Mercoledì 25 Marzo 2009 - 180ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:37)

Proseguono in Senato, nell'ambito della discussione del ddl n. 10 recante disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari al fine di evitare l'accanimento terapeutico, nonché in materia di cure palliative e di terapia del dolore (ddl nn. 10, 51, 136, 281, 285, 483, 800, 972, 994, 1095, 1188, 1323, 1363 e 1368), le votazioni degli emendamenti presentati al testo proposto dalla Commissione di merito.

Dopo l'approvazione dei primi due articoli nel corso della seduta pomeridiana di ieri, l'Assemblea ha dedicato l'intera seduta all'esame degli emendamenti all'articolo 3, alcuni dei quali sono stati approvati e fra questi la soppressione dell'originario comma 3. L'articolo 3 disciplina i contenuti e i limiti della dichiarazione anticipata di trattamento. Nella dichiarazione il cittadino esprime il proprio orientamento in merito all'attivazione o alla non attivazione di trattamenti sanitari in previsione di un'eventuale futura perdita della capacità di intendere e di volere, purché in conformità a quanto prescritto dalle legge e dal codice di deontologia medica. Nella dichiarazione può essere esplicitata la rinuncia ad ogni o ad alcune forme di trattamenti sanitari in quanto di carattere sproporzionato, sperimentali, altamente invasive o altamente invalidanti. Non possono invece essere inserite indicazioni che integrino le fattispecie penali di omicidio, omicidio del consenziente, istigazione o aiuto al suicidio.

L'ultima parte della seduta ha visto l'Assemblea impegnata ad esaminare gli emendamenti presentati al comma 6 dell'articolo, che reca la disposizione su cui maggiormente si è concentrato lo scontro politico, vale a dire l'impossibilità che alimentazione e idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, formino oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento. Alla base di tale divieto la valutazione che esse siano sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze fino alla fine della vita, valutazione fortemente contestata da molti senatori di opposizione che considerano alimentazione ed idratazione trattamenti sanitari e come tali suscettibili di essere inserite dal cittadino nella propria dichiarazione anticipata.

Stante la convocazione per le ore 14 di alcune Commissioni e alla luce del proficuo lavoro svolto, il Presidente Schifani ha tolto la seduta rinviando al pomeriggio la votazione dei restanti emendamenti all'articolo 3.

(La seduta è terminata alle ore 13:20 )



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