Il Presidente del Senato Schifani ha commemorato in Aula le vittime del terremoto in Giappone, chiedendo un minuto di raccoglimento da parte dei senatori. ''L'assoluta gravità degli eventi che hanno colpito il popolo giapponese - ha detto Schifani - ha suscitato in tutto il mondo sentimenti di grande commozione. Il nostro Paese ha offerto immediatamente il proprio aiuto e la propria assistenza. Tutte le istituzioni nazionali ed europee sono chiamate a una partecipazione senza riserve''. "Questo - ha sottolineato il Presidente del Senato - è un preciso dovere morale di fronte ad una catastrofe umana disarmante che ci lascia tutti sgomenti".

Il Presidente del Senato, Renato Schifani, è intervenuto alle Celebrazioni Irpine del 150° anniversario dell'Unità d'Italia ad Avellino. Il Presidente ha incontrato le autorità locali tra cui il Sindaco di Avellino, il Presidente del Consiglio provinciale e il Presidente della Provincia di Avellino ricevendo per l'occasione una medaglia commemorativa dell'anniversario. In seguito il Presidente Schifani ha raggiunto il complesso monumentale ex Carcere Borbonico. All'interno della Sala Conferenze si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell'ultima sezione restaurata del Complesso con il taglio del nastro. Al termine della giornata il Presidente ha visitato il nuovo Museo Irpino del Risorgimento.

Il Presidente Schifani ha incontrato le Autorità e il Consiglio Comunale di Viterbo nel corso di una visita che ha visto due importanti appuntamenti: la seduta straordinaria del Consiglio Comunale dedicata al centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia e il convegno internazionale di studi "Celebrare la Nazione", sempre dedicato ai 150 anni dell'unità."Quanto sta accadendo in molti Paesi del Nord Africa è un fatto nuovo, importante, un movimento di libertà che dobbiamo difendere oggi e anche in futuro E in questi giorni - ha detto il Presidente nel secondo dei due appuntamenti - il nostro Paese è protagonista negli aiuti, nei soccorsi e anche nelle strategie di lungo periodo". Ma l'Italia "non può essere lasciata sola", e "non va lasciata sola la piccola Lampedusa dove l'emergenza dei flussi migratori rischia di compromettere la serenità sociale se non la stessa sopravvivenza di molte famiglie che si reggono sul turismo quale principale se non esclusiva fonte di reddito".Il discorso in Consiglio Comunale » Il discorso al convegno "Celebrare la Nazione" »

Il Presidente Schifani ha inaugurato il nuovo allestimento della Sala Koch a Palazzo Madama in occasione del centenario della prima celebrazione europea della Giornata della Donna. "Cuore pulsante dell'attività del Senato - ha detto il Presidente Schifani - questa Sala è un elemento di sintesi felice fra le Istituzioni e i cittadini. Da oggi, restituita al Senato e a Palazzo Madama, sarà destinata ad ospitare incontri, dibattiti, convegni"."Oggi sono presenti - ha aggiunto il Presidente del Senato - relatrici illustri che onorano la nostra Italia. Laura Biagiotti, grande stilista e ambasciatrice della moda italiana in tutto il mondo, Cavaliere del Lavoro. Federica Guidi che esprime il suo talento anche nell'azienda di famiglia, il gruppo bolognese Ducati Energia. Valentina Vezzali, schermitrice italiana specializzata nel fioretto: è l'unica donna al mondo ad avere ottenuto 3 medaglie d'oro consecutive alle Olimpiadi. E ancora la giornalista Maria Latella, che modera il dibattito".

«Il bipolarismo è un punto di non ritorno. Ha prodotto alternanza. Nel pieno rispetto della libertà degli elettori, ha fatto chiarezza di ruoli, programmi, responsabilità». Lo ha affermato il Presidente Schifani intervenendo a Mondello (Palermo) al convegno organizzato dal Centro Studi Palladium presieduto da Roberto Fabio Tricoli. «Sperare in risultati elettorali senza vinti e vincitori - ha aggiunto il Presidene del Senato - significa non avere fiducia nei cittadini, che giustamente vogliono continuare a contare e pretendono governi che non siano decisi da altri e dopo le elezioni».

