Il sistema bibliotecario d'Ateneo della Sapienza

sapLe biblioteche delle università hanno la finalità istituzionale di fornire agli studenti i supporti per la didattica ed ai docenti e ricercatori i necessari strumenti per l'attività di ricerca. Nel documento del gruppo di lavoro sul sistema bibliotecario universitario italiano (GLSB) del MIUR del gennaio 1998 si legge:

[...] Vanno fissati obiettivi di servizio adeguati alle necessità della ricerca e della didattica, e che utilizzano tutte le opportunità tecnologiche avanzate, nella prospettiva della biblioteca elettronica [...]. Nella definizione di biblioteca e nella fissazione dei relativi standard dimensionali perciò va seguito non tanto il criterio dell'obiettivo di servizio minimo (che finisce per penalizzare strutture di ricerca che sono costrette a privarsi di servizi che un tempo potevano ritenersi opzionali, ma che oggi sono ritenuti essenziali), ma piuttosto quello di un servizio quanto più possibile completo, cioè che integri l'accesso al materiale bibliografico in loco con quelle che sono le funzioni della biblioteca virtuale (l'accesso all'informazione elettronica in linea e non, il prestito locale e interbibliotecario, ecc.). [...].

Con oltre 700 anni di storia e 145mila studenti, la Sapienza è la prima università in Europa e la seconda al mondo dopo Il Cairo. Dal primo nucleo dello Studium Urbis - istituito da Urbano VIII sulle sponde del Tevere nel 1303 - attraverso lo spirito multiculturale della Roma di Leone X, nel 1660 la sede viene stabilita nel palazzo in Corso Rinascimento, denominato Sapienzadall'iscrizione posta sopra il portone principale: Initium Sapientiae timor Domini. Dieci anni dopo, Alessandro VI Chigi vi fonderà la Biblioteca Alessandrina (che - sebbene all'interno dell'Università - è però una biblioteca del Ministero per i beni e le attività culturali). Dopo l'unità d'Italia nella denominazione dell'Università viene inserita la parola "regia". Nel 1935 viene inaugurata la città universitaria progettata da Marcello Piacentini, sede attuale di alcune delle facoltà dell'Ateneo.

Per migliorare l'efficienza nella ricerca e nella didattica la Sapienza è impegnata in un processo di riorganizzazione e ha dato vita a cinque atenei federati.

Nel 1990 l'Università "La Sapienza" ha aderito al Servizio Bibliotecario Nazionale stipulando una convenzione tra il Ministero dei Beni Culturali e la Regione Lazio con lo scopo di creare un catalogo collettivo informatizzato delle biblioteche dell'Ateneo e di partecipare al catalogo unico nazionale con l'inserimento del proprio patrimonio librario. Da un primo nucleo di biblioteche aderenti al Progetto, provenienti da varie Facoltà (Economia, Lettere, Ingegneria, Scienze MFN) è stato portato avanti un lavoro sistematico di raccolta di dati inerenti sia le strutture che il patrimonio esistente. Si è inoltre proceduto al rilevamento del patrimonio librario antico da recuperare (anteriore al 1830) e dei libri rari e di pregio (dal 1831 al 1900) posseduti dalle biblioteche aderenti.

Dal 1998, per iniziativa della Regione Lazio, il Polo RMS unifica in una singola rete la maggioranza delle biblioteche di competenza regionale. Ospita inoltre altre biblioteche che chiedono di entrare nella rete SBN nazionale.

Le biblioteche della Sapienza sono il luogo naturale di supporto informativo e cognitivo alla didattica e alla ricerca superiori. Alcune di esse vantano una tradizione più che centenaria. Lo sforzo organizzativo per migliorare e potenziare l'accessibilità ai luoghi dove si svolge la massima parte delle attività di studio e di ricerca è rivolto in modo non secondario anche alla prestazione di servizi digitali, virtuali e interattivi.

Nello Statuto dell'Università, in vigore dal 12 settembre 2010 (art. 11, comma 5), si stabilisce che:

Le Biblioteche della "Sapienza" costituiscono un "Sistema Bibliotecario", articolato in aree, quale centro di spesa autonomo; il Senato Accademico ne approva il Regolamento, assicurando il collegamento delle Biblioteche dell'area con i Dipartimenti e/o le Facoltà di competenza. [...]

L'Università La Sapienza conta 60 biblioteche, con diverse sedi (si arriva a 123), generalmente divise per facoltà di appartenenza. Esistono inoltre dei progetti di coordinamento tra biblioteche di diverse facoltà, il COBAB (coordinamento delle Biblioteche dell'Area Biomedica) ed il COBAI (coordinamento delle Biblioteche di Architettura e Ingegneria), nate per facilitare la collaborazione tra bibliotecari e fornire all'utenza una gamma di servizi più completa. Per orientarsi all'interno delle Biblioteche è stata pubblicata lo scorso anno la guida andar per biblioteche.

Data la natura delle biblioteche, molteplici sono i campi di approfondimento che possono offrire agli studiosi che si avvalgono delle collezioni della Biblioteca del Senato: dalla storia alla giurisprudenza alla scienza politica.

Il patrimonio bibliografico è composto da circa 3 milioni di volumi che comprendono, oltre ai libri, 35.800 periodici, più di 25.000 testi antichi e rari, numerosi archivi storici.

Direttamente dalla pagina dell'OPAC si può accedere, dall'apposito link presente sulla destra della pagina, ove sia disponibile, alla versione digitalizzata della risorsa ricercata.

Diversi sono i progetti in corso, soprattutto per quanto riguarda il digitale.

Il Vrd (virtual reference desk), sportello virtuale delle informazioni, fornisce una guida nella ricerca di risorse di rete e nei servizi offerti dalle biblioteche della Sapienza per studenti, ricercatori, docenti e tutti coloro che siano alla ricerca di informazione e di conoscenza. È diviso per aree (Architettura, Ingegneria, Giurisprudenza, Scienza Politica, Medicina, Scienze Umane, Statistica, Scienze MFN, Economia) e fornisce un servizio on-line di assistenza al recupero di informazioni e risorse, rivolto principalmente agli utenti della Sapienza ma anche a tutti gli studiosi che trovano difficoltà ad orientarsi nella rete (Chiedi al Bibliotecario).

La biblioteca digitale, o Biblioteca interateneo digitale della Sapienza (Bids), raccoglie banche dati, testi, periodici e manuali elettronici divisi per aree culturali e scientifiche. A breve, all'interno del progetto PADIS (Pubblicazioni aperte digitali interateneo della Sapienza), saranno disponibili anche tesi di dottorato open access.

Esiste poi un progetto di digitalizzazione del patrimonio storico e di pregio della Sapienza (ProDigi), realizzato con il contributo dei volontari del servizio civile, i testi non sono ancora disponibili in rete, ma possono essere consultati presso le biblioteche.

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Indirizzi e recapiti:

Sede centrale Università La Sapienza

Piazzale Aldo Moro 5

00185 Roma

Centralino 0649911

Sito internet: http://w3.uniroma1.it/biblioteche/



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