Mercoledì 1 Luglio 2009 - 231ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 15:02)
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteoli ha reso all'Assemblea una informativa sul tragico incidente ferroviario di Viareggio, sottolineando anzitutto come gli interventi effettuati nelle prime dieci ore successive al disastro siano stati effettuati al fine di perseguire tre principali finalità: assistere e mettere in salvo i feriti e recuperare le salme, compito svolto in modo encomiabile dai Vigili del fuoco accorsi a centinaia e con immediatezza sul luogo della sciagura; garantire il territorio da possibili rischi di inquinamento del gas fuoriuscito evacuando un'ampia area circostante la zona del disastro; ripristinare la linea ferroviaria trasbordando con le massime precauzioni il GPL presente nei carri. Il Ministro ha quindi fornito dettagliate informazioni sulla dinamica dell'incidente, sulle prime verifiche effettuate sui carri deragliati (che hanno evidenziato tracce di ruggine sull'asse spezzato), sulla titolarità e regolarità delle operazioni di controllo e di manutenzione dei carri medesimi, sulle conseguenze del disastro sulla circolazione ferroviaria a livello locale e nazionale, sulle iniziative assunte a garanzia degli utenti, fra cui l'istituzione di un numero verde per ottenere informazioni sulle modifiche del percorso dei treni e la costituzione di una unità di crisi nazionale da parte del Gruppo FS. Il Ministro ha quindi informato della già avvenuta nomina di una Commissione d'inchiesta formata da esperti del settore, ha confermato l'impegno del Governo, già annunciato dal Presidente Berlusconi, nel garantire tutti gli interventi atti a superare l'emergenza nonché la ricostruzione a proprie spese degli edifici e delle strutture distrutte. Ribadita la stima del Governo al management del Gruppo FS, peraltro nominato dal precedente Esecutivo, il Ministro ha richiamato la puntuale attività svolta sul fronte della sicurezza delle ferrovie dall'apposita Agenzia nazionale, nonché l'adeguatezza delle risorse destinate a garantire la sicurezza della rete e degli impianti.
Nell'associarsi alle parole di cordoglio e di solidarietà alle famiglie delle vittime espresse dal Ministro, i sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut), De Toni (IdV), Mura (LNP), Marco Filippi (PD) e Baldini (PdL) hanno condiviso la necessità di verificare le cause e le eventuali responsabilità del disastro nonché l'adeguatezza delle normative vigenti in materia di sicurezza ferroviaria ed hanno apprezzato al tempestività dei soccorsi e dell'informazione istituzionale assicurata dal Governo, esprimendo inoltre un giudizio positivo in merito all'istituzione immediata di una commissione governativa d'inchiesta. Da parte delle opposizione sono venuti anche pressanti inviti a rimuovere gli ostacoli posti all'effettivo funzionamento dell'Agenzia per la sicurezza ferroviaria istituita nella scorsa legislatura e a conoscere la reale entità delle risorse destinate alla sicurezza della rete ferroviaria, decurtati di oltre il 30 per cento dall'attuale Governo. Il sen. Ciarrapico (PdL) ha infine stigmatizzato la posizione assunta nell'occasione dall'amministratore delegato del Gruppo FS Moretti.
Il Senato ha inoltre proseguito la discussione della questione di fiducia posta dal Governo sui tre articoli che formano, nel testo approvato in seconda lettura dalla Camera dei deputati, il disegno di legge n. 733-B, recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica. La discussione sulla fiducia ha ripercorso le argomentazioni svolte nel corso della seduta antimeridiana e si è conclusa con gli interventi dei sen. Lumia, Micheloni, Della Monica (PD), Boldi, Valli (LNP), Li Gotti (IdV), Bonfrisco e Vicari (PdL).
Le votazioni hanno visto il Senato accordare la fiducia al Governo rispettivamente con 164 voti favorevoli, 124 contrari e 3 astenuti sull'articolo 1 del disegno di legge e 162 favorevoli, 127 contrari e 4 astenuti sull'articolo 2. La votazione della questione di fiducia sull'articolo 3 è stata rinviata a domani, così come le dichiarazioni di voto finali sul complesso del provvedimento.
Il Presidente Schifani ha avvertito che lo svolgimento degli atti di sindacato ispettivo previsto per la seduta pomeridiana di domani verrà anticipato alla seduta antimeridiana. La seduta pomeridiana non avrà pertanto luogo.
(La seduta è terminata alle ore 19:40 )