Martedì 30 Marzo 2010 - 354ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:31)
Il Senato ha definitivamente convertito in legge, con modificazioni, il decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4, recante istituzione dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ddl n. 2070). Malgrado la segnalazione di alcuni elementi di perplessità, il provvedimento è stato approvato all'unanimità, nel testo licenziato dalla Camera dei deputati non essendovi più tempo per un ulteriore passaggio parlamentare.
I relatori, sen. Vizzini e Berselli (PdL), hanno evidenziato come il decreto costituisca un ulteriore tassello dell'impegno della maggioranza in materia di contrasto alla criminalità organizzata ed hanno segnalato come l'istituzione dell'Agenzia, da tempo auspicata, assicurerà l'unitarietà degli interventi in materia di beni sequestrati e confiscati consentendone una più rapida ed efficace allocazione e destinazione. I relatori hanno inoltre illustrato le competenze dell'Agenzia, significativamente modificate dalla Camera dei deputati, e dei relativi organi. E' stato infine auspicato che il Parlamento torni ad occuparsi presto della materia in forma più organica.
Anche il Sottosegretario di Stato per l'interno Mantovano ha sottolineato come il decreto-legge sia coerente con l'impegno, assunto dal Governo come prioritario, di aggredire con ogni mezzo i proventi dell'attività mafiosa ed ha precisato che molte delle perplessità sollevate trovano risposta nel disegno di legge governativo sulla materia attualmente all'esame dell'altro ramo del Parlamento. Il Sottosegretario ha inoltre accolto alcuni ordini del giorno, tra cui quello dei relatori che impegna il Governo a stabilire una sede operativa dell'Agenzia nella città di Palermo, ferma restando la sede principale di Reggio Calabria.
Il Ministro dell'interno Maroni si è impegnato a tornare presto in Parlamento per riferire sui risultati conseguiti a seguito dell'istituzione dell'Agenzia.
Nel corso della discussione generale e delle dichiarazioni di voto finali, cui hanno preso parte i sen. Della Monica, Incostante, Lumia, De Sena (PD), Colli, Vicari, Centaro (PdL), Giambrone, Li Gotti, Pardi (IdV), Valli e Vallardi (LNP), è emersa la sostanziale condivisione circa la necessità di istituire l'Agenzia, anche se, soprattutto dai senatori di opposizione, sono state evidenziate alcune lacune ancora da colmare, in particolare in merito alla congruità delle dotazioni di personale e di mezzi anche finanziari.
L'Assemblea ha quindi avviato l'esame, nel testo proposto dalle Commissioni riunite, del ddl n. 2043 (esaminato congiuntamente ai ddl nn. 476, 780 e 1135) recante ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
In sede di discussione generale, i sen. Marcenaro, Carloni, Di Giovan Paolo, Perduca (PD) e Pedica (IdV) hanno sottolineato come la ratifica in questione sia attesa da cinque anni e sollecitata dagli organismi internazionali. Sarà così possibile distinguere finalmente i carnefici dalle vittime, perseguendo con severità i primi e garantendo alle seconde adeguate procedure di identificazione, assicurando loro protezione e assistenza, nonché procedure di rimpatrio rispettose dei diritti e della dignità delle persone.
Il seguito della discussione è stato rinviato alla seduta antimeridiana di domani.
(La seduta è terminata alle ore 20:19 )