Martedì 1 Aprile 2014 - 219ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 11:01)
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1232, recante Modifiche al codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali, già approvato dalla Camera dei deputati.
Nella seduta antimeridiana del 12 marzo il sen. Palma (FI-PdL) ha illustrato il contenuto del ddl nel testo proposto dalla Commissione. Scopo del provvedimento è ridurre il sovraffollamento carcerario e rendere effettivo il principio secondo cui alla custodia cautelare si ricorre come extrema ratio.
Gli articoli da 1 a 3 prevedono che il giudice non possa desumere esclusivamente dalla gravità del reato le situazioni di concreto e attuale pericolo. Inoltre, la misura della custodia cautelare non può essere applicata se il giudice ritiene che, all'esito conclusivo del giudizio, possa essere sospesa la pena. L'articolo 4 introduce il principio di residualità per cui la custodia cautelare in carcere può essere irrorata quando altre misure coercitive o interdittive risultino inadeguate. L'articolo 5 salvaguarda, per i reati più gravi, l'impostazione che riconduce l'applicabilità della misura cautelare all'astratta esigenza di far fronte al pericolo di fuga, all'inquinamento delle prove e alla reiterazione del reato. Per tutti gli altri reati, si prevede che, nel disporre la custodia cautelare in carcere, il giudice deve indicare le specifiche ragioni per cui ritiene inidonea, nel caso concreto, la misura degli arresti domiciliari. L'articolo 6 prevede che, in caso di trasgressione delle prescrizioni relative agli arresti domiciliari, il giudice dispone la revoca della misura. L'articolo 9 introduce la facoltà di applicare congiuntamente misure coercitive diverse dalla custodia cautelare in carcere. L'articolo 11 introduce modifiche al codice penale anche al fine di risolvere alcune controversie applicative circa il procedimento di riesame delle ordinanze che dispongono l'irrogazione di una misura coercitiva. L'articolo 13 prevede il potere del giudice di decidere, entro dieci giorni dalla ricezione degli atti, l'ordinanza che ha disposto o confermato la misura coercitiva, qualora essa sia stata annullata con rinvio su ricorso dell'imputato.
Respinta la pregiudiziale di costituzionalità, proposta dalla sen. Stefani (LN-Aut), si è svolta la discussione generale, nella quale sono intervenuti i sen. Nadia Ginetti, Scalia, Cucca, Casson (PD); Candiani, Erika Stefani, Divina (LN-Aut); Paola De Pin (Misto-Gap); Cappelletti (M5S); Barani (GAL); De Cristofaro (Misto-SEL); Torrisi (NCD); Falanga (FI-PdL).
Relatore e rappresentante del Governo hanno rinunciato alla replica.
Il sen. Calderoli (LN-Aut) ha avanzato una proposta di non passaggio agli articoli.
In apertura di seduta la Presidenza ha annunciato la presentazione, da parte del Governo, del ddl recante misure urgenti per il mercato delle costruzioni ed Expo 2015.
Al termine della seduta il sen. Casson (PD) ha ricordato Gerardo D'Ambrosio, l'ex procuratore capo di Milano, senatore nella scorsa legislatura, che è venuto a mancare domenica scorsa.
(La seduta è terminata alle ore 13:31 )