L'unificazione delle installazioni Aleph e le novità nel servizio di prestito
Dopo la realizzazione, nel giugno del 2007, di un unico punto di accesso web ai cataloghi delle Biblioteche di Camera e Senato (http://opac.parlamento.it), nel giugno di quest'anno si è compiuto un ulteriore passo verso l'integrazione dei servizi del Polo bibliotecario parlamentare con l'unificazione fisica delle installazioni del software di gestione integrata dei servizi Aleph 500. Se prima dietro l'interfaccia integrata dell'opac ciascuna biblioteca conservava un proprio autonomo sistema Aleph, ora esiste un unico sistema di gestione, presso la Camera dei Deputati, su cui la Biblioteca del Senato ha trasferito direttamente la propria attività corrente.
Pochi i cambiamenti percepibili dall'utente sotto il profilo della ricerca bibliografica: all'interno di questo contenitore finalmente unico permane infatti una situazione di frammentazione delle basi dati bibliografiche che limita ancora le possibilità di ricerca simultanea sui cataloghi delle due biblioteche. Il progetto di creazione di un archivio bibliografico unico è in corso di definizione.
Molti invece i vantaggi dell'unificazione sotto il profilo della gestione degli utenti e del prestito: grazie all'integrazione delle anagrafi degli utenti iscritti al prestito (ossia parlamentari e personale del Senato e della Camera), è stato possibile introdurre delle novità nel servizio di prestito che vanno nella direzione sia di una maggiore efficienza procedurale sia di una più elevata efficacia del servizio per gli utenti.
Sul piano delle attività interne, la nuova configurazione del software consente di evitare operazioni ridondanti, come la doppia iscrizione di un medesimo utente nelle anagrafi delle due biblioteche, e di semplificare la procedura del prestito, dal momento che ciascuna biblioteca può accedere ai dati bibliografici e delle copie dei volumi posseduti dall'altra e dare direttamente in prestito i volumi dell'intero Polo bibliotecario parlamentare a tutti gli utenti istituzionali che ne facciano richiesta.
Anche sul piano delle procedure di sollecito dei libri in prestito la cui durata sia scaduta, la nuova procedura garantisce una maggiore linearità consentendo a ciascuna biblioteca di sollecitare i libri appartenenti al proprio patrimonio indipendentemente dal banco dove siano stati materialmente presi in prestito.
Per quanto riguarda l'utente finale, i vantaggi sono di vario ordine e grado:
- la procedura del prestito nel suo complesso si semplifica e accelera per tutti i libri del Polo bibliotecario parlamentare;
- i libri possono essere presi in prestito e restituiti indifferentemente presso il bancone della Biblioteca del Senato o della Camera dei Deputati;
- tramite ciascuna delle due biblioteche l'utente può richiedere i volumi di sala collocati presso l'altra biblioteca senza doversi recare materialmente presso la sua sede.
La nuova procedura ha inoltre dato una rinnovata spinta all'ulteriore armonizzazione dei regolamenti di consultazione e prestito delle due biblioteche, che ancora presentano alcune differenze nella durata, nelle categorie di utenti ammessi al servizio e nelle tipologie di libri prestabili.
In conclusione, si tratta di un ulteriore, importante passo nella direzione della realizzazione di un servizio pienamente integrato e articolato solo fisicamente su due sedi.