Giovedì 18 Settembre 2014 - 314ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:00)
La seduta è dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su due argomenti: questioni concernenti le spese del comparto difesa e operazioni militari e sicurezza internazionale.
Sulle spese del comparto difesa hanno formulato quesiti i sen: Vattuone (PD), che ha posto l'accento sullo status particolare del comparto sicurezza in relazione al blocco stipendiale nel pubblico impiego; Mazzoni (FI-PdL), che ha chiesto come il Governo intenda conciliare la spending review con i nuovi impegni internazionali assunti dall'Italia; Cotti (M5S), che ha chiesto informazioni su poligoni e aeroporti militari; Compagna (NCD), che ha chiesto chiarimenti sul nuovo modello di difesa europea; Maurizio Romani (Misto), che ha posto l'accento sul mancato rispetto degli impegni assunti dal Governo in tema di riduzione della spesa per l'acquisto degli F-35; Battista (Misto), che ha chiesto precisazioni sulla razionalizzazione nel comparto della difesa; Di Biagio (PI), che ha chiesto informazioni sulla dismissione del patrimonio immobiliare.
Il Ministro della difesa Roberta Pinotti ha dichiarato di essere impegnata a risolvere il problema del blocco stipendiale, introdotto nel 2011. Ha precisato che il taglio del tre per cento non sarà lineare, ma scaturirà da scelte oculate. Ha chiarito che l'aumento del due per cento della spesa per contribuire alle missioni Nato è rapportato alla crescita del PIL. Ha evidenziato che le esercitazioni militari sono necessarie e lo Stato paga indennizzi alle popolazioni. In questo semestre non sono previste esercitazioni né per Israele né per l'Ucraina. In sede europea l'Italia è impegnata a far avanzare il nuovo modello di difesa. Il Ministro ha smentito che il Governo abbia disatteso le mozioni parlamentari sugli F-35. Ha poi dichiarato che il tema delle sovrapposizioni sarà esaminato in sede di spending review e di riforma dello strumento militare. Per la dismissione, valorizzazione e recupero del patrimonio immobiliare militare è stata costituita una task force e il decreto competitività ha individuato procedure più veloci.
Su operazioni militari e sicurezza internazionale hanno formulato requisiti i sen. Pegorer (PD) che, in relazione al vertice Nato in Galles, ha chiesto quale contributo darà l'Italia all'operazione contro il califfato Isis; Alicata (FI-PdL) che, alla luce delle scarse risorse disponibili, ha chiesto di privilegiare le missioni che toccano interessi strategici del Paese; Santangelo (M5S), che ha chiesto chiarimenti sul contingente impiegato in Libia; Compagna (NCD) che ha rilevato l'inadeguatezza della Nato a pronunciarsi sulla questione ucraina la quale deve rimanere in ambito OSCE; Uras (SEL), che ha chiesto se è prevista un'intensificazione dell'impegno militare italiano nelle aree di crisi e ha sollecitato un confronto dello Stato con la Sardegna sulle esercitazioni; il sen. Divina (LN) che ha chiesto informazioni dettagliate sulle relazioni dei gruppi terroristici islamici; Di Biagio (PI) che ha chiesto una valutazione della missione Isaf.
Il Ministro della difesa Roberta Pinotti ha evidenziato che l'Italia, nell'ultimo vertice Nato, ha richiamato l'attenzione sulla pericolosità della situazione libica e mediorientale. Le Forze armate hanno lavorato con gli affari esteri e i Servizi segreti in Medio Oriente per fornire le munizioni disponibili. Sulla missione in Afghanistan il Governo ha avviato una riflessione insieme al Parlamento. In Libia c'è una situazione fuori controllo dovuta alla conflittualità, ma non è stato programmato un intervento. Il Ministro ha preannunciato novità nel prossimo decreto sulle missioni internazionali; ha poi precisato che non è previsto un incremento delle esercitazioni militari, ma il Governo è impegnato a ridurre il peso delle servitù militari in Sardegna. Infine, non esiste un problema specificamente nazionale rispetto al terrorismo islamico: il numero dei combattenti arruolati in Italia è più basso rispetto agli altri Paesi.
In apertura di seduta il Presidente di turno ha comunicato che il Parlamento in seduta comune è convocato martedì prossimo alle ore 12.
bozza provvisoria