Mercoledì 21 Gennaio 2009 - 128ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:43)
I Ministri dell'economia e delle finanze Tremonti e della semplificazione normativa Calderoli sono intervenuti in Senato in sede di replica alla discussione generale conclusasi ieri sul ddl n. 1117, collegato alla manovra finanziaria, di delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione, esaminato congiuntamente al ddl n. 316, d'iniziativa del Consiglio regionale della Lombardia, recante nuove norme per l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione, e al ddl n. 1253, d'iniziativa dei sen. Finocchiaro (PD) ed altri, recante delega al Governo in materia di federalismo fiscale.
Premesso che la crisi economico-finanziaria in atto non ha precedenti e presenta dinamiche che impongono margini di incertezza, il Ministro Tremonti ha osservato che, in considerazione dell'elevatissimo numero di variabili in gioco, la risposta sull'impatto economico della riforma non può che essere di natura politica e procedurale, posto che alle ragioni di copertura finanziaria dovrà essere data risposta in fase di emanazione dei decreti attuativi piuttosto che al momento del varo della legge delega. A tal fine è già operativa una data-room per la raccolta e l'analisi dei dati cui contribuiscono tutti i soggetti istituzionali coinvolti, considerato che la valutazione definitiva dell'impatto di ciascun intervento attuativo dovrà essere condiviso e comunque intervenire prima del relativo decreto. Il Ministro ha peraltro rilevato che meccanismi di garanzia dal punto di vista della ricaduta economica sono già presenti nella legge delega.
Il Ministro Calderoli ha sottolineato l'ampio consenso che progressivamente il testo ha acquisito da parte sia dei soggetti istituzionali interessati, per la prima volta unanimi nel giudizio positivo, sia degli opposti schieramenti politici. Il provvedimento, il cui fulcro è costituito dalla definizione delle funzioni amministrative in rapporto a costi standard predeterminati, con il conseguente superamento del criterio della spesa storica, coniuga il riconoscimento dei diritti sociali e civili garantiti su tutto il territorio nazionale con opportuni meccanismi premiali a sostegno delle amministrazioni virtuose. Il Governo si impegna peraltro a completare il quadro di riforme atte a consentire un reale funzionamento di un sistema federale attraverso la presentazione della Carta delle Autonomie, che sarà approvata dal Consiglio dei Ministri la prossima settimana, e successivamente la predisposizione di una proposta di riforma costituzionale che prenderà le mosse dall'istituzione del Senato delle Regioni.
In precedenza il relatore Azzollini (PdL) aveva replicato agli interventi svolti in discussione generale dando atto al Senato di avere nell'occasione fornito una grande prova di efficacia, efficienza, autonomia di giudizio e leale rapporto con il Governo. Il relatore di minoranza Vitali (PD) ha ribadito la necessità di compiere ulteriori passi riformatori, a partire dalla Carta delle Autonomie, auspicando che il metodo seguito nell'esame della delega sul federalismo fiscale possa essere utilizzato anche per altre necessarie riforme, come quelle della giustizia, del Parlamento e per l'attuazione della Costituzione.
Non considerando soddisfacente la risposta del Ministro Tremonti sull'impatto economico della riforma e dunque per consentire l'acquisizione di dati che consentano di legiferare con maggiore consapevolezza, il sen. Legnini (PD) ha avanzato una proposta di non passaggio all'esame degli articoli e di rinvio in Commissione del disegno di legge. A favore si sono espressi i sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut) e Pardi (IdV), contro i sen. Massimo Garavaglia (LNP) e Pisanu (PdL). Dopo avere respinto tale proposta, l'Assemblea ha quindi avviato l'esame dell'articolato, nel testo licenziato dalle Commissioni 1a, 5a e 6a riunite, profondamente modificato rispetto al disegno di legge originale. Approvato l'articolo 1 ed avviato l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 2, l'esame degli articoli proseguirà nel pomeriggio.
(La seduta è terminata alle ore 14:15 )