Evento ITALE presso il Polo bibliotecario parlamentare, 15 e 16 novembre 2012

ItaleL'ITALE, Associazione Italiana degli Utenti Ex Libris, raccoglie le istituzioni italiane che adottano il sistema di gestione della biblioteca Aleph 500 e/o altri prodotti ad esso integrabili della software house Ex Libris . In Italia risultano ad oggi installati, oltre all'ILS Aleph 500 (Integrated Library System), MetaLib, metamotore per la ricerca federata delle risorse della biblioteca, il link resolver SFX, DigiTool per la gestione delle collezioni digitali e il discovery tool Primo.

L'Associazione, che conta ad oggi circa 50 membri tra Università, Istituti di ricerca pubblici e privati e pubbliche amministrazioni, svolge funzioni di coordinamento tra gli associati per gli aspetti concernenti le richieste di sviluppo dei software e la standardizzazione nell'uso delle relative funzioni.

Presentandosi come luogo privilegiato per la condivisione di esigenze e lo scambio di esperienze, l'Associazione si occupa inoltre della diffusione fra i propri membri di tecnologie, norme di comportamento per la gestione dei servizi, sistemi innovativi nei settori della comunicazione e della trasmissione di testi e di dati. Più in generale, le aree di intervento sono quelle relative all'automazione bibliotecaria e all'applicazione degli standard bibliografici, settori nei quali l'Associazione organizza seminari e incontri periodici.

Al centro del Workshop organizzato presso il Polo bibliotecario parlamentare il 15 e 16 novembre 2012, dal titolo "Il cielo è blu sopra le nuvole? Scelte, progetti e orientamenti delle istituzioni Itale in epoca di crisi" la questione dell'innovazione tecnologica a fronte del generale clima di contenimento della spesa.

Le relazioni hanno evidenziato come la maggior parte delle biblioteche abbia operato scelte di risparmio oculate continuando tuttavia a investire nell'aggiornamento degli strumenti tecnologici. L'importanza sempre più accresciuta delle risorse elettroniche nell'insieme dell'offerta informativa delle biblioteche e la volontà di gestire in maniera adeguata i servizi ad esse legati rendono infatti l'aggiornamento degli strumenti informatici, sia pure con modi e tempi diversi per ciascuno, un cammino necessario e tracciato.

Il rischio di un mancato adeguamento tecnologico è infatti quello di compromettere lo stesso investimento nelle risorse elettroniche che, se non sono sostenute da servizi adeguati, rischiano di essere poco visibili e sottoutilizzate da parte degli utenti. In questo senso è apparso evidente come l'investimento in tecnologia sia generalmente considerato un'ottimizzazione delle risorse.

In questo quadro i principali interventi si sono concentrati sui sistemi automatici di rilevazione statistica, su alcune applicazioni del discovery tool Primo e sulle nuove frontiere della gestione integrata delle risorse e dei servizi rappresentate dall'URM Alma (Unified Resource Management).

La produzione automatica di report statistici è di fondamentale importanza per una biblioteca. Essa consente di valorizzare gli investimenti con una migliore allocazione delle risorse economiche sui servizi più richiesti e un miglioramento costante del servizio agli utenti attraverso una rimodulazione dell'offerta sulla base della domanda effettiva. Hanno sviluppato questo tema l'Università degli studi di Firenze con un'interessante relazione sulla gestione dei dati d'uso delle riviste elettroniche e il CINECA con l'illustrazione di reportistica tailor cut nel quadro dei servizi di supporto offerti alle istituzioni sui prodotti Ex Libris.

La qualità e l'efficacia dell'accesso alle risorse elettroniche e alle altre risorse della biblioteca sono strettamente legate alla scelta tecnologica adottata (discovery & delivery). I discovery tool si sono ormai imposti come la soluzione ottimale per facilitare e al contempo ottimizzare l'esperienza di ricerca degli utenti. L'interfaccia è unica per tutte le risorse, la tecnologia del metamotore e della ricerca federata è residuale e sostituita dal popolamento di un unico indice con i metadati provenienti dalle diverse risorse della biblioteca, interne (es. catalogo) e esterne (es. banche dati). Questa tecnologia offre all'utente finale una navigazione assolutamente trasparente rispetto alla diversa origine dei dati.

Grande interesse ha sollevato la relazione dell'Università di Camerino sull'uso di Primo, il discovery tool prodotto da Ex Libris, per l'integrazione del proprio sistema bibliotecario con quello dell'Università di Macerata. L'intervento ha mostrato come questa tecnologia consenta l'integrazione completa per l'utente delle risorse non solo di una biblioteca, ma anche di più istituzioni diverse tra loro, come in questo caso, anche nel gestionale adottato (Aleph per Camerino e Sebina per Macerata).

I seminari Itale sono spesso l'occasione per il produttore Ex Libris di presentare alla platea degli utenti italiani nuovi sviluppi dei prodotti esistenti, nuovi servizi o nuovi applicativi. Al Workshop di Roma è stata la volta dell'URM ALMA (Unified Resource Management), un sistema in grado di unificare i diversi sistemi che le biblioteche usano per la gestione delle risorse a stampa, elettroniche e digitali, superando quindi la frammentazione dei prodotti sul versante gestionale e conservando tutte le caratteristiche del discovery tool sul versante del delivery all'utente finale.

Molti dei nuovi servizi proposti da Ex Libris e la stessa infrastruttura di ALMA sono basati sul cloud computing, tecnologia che consente, sotto forma di un servizio offerto dal provider al cliente, di elaborare e archiviare dati grazie all'utilizzo di risorse hardware e software non localizzate e in house ma distribuite e virtualizzate in rete.

I servizi basati sul cloud rappresentano una nuova possibilità di sviluppo per le istituzioni ITALE perché sempre più l'investimento tecnologico della singola istituzione non si concretizza nell'acquisto di infrastrutture informatiche e nell'allocazione di risorse interne specializzate (che avrebbe costi iniziali e di gestione troppo elevati), ma assume la forma di un servizio fornito dall'esterno sia sul fronte dell'hardware, che del software, che, in misura diversa per ciascuna istituzione a seconda degli skill posseduti da ognuna, della gestione sistemistica.

Il senso della citazione che ha dato il titolo al Workshop "Il cielo è blu sopra le nuvole" (ma con l'aggiunta di un significativo punto di domanda) è dunque duplice. La risposta sembrerebbe incoraggiante in entrambi i sensi: sia come risposta delle istituzioni Itale alle nuvole intese come crisi e taglio delle risorse grazie ad una razionalizzazione degli investimenti, sia come possibilità di sviluppo offerta dalle nuvole intese come potenzialità della tecnologia del cloud applicata ai servizi e ai prodotti per le biblioteche.



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