Nel corso della seduta pomeridiana il Senato ha proseguito l'esame degli emendamenti presentati al disegno di legge del Governo n. 1117, di delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione, nel testo licenziato dalle Commissioni 1a, 5a e 6° riunite, in un testo profondamente modificato rispetto al disegno di legge originariamente presentato dal Governo.

In un clima di pacata dialettica sul merito delle questioni esaminate, sono stati approvati i seguenti articoli: 2 (Oggetto e finalità del provvedimento); 3 (Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale); 4 (Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale); 5 (Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica); 6 (Compiti della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria); 7 (Princìpi e criteri direttivi relativi ai tributi delle regioni e alle compartecipazioni al gettito dei tributi erariali); 8 (Princìpi e criteri direttivi sulle modalità di esercizio delle competenze legislative e sui mezzi di finanziamento); 9 (Princìpi e criteri direttivi in ordine alla determinazione dell'entità e del riparto del fondo perequativo a favore delle regioni); 10 (Princìpi e criteri direttivi concernenti il finanziamento delle funzioni trasferite alle regioni); 11 (Princìpi e criteri direttivi concernenti il finanziamento delle funzioni di comuni, province e città metropolitane); 12 (Princìpi e criteri direttivi concernenti il coordinamento e l'autonomia tributaria degli enti locali); 13 (Princìpi e criteri direttivi concernenti l'entità e il riparto dei fondi perequativi per gli enti locali).

Nella votazione sugli articoli i Gruppi di opposizione hanno alternato astensione, voto contrario e voto favorevole, in base alla valutazione del contenuto dei singoli articoli, come risultanti dall'esame delle Commissioni e dell'Aula.

Sono stati inoltre approvati gli emendamenti 2. 715 e 2.750 (testo 2) del senatore Vizzini (PdL), 3.500 (testo 3) del senatore Zanda (PD); 4.400 del relatore Azzollini (PdL); 5.500 della senatrice Incostante (PD); 8.533 del senatore Barbolini (PD); 11.705 del senatore D'Alia (UDC- SVP-Aut); 12.521 del senatore Lusi (PD), identico al 12.522 del senatore Mascitelli (IdV), in un testo riformulato; 13.507, del senatore Vitali (PD); 13.511, del senatore Bianco (PD), identico al 13. 512 del senatore Procacci (PD). Gli ulteriori emendamenti sono stati respinti, ritirati, dichiarati preclusi, o trasformati in ordini del giorno accolti dal Governo.

Il seguito della discussione è rinviato alla prossima seduta, convocata per domani, giovedì 22 gennaio, alle ore 9,30.