Giovedì 26 Ottobre 2017 - 906ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:34)
Con 214 voti favorevoli, 61 contrari e due astenuti, l'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 2941, Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali.
Il ddl delinea un sistema elettorale misto: 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato sono assegnati in collegi uninominali con formula maggioritaria, i restanti seggi sono assegnati, nell'ambito di collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni che abbiano superato le soglie di sbarramento che, alla Camera, sono del 3 per cento per le liste singole e del 10 per cento per le coalizioni (purché almeno una lista infra-coalizione raggiunga la soglia del 3 per cento), mentre al Senato accedono al riparto le coalizioni che abbiano ottenuto sul piano nazionale almeno il 10 per cento dei voti e le liste che abbiano ottenuto almeno il 3 per cento, nonché le liste che abbiano conseguito almeno il 20 per cento dei voti nella Regione. Ciascun partito o gruppo politico organizzato che intende presentarsi alle elezioni è tenuto a depositare, oltre al proprio contrassegno, il programma elettorale, nel quale viene dichiarato il nome del capo della forza politica. I partiti possono presentarsi come lista singola o in coalizione: la coalizione è unica a livello nazionale e i partiti in coalizione presentano candidati unitari nei collegi uninominali. Non è ammesso voto disgiunto e non è previsto un meccanismo di scorporo: ciascun elettore dispone di un voto da esprimere su un'unica scheda, recante il nome del candidato nel collegio uninominale e il contrassegno di ciascuna lista con a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Sono previste specifiche disposizioni per garantire la rappresentanza di genere.
Nella seduta di ieri sono stati approvati gli articoli. Questa mattina hanno svolto dichiarazione di voto finale a favore del provvedimento i sen. Manuela Repetti (Misto), Quagliarello (FL), Verdini (ALA), Calderoli (LN), Bruni (GAL), Zeller (Aut), Mancuso (AP), Paolo Romani (FI-PdL) e Zanda (PD). Hanno svolto dichiarazione di voto contraria i sen. Laura Bignami, Monti (Misto), Migliavacca (Art.1-MDP), Loredana De Petris (SI-Sel), Endrizzi (M5S) e Bertacco (Misto-Fratelli d'Italia). In dissenso dai rispettivi Gruppi, hanno svolto annuncio di voto i sen. Zinn (Aut), Sacconi (AP), Paola De Pin (GAL) e Amidei (FI-PdL).
I senatori favorevoli al ddl hanno evidenziato la necessità di superare le difformità tra i vigenti sistemi elettorali delle due Camere per avere maggioranze omogenee e scongiurare rischi di confusione e inefficienza istituzionale: colmare le lacune conseguenti alle sentenze della Corte costituzionale e approvare il testo, esito dell'unico accordo possibile tra maggioranza e forse di opposizione, è dunque un atto di responsabilità. Il sen. Verdini (ALA) ha rivendicato pienamente l'appoggio che il suo Gruppo ha offerto ai tre Governi della legislatura per assicurare stabilità politica e sterilizzare il radicalismo di sinistra e l'integralismo cattolico. Il sen. Calderoli (LN) ha evidenziato che il ddl soddisfa due criteri: la rappresentatività (circa due terzi dei seggi sono assegnati con sistema proporzionale) e l'identificabilità del candidato; la governabilità, invece, in un quadro politico tripolare non può essere garantita dalla legge elettorale. Il sen. Paolo Romani (FI-PdL) ha chiarito la posizione del suo Gruppo, che ha partecipato alla stesura di un testo equilibrato, ma non ha votato la fiducia ad un Governo che ha una politica estera debole e una politica economica sbagliata. Secondo il sen. Quagliarello (FL) il ddl, che consente di superare una situazione di illegittimità e di inerzia, ha il merito di incoraggiare le coalizioni. Il sen. Zanda (PD) ha ricordato che il testo è frutto di un delicato lavoro di mediazione; ha spiegato quindi che la questione fiducia è servita a evitare voti segreti e a favorire una chiara assunzione di responsabilità.
I Gruppi contrari al ddl hanno affermato che il ricorso a otto voti di fiducia per cambiare la legge elettorale secondo il calcolo delle convenienze, in prossimità delle consultazioni, non è un atto di responsabilità bensì un atto di arroganza mai accaduto nella storia del Paese. Il ddl sacrifica la rappresentanza senza garantire la governabilità: favorisce infatti apparentamenti senza un leader e un programma condiviso, destinati a disarticolarsi dopo le elezioni. La violazione dei principi costituzionali del voto eguale, personale, libero e diretto espone la legge a un'ulteriore bocciatura della Consulta. In particolare il sen. Migliavacca (Art.1-MDP) ha rilevato che esistevano alternative al Rosatellum: un proporzionale corretto sul modello tedesco avrebbe garantito elezioni più trasparenti. Secondo la sen. De Petris (SI-Sel) è un dovere etico e politico avanzare una proposta di sinistra, alternativa al PD, con un programma di difesa della democrazia sostanziale. Il sen. Endrizzi (M5S) ha rilevato che il Rosatellum è studiato appositamente per colpire il Movimento 5 Stelle e spianare la strada a un Governo di larghe intese.
La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che martedì 31 ottobre alle ore 17 inizierà la sessione di bilancio. La settimana dal 6 al 10 novembre sarà dedicata ai lavori della Commissione bilancio e all'esame in sede referente del decreto-legge in materia finanziaria che sarà discusso dall'Assemblea nelle sedute dal 15 al 17 novembre. I rapporti delle Commissioni permanenti alla Commissione bilancio saranno trasmessi entro la mattina di mercoledì 8 novembre. Dal 21 al 25 novembre l'Aula esaminerà la legge di bilancio. Le sen. Guerra (Art.1-MDP) e De Petris (SI-Sel) hanno stigmatizzato il ritardo del Governo nella presentazione della legge di bilancio, che non è stata ancora trasmessa al Senato. La proposta del sen. Endrizzi (M5S) di inserire in calendario il ddl sull'abolizione dei vitalizi è stata respinta.
(La seduta è terminata alle ore 12:48 )