Mercoledì 30 Settembre 2009 - 261ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:36)
Il Senato ha approvato, in prima lettura, il ddl n. 1756 di ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Moldova sulla cooperazione nel campo della difesa, fatto a Roma il 6 dicembre 2006. La relatrice, sen. Marinaro (PD), ha evidenziato che l'intesa ribadisce l'adesione ai principi dettati dalla Carta delle Nazioni Unite e dall'Atto finale della Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa in un'ottica di sviluppo della cooperazione bilaterale tra le rispettive Forze armate, onde contribuire al raggiungimento dello scopo comune di rafforzare la sicurezza e la stabilità in Europa. Il Governo ha accolto un ordine del giorno dei sen. Perduca e Marinaro (PD) impegnandosi ad operare affinché venga ripreso un negoziato stabile tra la Repubblica di Moldova e Transnistria e perché sia impedito l'utilizzo di materiali di armamento nella regione. Il sen. Pedica (IdV) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo.
L'Assemblea ha quindi approvato, nel testo proposto dalle Commissioni riunite 3a e 7a, il ddl n. 1739 di ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, con Allegato, adottata a Parigi il 2 novembre 2001, e norme di adeguamento dell'ordinamento interno. Il provvedimento torna alla Camera dei deputati per la terza lettura. La relatrice, sen. Aderenti (LNP), ha sottolineato come la Convenzione si sia resa necessaria per ribadire l'importanza del patrimonio culturale subacqueo nella storia dei popoli e delle nazioni, rappresentando uno strumento in grado di garantire a livello internazionale la tutela dei beni culturali sommersi al di fuori della possibile zona di giurisdizione archeologica degli Stati costieri. Il sen. Pittoni (LNP) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo.
Il Senato è infine passato allo svolgimento dell'interpellanza con procedimento abbreviato 2-00113, primo firmatario il sen. Zanda (PD), con cui si chiede quale sia la concezione della libertà di stampa del Presidente del Consiglio Berlusconi, come egli intenda recuperare un rapporto di rispetto con la stampa internazionale più volte oggetto di espressioni di disprezzo, quale sia la sua idea di decoro delle istituzioni, se concordi circa l'inutilità dimostrata dall'attuale legislazione sul conflitto di interessi, se consideri lecito o no fare affermazioni non veritiere, se intenda rispettare l'impegno assunto a rispondere alle domande da tempo pubblicate su "la Repubblica" qualora fosse il Parlamento a porle, infine in che misura sia a rischio la sicurezza nazionale a causa dei suoi comportamenti.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Bonaiuti ha respinto l'accusa, utilizzata da un'opposizione a corto di argomenti, secondo cui in Italia sarebbe messa a repentaglio la libertà di stampa. Si tratta di un'affermazione destituita di ogni fondamento, come attesta il panorama editoriale e radiotelevisivo italiano, anche in virtù dell'azione del Governo che, attraverso interventi di sostegno all'editoria e l'erogazione di contributi diretti a favore di testate di ogni colore politico, dimostra fattivamente il rispetto per il valore della libertà di informazione.
Il sen. Zanda (PD) ha preso atto di come il Governo non abbia risposto all'interrogazione, preferendo parlare d'altro, a testimonianza del disprezzo nutrito nei confronti del Parlamento e dell'imbarazzo del Presidente del Consiglio, evidentemente incapace di spiegare cause e conseguenze dei suoi comportamenti.
(La seduta è terminata alle ore 18:30 )