Mercoledì 26 Maggio 2010 - 387ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

La seduta antimeridiana dell'Assemblea è stata interamente dedicata al dibattito scaturito dalla lettura da parte del Presidente Schifani del nuovo calendario dei lavori adottato ieri a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo ed oggi approvato dall'Assemblea. L'inserimento in calendario della discussione, a partire dalla seduta pomeridiana di lunedì prossimo, del disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche è stato fortemente contrastato dalle opposizioni che hanno presentato numerose proposte alternative di calendario, risultate poi tutte respinte.

La Capogruppo PD, sen. Finocchiaro, ha proposto di espungere dal calendario l'esame del provvedimento sulle intercettazioni telefoniche che, già insoddisfacente nel testo licenziato dalla Camera dei deputati, è stato ulteriormente peggiorato in Commissione giustizia del Senato fino a configurare un vero sistema di censura, un pericolo reale per la democrazia e per la libertà di stampa, come peraltro evidenziato dall'intero mondo dell'informazione (anche dai giornali di area governativa), dagli editori, dai magistrati, da moltissimi costituzionalisti. Tutto ciò malgrado la disponibilità dell'opposizione a riformare la materia delle intercettazioni per una più accurata e seria tutela della privacy.

Su tale posizione ha concordato il Capogruppo IdV, sen. Belisario (IdV), nonché il sen. Pistorio (MPA) che ha annunciato il voto contrario dell'intero Gruppo Misto al calendario adottato dalla Conferenza dei Capigruppo. Anche la sen. Bianchi (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE) ha individuato elementi di irragionevolezza nella scelta della maggioranza di calendarizzare così speditamente il ddl sulle intercettazioni, soprattutto a fronte dell'evidente maggiore urgenza di altri provvedimenti atti ad affrontare la grave situazione economica in atto.

A sostegno del calendario proposto sono invece intervenuti i sen. Mazzatorta (LNP) e Quagliariello (PdL) che hanno evidenziato da una parte il lungo iter che, in un clima di disponibilità al confronto con l'opposizione, impegna da circa un anno il Parlamento sul provvedimento relativo alle intercettazioni telefoniche, d'altra parte l'assoluta necessità di intervenire per coniugare esigenze legittime ma contrapposte che meritano tutela e che vanno armonizzate con equilibrio. Garantire l'efficacia delle indagini contro la criminalità organizzata, la tutela della riservatezza dei cittadini, il diritto di cronaca, i diritti degli imputati sono altrettanti obiettivi che la maggioranza ed il Governo, che pure non hanno provveduto ad alcuna blindatura del testo, intendono conseguire con determinazione.

Il dibattito è quindi proseguito con una lunga serie di interventi nel corso dei quali i senatori di opposizione hanno avanzato proposte alternative per introdurre nel calendario l'esame di diversi provvedimenti in sostituzione di quello sulle intercettazioni telefoniche. Sono intervenuti i sen. Casson, Carofilglio, Giaretta, Zanda, Chiurazzi, Bianco, Della Monica, Ranucci, Stradiotto, Lumia, Tonini, Vitali, Della Seta, Poretti, Ceccanti, Bassoli, Soliani, Lusi, Livi Bacci, Roilo, De Luca, Mazzuconi, Blazina, Marinaro, Ghedini, Ignazio Marino, Adamo, Negri, Galperti, Maria Pia Garavaglia, Bosone, Serafini, Vita, Carloni, Andria, Sircana, Tedesco, D'Ubaldo, Donaggio, Armato, Vittoria Franco, Sangalli, Passoni, Mauro Marino, Serra, Rusconi, Agostini, Marcenaro, Bubbico, Vimercati, Scanu, Bertuzzi, Treu, Tomaselli, Milana, Sanna, Pegorer, Maritati, Ichino, Biondelli, Ferrante, Morri, Pinotti, Cosentino, Marco Filippi, Nerozzi, Barbolini, Di Giovan Paolo, Del Vecchio, Amati, Bastico, Fioroni, Garraffa, Magistrelli, Perduca, Musi, Micheloni, Gasbarri, Mercatali, Antezza, Randazzo, Mongiello, Morando (PD), Li Gotti, Lannutti, Pardi (IdV) e Longo (PdL). A favore del calendario adottato dalla Capigruppo si è espresso il sen. Compagna (PdL).

Il senso dell'iniziativa ostruzionistica assunta dal Gruppo PD è stato illustrato dal sen. Zanda (PD) che ha sottolineato la rilevanza dei temi proposti in alternativa al disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche, a testimonianza dell'importanza del lavoro cui potenzialmente il Parlamento potrebbe attendere anziché essere costretto ad esaminare un testo che lo stesso Governo dichiara già superato.

(La seduta è terminata alle ore 15:46 )



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