La Biblioteca digitale del Polo bibliotecario parlamentare

metamotoreDa febbraio 2012 è attiva, in via sperimentale, la nuova Biblioteca digitale del Polo bibliotecario parlamentare: una interfaccia unica per interrogare simultaneamente migliaia di risorse elettroniche, prima accessibili attraverso diverse banche dati; ma anche uno strumento complesso, ricco di funzionalità, che offre nuove opportunità di ricerca e una maggiore integrazione delle risorse digitali con quelle tradizionali.

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Tante risorse informative, un punto d'accesso. L'utopia che da sempre inseguono le biblioteche si avvicina con le nuove tecnologie? Non è semplice come sembra: se da un lato le potenzialità comunicative della rete aumentano, il parallelo incremento della documentazione disponibile (nei più vari formati, settori, tipologie) fa sì che il miraggio si sposti in avanti man mano che si cerca di raggiungerlo.

Tuttavia, negli ultimi anni le biblioteche hanno fatto notevoli passi in avanti nella loro attività di mediazione informativa e di comunicazione con gli utenti: i cataloghi si aprono alle risorse elettroniche, le biblioteche digitali aumentano e si arricchiscono di contenuti.

Una delle possibili modalità per l'allestimento di un servizio di biblioteca digitale, già sperimentata con successo da molte istituzioni soprattutto in ambito accademico, è la cosiddetta metaricerca: rendere simultaneamente interrogabili diversi database con presentazione unificata dei risultati. Si parla anche di ricerca federata, o integrata: si tratta comunque di sistemi che rendono omogenei i contenuti di banche dati diverse e presentano i risultati in una lista organizzata e modulabile secondo le esigenze dell'utente, con un'unica interfaccia. Il vantaggio per l'utente è in termini sia di tempo (con una sola interrogazione si hanno risposte da database che altrimenti sarebbero non comunicanti) sia di facilità di reperimento delle informazioni (non c'è bisogno di imparare ad usare tante maschere di ricerca diverse ed i risultati sono più organici).

Un altro aspetto rilevante delle biblioteche digitali è l'apertura ad una sempre maggiore integrazione delle risorse documentarie. Collegare una biblioteca "virtuale" al catalogo di una biblioteca "reale" aumenta le potenzialità di entrambi gli strumenti, dunque accresce e accelera le possibilità di ricerca degli utenti.

Il Polo bibliotecario parlamentare ha voluto rispondere a queste esigenze attivando una propria Biblioteca digitale, accessibile dalle postazioni intranet delle due biblioteche di Senato e Camera.

Si tratta di uno strumento dalla struttura complessa, che risponde a diverse esigenze.

A chi ricerca, ad esempio, scritti su un determinato argomento, o di un certo autore, la Biblioteca digitale consente di accedere direttamente agli articoli dei periodici presenti nelle banche dati (cosa solo di rado consentita dai normali cataloghi di biblioteca) e, qualora disponibile, ottenerne il testo completo sul pc, senza dover fare richiesta di consultazione. Quando la stessa risorsa è disponibile in più banche dati, viene proposto all'utente di scegliere quella di suo gradimento; quando, viceversa, il testo completo non è reperibile, il sistema reindirizza a risorse esterne che consentono di proseguire la ricerca.

A chi vuole conoscere i periodici elettronici posseduti dal Polo bibliotecario parlamentare, la Biblioteca digitale ne offre l'elenco alfabetico per testata, precisando per ciascuna la copertura e la disponibilità del posseduto attraverso le varie piattaforme fornitrici e consentendo l'accesso alla risorsa elettronica che include la testata prescelta. È inoltre possibile ricercare le testate per titolo, editore, parola chiave, ma anche per fornitore, o selezionare quelle che afferiscono a un certo ambito disciplinare.

Riteniamo così di esserci avvicinati agli obiettivi di servizio, integrazione, flessibilità e diffusione della conoscenza che sono auspicati dal Manifesto per le biblioteche digitali redatto in seno all'Associazione Italiana Biblioteche dal Gruppo di studio sulle biblioteche digitali.

Precisiamo però che la Biblioteca digitale del Polo bibliotecario parlamentare include prevalentemente risorse acquisite per abbonamento da fornitori esterni: non è dunque sovrapponibile al catalogo che dà conto delle collezioni permanenti delle biblioteche del Polo. Dal punto di vista dell'integrazione tra risorse in sede e risorse accessibili in remoto si segnalano comunque due ulteriori possibilità a disposizione degli utenti.

La prima è un'opzione del catalogo corrente attiva già da qualche tempo: consiste nel collegamento dalla singola scheda catalografica alle informazioni supplementari eventualmente disponibili nel progetto Google Libri(per altri dettagli rinviamo all'articolo nel n. 2 della nuova serie di "MinervaWeb", aprile 2011, Una novità dell'OPAC del Polo: il link a Google Ricerca Libri). Al momento il collegamento non è ancora presente da tutte le schede catalografiche nell'OPAC, ma stiamo lavorando in tal senso.

La seconda funzione, che si inaugura in questi giorni insieme alla Biblioteca digitale, consiste nella possibilità di effettuare la ricerca nell'OPAC del Senato anche per testate di periodici elettronici, selezionando l'apposita opzione ("Periodici full-text") nel menu a tendina "Base da ricercare". Il lavoro di inserimento nel catalogo delle versioni elettroniche sta per essere completato: al momento in cui scriviamo mancano soltanto gli accessi online delle ultime testate in ordine alfabetico.

Per altre informazioni e per una descrizione dettagliata delle singole sezioni in cui si articola la Biblioteca digitale rinviamo alla nuova pagina Biblioteca digitale.

Augurando buona navigazione a tutti i nostri utenti restiamo a disposizione per eventuali segnalazioni che vorranno farci ai consueti recapiti della Biblioteca: 06.6706.6464 e bibl-info@senato.it.



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