradali e di telecomunicazioni.L'articolo 5 prevede la proroga di concessioni autostradali. L'articolo 6 prevede agevolazioni per la realizzazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga. Il Capo III reca misure urgenti in materia ambientale e per la mitigazione del dissesto idrogeologico. In particolare l'articolo 7 detta norme in materia di gestione di risorse idriche, superamento delle procedure di infrazione, accelerazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico. Il Capo IV reca misure per la semplificazione burocratica. L'articolo 9 riguarda interventi di estrema urgenza in materia di vincolo idrogeologico, di normativa antisismica e di messa in sicurezza degli edifici scolastici. In particolare, l'articolo 10 potenzia l'operatività di Cassa depositi e prestiti a supporto dell'economia. L'articolo 11 modifica la disciplina vigente in materia di defiscalizzazione degli investimenti in finanza di progetto e l'articolo 12 attribuisce al Presidente del Consiglio poteri sostitutivi e ispettivi rispetto all'utilizzo dei fondi europei. Il Capo V reca misure per il rilancio dell'edilizia mentre il Capo VI (articoli 28 e 29) reca misure urgenti per il miglioramento della funzionalità aeroportuale e per la pianificazione strategica della portualità e della logistica. Il Capo VII reca misure urgenti per le imprese. In particolare l'articolo 30 prevede l'adozione di un piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l'attrazione degli investimenti in Italia. Il Capo VIII reca misure urgenti in materia ambientale. In particolare l'articolo 35 reca misure per realizzare su scala nazionale un sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani e attribuisce carattere strategico ai termovalorizzatori. Il Capo IX reca misure urgenti in materia di energia. In particolare l'articolo 38, al fine di valorizzare le risorse energetiche nazionali, attribuisce carattere di interesse strategico alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e a quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale. Il Capo X reca misure finanziarie in materia di ammortizzatori sociali e ulteriori disposizioni finanziarie per gli enti territoriali. In particolare, l'articolo 40 incrementa di 728 milioni di euro per il 2014 il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, attingendo risorse al fondo per l'occupazione giovanile e femminile e al fondo per la formazione delle imprese.
Nella seduta di ieri sono state respinte le questioni pregiudiziali avanzate dalle opposizioni.
Nella discussione generale hanno preso la parola i sen: Paola Pelino, Malan, Piccoli (FI-PdL); Petrocelli, Castaldi, Vilma Moronese, Paola Nugnes, Scibona, Girotto (M5S); Paola De Pin (Misto); Sonego, Laura Cantini e Morgoni (PD); Barozzino, Cervellini (Misto-SEL); Arrigoni, Tosato (LN-Aut); Ruvolo (GAL); Di Maggio (PI).
Le opposizioni hanno avanzato critiche di metodo e di merito. Il decreto, privo dei requisiti di straordinarietà, urgenza, omogeneità, usurpa il potere legislativo delle Camere, viola le competenze delle autonomie territoriali, contrasta con la normativa europea, manca di copertura finanziaria, affastella norme prive di coordinamento che, lungi dal semplificare, sono destinate a complicare la legislazione e a provocare contenzioso con enti locali e organi comunitari. In particolare, Forza Italia ha criticato l'articolo 5, che prevede il rinnovo, con proroga trentennale, delle concessioni autostradali, e la norma che sottrae fondi alla ricostruzione post-terremoto in Abruzzo. M5S e SEL hanno lamentato l'assenza di disposizioni a favore dell'efficienza energetica e hanno evidenziato che il decreto, ribattezzato sfascia-Italia, attribuisce carattere strategico ai termovalorizzatori e agli interventi di trivellazione di idrocarburi, in deroga delle norme a tutela dell'ambiente e del paesaggio. Il Governo scommette sulle grandi opere inutili e sulla cementificazione e reitera quella logica dell'emergenza, dei commissariamenti, delle deroghe, che molto danni ha provocato al territorio. La Lega Nord ha rilevato che le risorse stanziate sono assolutamente insufficienti a dare impulso alla ripresa degli investimenti. Ha poi evidenziato una discriminazione territoriale ai danni del Nord in materia di compensazioni territoriali relative alla rigassificazione off-shore e la tendenza a convogliare i rifiuti del Mezzogiorno nelle Regioni settentrionali. GAL ha denunciato le autorizzazioni per trivellazioni nel comune di Trapani, riconosciuto come zona sismica. Il sen. Di Maggio (PI) ha annunciato voto contrario ad un decreto che espropria le Regioni delle prerogative in materia di tutela ambientale.
Il PD ha ribadito invece che obiettivo del provvedimento è rilanciare il paese. Ha ricordato quindi lo sblocco di numerosi cantieri e dei fondi europei; gli interventi a sostegno del sistema produttivo; il nuovo finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Voci critiche nei confronti di una procedura lesiva delle prerogative parlamentari, si sono levate anche dalla maggioranza: il sen. Sonego (PD) ha invitato i Presidenti delle due Camere ad intervenire per salvaguardare la dignità delle Camere.
I sen. Gaetti (M5S) e Candiani (LN) hanno chiesto di conoscere il contenuto degli schemi di convenzione sui termini delle concessioni autostradali. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha fornito assicurazioni al riguardo.
Il sen. Crimi (M5S) ha avanzato richiesta di non passaggio agli articoli. Sono intervenuti a favore i sen. Malan (FI-PdL), Loredana De Petris (Misto-SEL) e D'Anna (GAL).
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Boschi, tra le forti proteste dei Gruppi di opposizione, ha posto la questione di fiducia sul testo licenziato dalla Camera.
La Conferenza dei Capigruppo ha organizzato la discussione sulla fiducia, che inizierà nella seduta pomeridiana alle ore 16. La chiama è prevista intorno alle ore 19.
In apertura di seduta, la senatrice Bianconi (FI-PdL) ha ricordato, nel venticinquesimo anno della sua scomparsa, la figura di Benigno Zaccagnini, protagonista di spicco del partito della Democrazia Cristiana, di cui fu segretario dal 1975 al 1980. In ricordo di Zaccagnini hanno preso la parola i sen. Tonini (PD), D'Anna (GAL) e Liuzzi (FI-PdL).
(La seduta è terminata alle ore 13:42 )