Lunedì 20 Dicembre 2010 - 477ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 11:04)

Il Senato ha avviato la discussione, in terza lettura, del ddl n. 1905-B recante norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Gelmini ha sottolineato la rilevanza per le future generazioni di una riforma che risponde ad urgenze universalmente riconosciute, rilevando come il clima incandescente creatosi intorno al provvedimento consegua ad una legittima protesta da parte degli studenti, non condivisibile nel merito e comunque da mantenere entro i confini della legalità. Il disegno di legge è stato infatti notevolmente migliorato nel corso dell'esame parlamentare, a testimonianza della disponibilità del Governo ad introdurre modifiche laddove fosse importante farlo. Nel precisare che i finanziamenti per il 2011 sono stati garantiti e sono adeguati, il Ministro ha individuato i punti di forza della riforma nella diffusione ad ogni livello della pratica della valutazione, nel sistema di ripartizione dei fondi pubblici e in una governance più responsabile con la divisione dei compiti tra senato accademico e consiglio d'amministrazione. Importanti altresì la limitazione a due mandati della carica di rettore, il rifinanziamento delle borse di studio senza aumento delle tasse universitarie e le norme di finanziamento delle università telematiche che non intaccano le disponibilità finanziarie previste per le università pubbliche. Il Ministro Gelmini ha concluso il suo intervento assumendo l'impegno solenne ad emanare nel più breve tempo possibile i provvedimenti applicativi relativi agli assegni di ricerca e ai posti di ricercatore.

Il provvedimento è giunto all'esame dell'Assemblea senza che la Commissione abbia potuto dare mandato a riferire ad un relatore, in parte a causa della ristrettezza dei tempi dovuta alla concomitante sessione di bilancio, in parte per l'indisponibilità manifestata dal Governo rispetto a pochi emendamenti qualificanti il cui accoglimento avrebbe spinto i Gruppi di opposizione a ritirare le altre centinaia di proposte di modifica presentate.

Respinte le questioni pregiudiziali illustrate dai sen. Li Gotti (IdV), Rusconi e Bastico (PD) con cui sono stati esposti i profili di presunta incostituzionalità del testo con riferimento tra l'altro al principio di autonomia universitaria, al riparto delle competenze tra Stato e Regioni e alla copertura finanziaria, in sede di discussione generale sono intervenuti i sen. Giambrone, Pardi (IdV), Livi Bacci, Bertuzzi, Passoni, Vittoria Franco (PD), Asciutti, Spadoni Urbani, Compagna, Bevilacqua, Possa (PdL), Valditara (FLI), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE) e Montani (LNP).

I senatori della maggioranza hanno sottolineato l'importanza della riforma che risponde ad esigenze non più procrastinabili, a partire dalla soluzione offerta all'annosa questione del reclutamento dei professori. La riforma, incentrata sulla valorizzazione del merito, assicura continuità tra didattica e ricerca, delinea una precisa governance al settore anche attraverso le definizione di un apposito codice etico e fornisce finalmente una soluzione al deprecabile fenomeno dei cosiddetti ricercatori a vita.

Dall'opposizione sono invece venute forti critiche ad una riforma che si pretende di realizzare senza le dovute risorse, in controtendenza rispetto ai principali Paesi europei dove, pur in presenza della grave crisi economica internazionale, proprio ai settori dell'istruzione e della ricerca è stata riconosciuta priorità strategica attraverso un opportuno incremento di risorse. La riforma Gelmini, invece, oltre a prevedere meccanismi centralizzatori che di fatto privano il Dicastero di autonomia decisionale e lo sottopongono ai voleri del Ministero dell'economia, di fatto impoverisce l'università pubblica a tutto vantaggio degli atenei privati.

L'Assemblea è quindi passata ad esaminare gli ordini del giorno, alcuni dei quali sono stati accolti dal Governo, ed agli emendamenti presentati sulle parti del testo modificate dalla Camera dei deputati. Il seguito dell'esame del ddl è stato rinviato a domani.

In apertura di seduta un intervento del sen. Zanda (PD) sulle dichiarazioni rese dal Capogruppo PdL Gasparri in merito alla possibilità di effettuare arresti preventivi in vista della prossima manifestazione studentesca contro la riforma Gelmini aveva innescato un dibattito cui hanno preso parte i sen. Belisario (IdV), Quagliariello (PdL), Bricolo (LNP), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE) e Rutelli (API). Da parte delle opposizioni la proposta è stata valutata come costituzionalmente irricevibile, respinta dalle stesse forze dell'ordine, una vera e propria provocazione che va nella direzione opposta rispetto alla necessità di dialogare con gli studenti ed ascoltare le loro giuste ragioni. I senatori di maggioranza, nel dichiararsi disponibili al confronto nel merito del provvedimento, hanno sottolineato l'importanza di difendere ed affermare il principio di legalità, ribadire il valore della prevenzione ed assicurare il perseguimento dei facinorosi nel rispetto del principio della responsabilità penale individuale.

Nel corso della seduta, il Presidente Nania ha ricordato la figura di Tommaso Padoa-Schioppa, insigne economista e ministro dell'economia e delle finanze nella scorsa legislatura, recentemente scomparso. Nel richiamare i prestigiosi incarichi di vertice nelle principali istituzioni italiane e internazionali in cui diede prova di straordinaria professionalità e preziosa dedizione all'interesse pubblico, il Presidente ha espresso alla famiglia il cordoglio del Senato. Alle parole del Presidente si sono quindi associati i sen. Finocchiaro (PD), Baldassarri (FLI), Lannutti (IdV), Sbarbati (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE), Garavaglia (LNP), Bonfrisco (PdL) e, a nome del Governo, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Gelmini.

(La seduta è terminata alle ore 20:58 )



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