Il Presidente Schifani ha aperto a Montecitorio, insieme al Presidente della Camera Gianfranco Fini, i lavori della VII sessione plenaria dell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo (AP-UpM), «in un momento particolarmente delicato e difficile, nel quale molti dei paesi della sponda sud del Mare nostrum sono attraversati da inquietudini, profondi rivolgimenti che traggono le loro premesse da una forte richiesta di partecipazione alla vita economica e politica da parte di una componente molto significativa della cittadinanza». Schifani ha quindi invitato a riflettere sul fatto che «la profonda crisi che ha colpito molti dei paesi della sponda sud del Mediterraneo avrà conseguenze profonde sul piano politico ed economico come su quello sociale. Conseguenze che, in un mondo sempre più interconnesso, non potranno non estendersi anche agli altri paesi dell'area, come a molti tra gli Stati membri dell'Unione europea. Conseguenze, dunque, che andrebbero governate e gestite a partire da una visione comune e condivisa, che sappia trascendere gli egoismi nazionali in uno spirito di autentico partenariato».

Il Presidente del Senato, Renato Schifani, accompagnato dal sen. Franco Marini, ha inaugurato a Barete in provincia de L'Aquila, la nuova scuola dell'infanzia del paese. La struttura è stata costruita con il contibuto del Senato, 869.515 euro raccolti con la sottoscrizione lanciata all'indomani del sisma del 6 aprile 2009 tra i senatori e i dipendenti del Senato. La scuola, che ha una superficie di 500 metri quadrati, è stata intitolata agli universitari morti nel crollo della Casa dello Studente de L'Aquila.

Nella seduta dell'Assemblea di sabato 26 febbraio, il Presidente Schifani, ha manifestato "la piena solidarietà nei confronti della battaglia del popolo libico, che in questo momento è oggetto di un'operazione di grande sterminio. La democrazia è un bene prezioso, - ha aggiunto il Presidente Schifani - la democrazia è un bene inviolabile, la libertà dei cittadini è un bene sacro e non può e non potrà mai essere censurata o impedita con azioni di forza, con azioni violente, con azioni cruente quali quelle a cui stiamo assistendo e alle quali credo, a breve, la comunità internazionale riuscirà a dare le opportune risposte".Il Presidente ha concluso augurando che "al più presto, sia l'Unione europea che la comunità internazionale sappiano individuare quelle scelte e quelle strategie per evitare che tale sterminio continui. La democrazia è sacra, e siamo anche noi chiamati ad invocarla e a difenderla, anche per i nostri amici del popolo libico".

I bambini delle scuole primarie italiane, martedì 22 febbraio, sono stati protagonisti a Palazzo Madama della terza edizione del progetto ''Vorrei una legge che...'', un'iniziativa promossa dal Senato della Repubblica in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Durante la cerimonia di premiazione, il Presidente del Senato Renato Schifani ha consegnato nell'Aula di Palazzo Madama, che per l'occasione ha ospitato più di cento bambini accompagnati dai loro docenti, i riconoscimenti ai primi classificati.Comunicato stampa del Senato del 21 febbraio »

Il Presidente Schifani è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei conti.

Il Presidente Schifani ha partecipato al ricevimento per la ricorrenza della firma dei Patti Lateranensi che si è tenuto all'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede.

Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha ricevuto oggi a Palazzo Madama una delegazione di "Save the Children - Italia Onlus", organizzazione non governativa che opera in 120 Paesi del mondo con programmi di educazione e protezione dei minori dagli abusi e dallo sfruttamento. "Save the children" è in questi giorni attivamente impegnata sul fronte dell'emergenza sbarchi. Ad oggi, afferma l'organizzazione, sono più di 200 i minorenni non accompagnati giunti nel nostro Paese. "Un aspetto importante nell'ambito dell'emergenza umanitaria alla quale l'Italia sta facendo fronte con l'arrivo a Lampedusa di migliaia di migranti dalla Tunisia - ha dichiarato il Presidente Schifani - è quello dei minori stranieri non accompagnati che vede l'importante lavoro di Save the Children, attiva in prima linea in favore di chi è più vulnerabile e deve essere subito protetto nei suoi diritti ed avviato al percorso di accoglienza previsto dalla legge".

"E' la prima volta nei 150 anni di d'Italia, che una donna è stata eletta al vertice di un organo istituzionale": con queste parole il Presidente Schifani, nella seduta del 14 febbraio, ha presentato, nell'Aula del Senato, il nuovo Segretario generale di Palazzo Madama, Elisabetta Serafin, che sostituisce Antonio Malaschini, diventato da pochi giorni consigliere di Stato. ''La dottoressa Serafin - ha detto tra l'altro Schifani - ha ricevuto unanimemente stima e apprezzamento per la sua competenza. Il suo spirito di servizio verso tutti i gruppi e tutti i senatori - aggiunge il presidente del Senato - è stato esemplare'', e il suo impegno e correttezza procedono nel ''solco di una grande tradizione'' di cui ''siamo orgogliosi''. Schifani, sottolinea l'equilibrio che l'ex segretario generale Antonio Malaschini ''ha sempre manifestato, durante una lunga esperienza in Senato, prima di assumere il prestigioso incarico di Consigliere di Stato''.

