Scheda di seduta
Mercoledì 25 Giugno 2008
- Presidenza:
- Presenti per il Governo:
- MANTOVANO, sottosegretario per l'interno
Sede deliberante
- Relatore:
- BIANCO (PD)
- Trattazione:
Approvazione con modificazioni del testo unificato proposto dal relatore.
Votazione degli emendamenti riferiti agli articoli 2 e successivi del testo unificato. Approvazione degli emendamenti 2.100 e 4.1, nonché delle proposte di coordinamento: C1, C2 e C3.
- Precedente trattazione:
- Seduta n.
Sede consultiva su atti del Governo
- Relatore:
- SALTAMARTINI (PdL)
- Trattazione:
- Relazione introduttiva e rinvio.
Lavori della Commissione
- Trattazione:
- Per decisione unanime adottata dall'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari si è convenuto di sollevare una questione di competenza sui disegni di legge n. 586 (Trattato di Prum) e n. 316 (Consiglio regionale Lombardia. - Nuove norme per l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione), e di inserire all'ordine del giorno, dalla settimana prossima, i disegni di legge nn. 272 e 308, in materia di sicurezza urbana e di polizia locale, nonché il disegno di legge costituzionale n. 694 (Saro. - Modifiche allo Statuto speciale della regione Friuli - Venezia Giulia)
Comunicato
Il disegno di legge approvato in sede deliberante istituisce, anche per la XVI legislatura, una Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia. Il testo risulta dalla unificazione di 4 disegni di legge d'iniziativa di diverse parti politiche. Ha svolto le funzioni di relatore il senatore Bianco, rappresentante del Gruppo PD in Commissione. La Commissione ha esaminato e approvato il disegno di legge in tempi molto rapidi considerando che l'adozione del testo base ha avuto luogo nella seduta del 10 giugno. Il testo approvato riproduce in gran parte la struttura e i compiti delle Commissioni d'inchiesta istituite nelle precedenti legislature, con due significative integrazioni: in primo luogo l'inchiesta avrà ad oggetto anche il fenomeno delle mafie straniere, inoltre viene indicato un criterio orientativo per la scelta dei membri. La soluzione adottata rappresenta un punto di equilibrio tra l'opinione di quanti ritenevano opportuno individuare limiti prescrittivi alla designazione quale componente della Commissione e il parere di quanti, invece, ritenevano che una eccessiva rigidità nei criteri di nomina potesse ledere le prerogative dei parlamentari. Si prevede, infatti, che i componenti siano nominati anche tenendo conto della specificità dei compiti assegnati alla Commissione e delle indicazioni contenute nel codice etico approvato dalla Commissione antimafia nella scorsa legislatura.