L'Assemblea del Senato ha concluso la discussione generale sul ddl n. 10 recante disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari al fine di evitare l'accanimento terapeutico, nonché in materia di cure palliative e di terapia del dolore. L'Assemblea esamina il testo proposto dalla Commissione di merito all'esito della discussione dei numerosi ddl presentati sulla materia (ddl nn. 10, 51, 136, 281, 285, 483, 800, 972, 994, 1095, 1188, 1323, 1363 e 1368).

Nella seduta pomeridiana sono intervenuti i sen. Vita, Della Monica, Bassoli, Bonino, Andria, Mariapia Garavaglia, Negri, D'Ubaldo, Cosentino, Bianchi (PD), Fosson (UDC-SVP-Aut), Carlino, Lannutti, Mascitelli (IdV), Gramazio, Di Giacomo, Ghigo, Rizzotti, Saro, Saltamartini e Saccomanno (PdL).

Anche la seduta pomeridiana ha ripercorso le tematiche che hanno caratterizzato il dibattito svoltosi nelle due precedenti sedute, a partire dai contenuti del cosiddetto testo Calabrò, dai principi generali in tema di tutela della vita e della salute indicati all'articolo 1, alle materie del consenso informato, della dichiarazione anticipata di trattamento, dell'assistenza ai soggetti in stato vegetativo, del ruolo del fiduciario e del medico. Come precisato in sede di relazione introduttiva dal sen. Calabrò (PdL), sui temi dell'assistenza domiciliare, degli hospice e delle cure palliative legifererà la Camera dei deputati. Le considerazioni svolte nel corso degli interventi hanno evidenziato il carattere trasversale dei principali filoni di pensiero sulla materia e delle motivazioni favorevoli o contrarie al provvedimento. Gli interventi hanno ribadito la sostanza delle ragioni espresse nelle sedute precedenti, in un ventaglio che va dalla denuncia della violazione del principio della libertà personale, fino a tramutare il diritto alla vita in obbligo a vivere, all'approvazione del testo quale argine al rischio di derive eutanasiche.

L'avvio dell'esame dell'articolato, su cui sono stati presentati numerosi emendamenti, è stato rinviato alla seduta antimeridiana di martedì 24 marzo.