"Bilancio positivo", nonostante l'atavico problema dello smaltimento dell'arretrato giudiziario, dovuto soprattutto alle "pesanti vacanze d'organico". E' questa in sintesi la situazione della giustizia amministrativa, tracciata dal presidente del Consiglio di Stato Pasquale De Lise nel corso della cerimonia d'apertura del nuovo anno giudiziario a Palazzo Spada, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente del Senato, Renato Schifani e del ministro della Giustizia, Angelino Alfano. La cerimonia quest'anno coincide con tre anniversari storici di rilievo: i 150 anni dell'Unità d'Italia, i 180 anni del Consiglio di Stato e i 40 anni dell'istituzione dei Tar, i Tribunali amministrativi regionali. Riferendosi a quanto più volte richiamato dal Capo dello Stato, De Lise ha sottolineato in apertura della sua relazione "la convinzione che quella del magistrato è una funzione che esige equilibrio, serenità e sobrietà di comportamenti. Il suo unico fine è applicare e far rispettare le leggi, coniugando il rigore con la scrupolosa osservanza delle garanzie previste per i cittadini".

"E' una realtà che ci fa essere fieri e orgogliosi del nostro Paese". E' con queste parole che il Presidente del Senato Renato Schifani ha descritto San Patrignano in occasione della sua visita alla comunità. "Qui il privato si autofinanzia per recuperare tanti giovani tossicodipendenti: non immaginavo di trovare una simile realtà - ha dichiarato il Presidente Schifani - con tanto di privato e poco di pubblico. E' un esemplare centro d'eccellenza per il recupero nei confronti di chi sta male e di chi ha bisogno; recupero non solo farmacologico ma etico, morale e psicologico, il che è quello che serve". Ai ragazzi della comunità di San Patrignano, il Presidente del Senato ha rivolto direttamente un appello: "Vi chiedo di avere fiducia nella struttura di San Patrignano, di avere fiducia nel nostro Paese, di avere fiducia in uomini come Andrea Muccioli che ha impiegato e continuerà a impegnare la sua vita per salvare tanti ragazzi, con una grande forza d'animo".

"Il buio della mente, la violenza efferata nei confronti di tanti innocenti deve farci imparare ad essere più coscienti del valore della nostra democrazia". Lo ha sottolineato il Presidente Schifani al termine della visita al lager nazista di Mauthausen, in Austria, in occasione del Giorno della Memoria. "Non basta non dimenticare - ha aggiunto il Presidente del Senato -, ma occorre anche ricordare sempre, ogni giorno, ogni momento della nostra vita politica e fare in modo che la democrazia sia sempre più salda e sia sempre invincibile, sempre più aderente ai valori del rispetto della dignità della persona umana".Il Presidente Schifani ha poi ribadito che le scritte antisemite apparse nei giorni scorsi a Roma, nel rione Monti, non fermeranno l'impegno nel ricordo della Shoah e contro il negazionismo. Le scritte, "firmate" da una formazione di estrema destra, costituiscono "un fatto preoccupante. Sono apparse adesso e anche dopo la mia visita ad Auschwitz durante questa legislatura. Le parole che dissi allora sono state criticate, ma noi andiamo avanti sereni".Rispondendo ad una domanda sull'ipotesi di una legge che vieti il negazionismo dell'Olocausto, ha affermato: "Ho risposto all'appello della comunità ebraica garantendo un canale privilegiato. Saranno poi le forze politiche a valutare nel merito, ma io mi sono impegnato, ove una proposta in tal senso approdasse in Senato, affinché venga discussa in tempi immediati".A Mauthausen il Presidente Schifani ha deposto una corona di alloro sul monumento dedicato alle vittime italiane, dove campeggia la scritta "Agli italiani che per la dignità degli uomini qui soffrirono e perirono". Nel campo di concentramento trovarono la morte 122.766 persone, 5.750 erano italiani. Schifani ha visitato tutta la struttura: la 'gaskmmer', la camera a gas dove furono uccise in tutto 4.000 persone; i forni crematori e le celle frigorifere per i cadaveri; la sala di sezionamento dove venivano tolti gli organi ai cadaveri (organi che poi venivano "studiati") e tolti i denti d'oro; le sale di tortura e i dormitori che ospitavano 200 persone per stanza in letti a castello a tre livelli.

