Martedì 17 Ottobre 2017 - 900ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:31)

In apertura di seduta il Presidente Grasso ha comunicato gli esiti della Conferenza dei Capigruppo che ha modificato il calendario corrente dei lavori e ha approvato il nuovo calendario fino al 27 ottobre:la prossima settimana l'Aula esaminerà la legge elettorale in sedute uniche fino a venerdì: eventuali pregiudiziali saranno votate entro le ore 17 di martedì 24. Il calendario potrà essere integrato con le comunicazioni del Presidente sul contenuto della legge di bilancio.

Sul nuovo calendario si è svolto un dibattito. La sen. Guerra (Art.1-MDP) ha proposto di espungere dal calendario la legge elettorale: a pochi mesi dalle elezioni, il ricorso alla fiducia alla Camera su una materia squisitamente parlamentare e l'esame accelerato in Senato rappresentano forzature istituzionali di inaudita gravità; la sen. Lo Moro (Art.1-MDP) ha proposto la calendarizzazione del ddl per gli orfani del femminicidio e ha rilevato vizi di incostituzionalità nella legge elettorale licenziata dalla Camera. La sen. De Petris (SI-Sel) ha ricordato che l'articolo 72 della Costituzione richiede la procedura normale per i ddl in materia elettorale; ha proposto quindi di sostituire la legge elettorale con lo ius soli; il sen. De Cristofaro (SI-Sel) ha posto l'accento sull'arroganza della maggioranza e ha proposto di sostituire la legge elettorale con il testamento biologico. Il sen. Endrizzi (M5S) ha chiesto di non esaminare la legge elettorale durante la sessione di bilancio; il sen. Crimi (M5S) ha proposto di calendarizzare il ddl sui vitalizi; la sen. Lezzi (M5S) ha sollecitato un programma di audizioni per approfondire la legge elettorale. Il sen. Falanga (ALA) ha suggerito tempi più lunghi di esame per varare una legge tecnicamente ineccepibile e quanto più possibile condivisa, mentre il sen. Mazzoni (ALA) ha approvato l'iter deciso dalla Conferenza dei Capigruppo. Il sen. Zanda (PD), nell'annunciare voto favorevole al calendario, ha evidenziato che, per esaminare la legge elettorale, sono state fissate sedute in sede referente della Commissione affari costituzionali. Le modifiche proposte al calendario sono state respinte.

L'Assemblea ha proseguito l'esame del ddl n. 2208, nel testo proposto dalla Commissione affari costituzionali, recante disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato, già approvato dalla Camera dei deputati.

L'articolo 1 prevede che il pubblico dipendente che segnala al responsabile della prevenzione della corruzione ovvero all'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), o denuncia all'autorità giudiziaria condotte illecite, di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi. Gli atti discriminatori o ritorsivi adottati dal datore di lavoro sono nulli. L'articolo prevede inoltre che l'identità del segnalante non possa essere rivelata e che spetti al datore di lavoro dimostrare che le misure discriminatorie sono motivate da ragioni estranee alla segnalazione. L'articolo 2 estende le tutele al dipendente del settore privato.

Nella seduta antimeridiana del 12 ottobre è iniziata la votazione degli emendamenti. Oggi, all'articolo 1, sono stati approvati gli emendamenti: 1.215 (testo 2) del sen. Mancuso (AP), identico all'1.216 (testo 2) del sen. Malan (FI-PdL) e altri, che estende la disciplina ai lavoratori delle imprese fornitrici di beni e servizi della pubblica amministrazione; 1.222 (testo corretto) e 1.225 (testo corretto) del relatore; 1.226 (testo 2) delle sen. Ricchiuti e Lo Moro (Art.1-MDP) in base al quale il reintegro del segnalante, in mancanza del provvedimento del datore di lavoro, è disposta dal giudice e il datore di lavoro deve risarcire i danni ingiusti. Hanno svolto dichiarazione di voto contraria all'articolo 1, ritenuto lesivo del diritto alla difesa e al giusto processo, i sen. Palma (FI-PdL), Buemi (Aut), Falanga (ALA) e Compagna (FL). All'articolo 2 sono stati approvati gli emendamenti del relatore 2.203 e 2.0.200, che integra la disciplina dell'obbligo del segreto d'ufficio, aziendale, professionale, scientifico e industriale.

Le dichiarazioni di voto finali si svolgeranno nella seduta antimeridiana di domani che avrà inizio alle ore 11.

(La seduta è terminata alle ore 19:20 )



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