Giovedì 23 Luglio 2009 - 243ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:02)
Il Senato ha approvato in prima lettura i disegni di legge n. 1645 recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008 e n. 1646 contenente disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009.
In sede di dichiarazioni di voto finale, il sen. Fosson (UDC-SVP-Aut) ha sottolineato come i provvedimenti attestino il forte peggioramento del saldo netto da finanziare, del risparmio pubblico e dell'avanzo primario, in quest'ultimo caso con l'aggravante dell'introduzione di interventi discrezionali che producono maggiori spese per un punto di PIL. L'assestamento inoltre non ha dissipato i dubbi discendenti dal mancato inserimento a bilancio del Fondo strategico a sostegno dell'economia reale, che pure finanzia per legge interventi per l'Abruzzo per 4 miliardi attinti dal Fondo per le aree sottoutilizzate, così alimentando ulteriori dubbi circa la reale consistenza delle residue risorse del FAS. Per tali considerazioni, il voto del Gruppo sarà contrario all'assestamento e di astensione sul rendiconto.
Il sen. Mascitelli (IdV) ha espresso la chiara e forte contrarietà del Gruppo a documenti che, oltre che attestare la drammaticità dei conti pubblici, delineano una vera e propria manovra espansiva di cassa del bilancio dello Stato, a conferma dell'irresponsabile e dannoso ritardo del Governo a riconoscere la gravità della crisi internazionale, di cui invece sono stati minimizzati gli effetti accusando opposizione interna e organismi internazionali di catastrofismo. L'Esecutivo ha finora prodotto solo interventi tampone, utilizzando il FAS come una sorta di bancomat, di fatto limitandosi a riciclare risorse predisposte nella scorsa legislatura. Al di là della diversa composizione dei consumi in tempi di crisi, inoltre, il calo del gettito IVA in misura maggiore del calo del PIL indica una ripresa dell'evasione fiscale, ed anche le misure positive, come l'approntamento di risorse per il pagamento da parte della pubblica amministrazione dei crediti vantati dalle imprese, appaiono tardive per poter svolgere i loro effetti in funzione anticiclica.
Il voto favorevole del Gruppo sui provvedimenti in esame è stato invece espresso dal sen. Massimo Garavaglia (LNP), che ha anzitutto rilevato la lontananza tra l'opposizione e i reali e gravi problemi della gente che soffre, come ha dimostrato la dotta disquisizione che ha impegnato il Senato intorno ad aspetti formali dell'assestamento decisamente stridente con la situazione oggettivamente drammatica dei conti pubblici. Occorre piuttosto impegnarsi per ridurre la spesa pubblica e favorire le imprese, combattendo lo stereotipo che vede in ogni possessore di partita IVA un potenziale evasore quando dovrebbe essere chiaro a tutti che l'intero sistema economico e sociale italiano è mantenuto dal settore privato.
Il sen. Mercatali (PD) ha dichiarato il voto contrario del Gruppo sottolineando come la disastrosa situazione che i provvedimenti in esame evidenziano consegue all'impostazione con cui il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti ha inteso affrontare la grave crisi economica in atto, laddove ha ritenuto che fosse sufficiente tenere sotto controllo l'andamento delle tasse, rifiutando tutte le proposte che il PD avanza ormai da un anno in funzione anticiclica. Ora, dopo aver portato ai minimi storici i dati relativi al saldo netto da finanziare, all'avanzo primario, alla pressione fiscale e alle entrate, si procede a un tardivo ripensamento. Va infine stigmatizzata l'ostinazione con cui il Governo ignora l'assenza nel bilancio del Fondo strategico a sostegno dell'economia reale, spiegabile solo con l'intento di non far sapere ai cittadini meridionali che lo sforzo per gli interventi in Abruzzo è ricaduto interamente sulle loro spalle e che le risorse destinate alle aree sottoutilizzate sono state praticamente prosciugate.
Il convinto voto favorevole del gruppo è stato infine espresso dal sen. Azzollini (PdL) che ha evidenziato l'uso intelligente ed efficace che il Governo ha fatto dell'assestamento, uno strumento di finanza pubblica cui il legislatore sta per riconoscere un carattere addirittura eventuale e non necessario. L'Esecutivo ha preferito ad una politica di interventi eclatanti e massicci l'adozione di misure puntuali e mirate. Come per affrontare il tema della tenuta del sistema bancario sono stati individuati i Tremonti bond, così l'assestamento interviene sul problema della liquidità delle imprese stanziando risorse atte a pagare i crediti vantati dagli imprenditori nei confronti della pubblica amministrazione. Piuttosto appare incoerente l'atteggiamento critico dell'opposizione su tali misure giacché è impossibile varare misure anticicliche senza aumentare la spesa.
(La seduta è terminata alle ore 09:57 )