Si è tenuta nella Sala Koch di Palazzo Madama la terza riunione del Bureau dell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo. Due le sessioni di lavoro. La prima, con inizio alle ore 10, è stata presieduta dal Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini; la seconda, con inizio alle 11.30, è stata presieduta del Presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani. ''E' stata una importante riunione del bureau e abbiamo approvato all'unanimità - ha riferito Schifani - un documento che esprime vicinanza e solidarietà al popolo tunisino''.Il Bureau dell'Ap-UpM è composto dai Presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini, che guidano la presidenza italiana di turno dell'Ap-UpM; dal Presidente del Parlamento Europeo, dal Presidente della Camera dei Rappresentanti del Marocco e dal Presidente della Camera dei Rappresentati della Giordania.All'incontro che doveva stabilire il calendario dei lavori della prossima riunione plenaria dell'Assemblea parlamentare, prevista per il mese di marzo a Montecitorio, hanno partecipato per il Parlamento europeo, il Vice Presidente Gianni Pittella, per il Marocco il Presidente della Camera dei Rappresentanti Abdelwahad Radi, per la Giordania Abdulhadi Majali e il Vicepresidente Camera dei Rappresentanti Hameed Bataineh. Ai lavori del Bureau, in composizione allargata, parteciperanno i presidenti delle cinque Commissioni - Politica, Economica, Cultura, Energia e Ambiente e Diritti delle donne - dell'Assemblea parlamentare.I lavori, che si svolgono nell'ambito della Presidenza italiana dell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo, si concluderanno con l'adozione di un documento.Insediata a Atene nel 2004, l'APEM si compone attualmente di 280 parlamentari, di cui 130 appartengono ai Parlamenti europei, 10 ai nuovi partner europei, 130 ai dieci paesi della sponda sud ed est del Mediterraneo e 10 alla Mauritania. ''Consideriamo - scrivono i Presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini nell'home page del sito - una grande responsabilità per il Parlamento e per il Paese che rappresentiamo la guida di questa Assemblea e il nostro impegno sarà rivolto in primo luogo a rafforzarne il profilo istituzionale nell'ambito dell'Unione per il Mediterraneo, al fine di configurare un meccanismo di collegamento regolare tra la dimensione governativa e quella parlamentare''.

"La lotta per la democrazia e per la piena occupazione è quella per una reale partecipazione femminile alla vita politica, economica e sociale del nostro Paese, e che il progresso dell'Italia passa necessariamente da quello della condizione femminile". Lo ha affermato il Presidente Schifani intervenendo al convegno "Questione femminile, questione Italia" che si è svolto in Sala Zuccari. Ha inoltre aggiunto il Presidente che "occorre infatti colmare quello che ancora oggi è il diverso tasso di occupazione fra uomini e donne, la disparità di retribuzione all'interno delle stesse mansioni, il profondo divario fra Nord e Sud". Schifani ha inoltre sottolineato che "la parità e la piena integrazione delle donne nella società sono fondamentali perché consentono all'Italia di raggiungere una competitività a tutto campo e di porsi come interlocutore evoluto e moderno.Serve il coraggio di regole chiare e trasparenti in grado di abbattere ogni ostacolo, affermare il diritto alla parità e a ciascuno chiedere l'adempimento dei doveri inderogabili sui quali si misura la stessa appartenenza alla comunità e alla coscienza nazionale del proprio Paese".

Il Presidente del Senato Renato Schifani è intervenuto alla presentazione dell'opera "Repertorio biografico dei senatori dell'Italia Liberale" curata dall'Archivio storico del Senato. La pubblicazione, realizzata in tre volumi suddivisi in 16 tomi, contiene le 2.362 biografie dei senatori nominati tra il 1848 e il 1943 e completa la prima parte della collana "I senatori d'Italia", dedicata ai senatori del Regno d'Italia, pubblicata dal Senato in coedizione con la casa editrice Bibliopolis. All'iniziativa, promossa dal Senato della Repubblica nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, parteciperanno, inoltre, Maria Sofia Corciulo, Piero Craveri, Eduardo Gianfrancesco e Sandro Rogari. L'incontro che si è tenuto nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani è stato moderato da Gaetano Quagliariello.Il comunicato stampa del Senato »

«Ancora una volta l'Italia piange un caduto per la libertà e la pace e paga con il sangue il suo impegno per la democrazia e la sicurezza internazionale». Lo ha detto il Presidente Schifani in Aula, in apertura della , rinnovando «i sentimenti del più profondo e affettuoso cordoglio mio personale e della nostra Assemblea già espressi alla famiglia del Caduto e alle Forze armate, insieme agli auguri di pronta guarigione al soldato ferito». L'Assemblea ha quindi osservato un minuto di silenzio.