Testimonianze: il senatore Sandro Mazzatorta

sen. MazzatortaRiprende da questo numero, rinnovata nel contenuto, la serie di interviste a utenti della Biblioteca, rivolte in particolar modo ai parlamentari che più frequentemente usufruiscono dei suoi servizi, nell'intento di approfondire le modalità con cui si svolge la loro attività di studio e ricerca.

La prima testimonianza è quella del senatore Sandro Mazzatorta, Vice Presidente del Gruppo Lega Nord Padania e componente della Commissione per la Biblioteca e per l'Archivio storico, che si è reso disponibile a rispondere ad alcune domande sul suo rapporto con la documentazione e la Biblioteca e che si ringrazia per la collaborazione offerta.

Qual è la Sua esperienza in campo parlamentare?

La XVI Legislatura è la mia prima legislatura. Sono Vicepresidente del Gruppo Lega Nord. Sono membro della Commissione per la Biblioteca e per l'Archivio storico, della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, Capogruppo in 2a Commissione Permanente Giustizia, membro della Commissione bicamerale per la semplificazione della legislazione e componente effettivo del Consiglio di Garanzia. Da giugno 2004 sono inoltre sindaco del comune di Chiari, cittadina della provincia di Brescia. Cerco di mettere a frutto, a livello parlamentare, anche la straordinaria esperienza amministrativa che ho maturato nella delicata e complessa attività di sindaco.

In che maniera si svolge la Sua attività di studio e documentazione?

La necessità di analizzare ed approfondire i temi che vengono quotidianamente affrontati nel corso dell'attività parlamentare è un punto di riferimento imprescindibile per la mia attività quotidiana. Ma è anche conseguenza della forma mentis acquisita negli anni di formazione e di esercizio della professione forense. Se penso poi alla prassi amministrativa comunale, l'aspetto documentario, la ricostruzione storica e la valutazione analitica di ogni dettaglio sono parte di una metodologia d'azione che risulta una metodica efficace per comprendere le dinamiche del presente alla luce della stratificazione degli eventi passati. Del resto, il bagaglio culturale, storico e artistico ha un rilievo non solo dal punto di vista archivistico ma come specchio per comprendere le trasformazioni che, dal passato ad oggi, formano i tasselli di quel mosaico, straordinario e composito, che può rendere il giusto merito ai valori di civiltà e progresso della società moderna.

Che tipo di lettore è?

Mi definirei un lettore curioso, esigente ed avvezzo a scoprire tra le pagine dei testi brani di spessore espressivo che ritengo più confacenti al mio modo di interpretare la realtà. Se penso ai classici della letteratura, ad esempio, rammento alcuni passaggi epocali di memoria manzoniana che mi confermano l'efficacia eloquente e la potenzialità comunicativa della parola. Ma è un riferimento che trovo calzante anche per pubblicazioni su tematiche di denuncia sociale che hanno un riscontro preciso con la realtà contemporanea. Non posso negare una netta predilezione per volumi che danno risalto alla storia locale: un vero giacimento documentario che ha una collocazione di nicchia nel settore editoriale ma che, a mio avviso, dovrebbe meritare maggior visibilità. È la logica del frammento particolare che spesso permette di fornire una visione d'insieme più completa ed organica, come chiave di volta interpretativa originale degli eventi che ci circondano.

Qual è il Suo rapporto con la Biblioteca del Senato?

Cerco di frequentare Palazzo della Minerva non solo come membro della prestigiosa Commissione per la Biblioteca. Apprezzo in particolare l'emeroteca, i fondi documentari indispensabili per l'attività parlamentare ed i fondi archivistici. Il mio desiderio di ricerca è stato sorprendentemente appagato dal patrimonio conservato negli archivi della Biblioteca: tra i primi statuti comunali donati ad opera dei senatori del Regno nel 1870 per costituire i fondi documentari della nascente Biblioteca, il primo statuto comunale, depositato dal senatore bresciano Leopardo Martinengo (1805-1884), è quello di Bagolino e "della terra di Chiari". Le radici del nostro Paese si sostanziano di preziosi documenti librari che sanciscono il forte legame anche delle piccole realtà territoriali, come quella di mia appartenenza, con le Istituzioni centrali.

Come e per quali finalità un parlamentare può avvalersi dei servizi offerti dalla Biblioteca del Senato?

Per l'attività parlamentare la dotazione di consultazione della Biblioteca del Senato e l'efficienza dei suoi servizi è di prioritaria importanza. Siamo di fronte ad un contributo insostituibile per la memoria storica, la vastità ed il pregio del materiale d'archivio ed i vantaggi derivanti dalla tempestività di consultazione dei testi. Ma la funzione della Biblioteca non può esaurirsi nell'efficacia del ruolo archivistico, purtroppo di pertinenza esclusiva degli addetti ai lavori o di ricercatori di altissima competenza specialistica. Il mandato parlamentare, proprio per il suo valore intrinseco e costitutivo, non può tralasciare iniziative di coinvolgimento a largo raggio. Penso ad una maggior promozione della possibile frequentazione della Biblioteca e dell'Archivio storico, per semplici visitatori e cultori del suo patrimonio. Ma anche ad un potenziamento dei percorsi didattici offerti agli Istituti scolastici selezionati dal Ministero dell'istruzione, agli itinerari guidati allestiti come scoperta delle incommensurabili ricchezze documentarie conservate nella Biblioteca della Camera dei deputati e del Senato. La funzione parlamentare deve soprattutto garantire un tramite con le realtà locali ed il patrimonio archivistico e museale. È con piacere che ricordo la programmazione in corso del convegno IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), con oltre 4.000 bibliotecari provenienti da tutto il mondo, nell'80° anniversario del primo Congresso mondiale delle Biblioteche che si svolse a Roma, Firenze e Venezia nel 1929. Dopo l'inaugurazione della sezione parlamentare a Roma, presso la Biblioteca del Senato, il convegno IFLA 2009 si svolgerà a Milano. Il 25 agosto 2009 è già stata concordata la visita di una delegazione IFLA nella mia città di Chiari, presso la Biblioteca Morcelliana. Come succede per Chiari, anche altri luoghi del nostro Paese possono diventare sedi elettive di iniziative che sono d'impulso per valorizzare le realtà locali in un circuito di rilievo mondiale.



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