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Aprile 2014
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Giovedì 17
Le comunicazioni del Senato: on-line e attraverso posta elettronica certificata. Posta ordinaria solo per chi non ha la PEC
Il senatore Sergio Divina ha lamentato ieri - secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa - l'uso della posta ordinaria invece della posta elettronica certificata per l'invio da parte del Senato delle attestazioni fiscali per i compensi corrisposti ai consulenti dei Senatori, con conseguenti maggiori spese a carico del bilancio di Palazzo Madama.
Va precisato, a tale riguardo, che l'Amministrazione del Senato si avvale da tempo della posta elettronica certificata (PEC) per le comunicazioni obbligatorie per legge nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni e con talune categorie di soggetti privati. Per quanti invece hanno accesso al portale informatico, le certificazioni sono consultabili gratuitamente direttamente on-line. Sempre ed esclusivamente on-line viene da anni prestata l'attività di consulenza fiscale e di acquisizione dei modelli 730.
In ogni altro caso, chi risulti in possesso di un indirizzo PEC e abbia avuto cura di notificarlo per tempo ai fini certificativi, riceve le certificazioni, di qualsiasi natura, anche fiscale, direttamente e gratuitamente al proprio indirizzo di posta.
In mancanza dell'indirizzo PEC o della richiesta di avvalersene, non potendosene imporre l'uso, le certificazioni - in particolare quelle fiscali emesse dal sostituto d'imposta Senato ai soggetti in questione - vengono consegnate o a mano direttamente presso gli uffici, in caso di dichiarata disponibilità dell'interessato, ovvero per raccomandata semplice.
Si segnala infine che nel corso dell'anno sono state emesse 155 attestazioni fiscali il cui costo di invio per posta raccomandata semplice è stato di 720 euro.
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