Controriforma, censura e libri espurgati: spigolature cinquecentesche dal Fondo Cortese

libPer rendere omaggio al professore Ennio Cortese, del quale si è festeggiato in questo inizio 2009 un importante genetliaco, la Biblioteca del Senato ha organizzato (presso la Sala degli atti parlamentari fino alla fine di febbraio) una mostra fotografica dedicata alle consistenti tracce lasciate dall'attività censoria della Controriforma sugli esemplari cinquecenteschi del Fondo Cortese.

Alcuni di questi volumi, condannati al rogo, sono fortunosamente sfuggiti alla completa distruzione. Altri recano su di sé delle vere e proprie ferite, più o meno deturpanti, inferte dall'azione delle forbici e degli altri strumenti censori, utilizzati per eliminare, dalle opere che la Chiesa romana giudicava complessivamente salvabili, i singoli riferimenti a persone, opere o argomenti proibiti. Altri ancora sono il risultato di un complesso lavoro editoriale compiuto con lo scopo di permettere la diffusione di opere altrimenti escluse dalla circolazione.

L'esposizione è accompagnata dalla pubblicazione di un Catalogo dal medesimo titolo che vuole essere una sorta di anticipazione del primo volume del catalogo dell'intero fondo, dedicato alle edizioni dei secoli XV-XVI.

Il modello descrittivo cui ci si è attenuti nel lavoro di catalogazione svolto per la mostra e attualmente in corso per l'intera raccolta, posta la preliminare individuazione e descrizione delle edizioni, ha messo al centro della propria attenzione gli esemplari, che molto raccontano di sé e della propria storia, attraverso i segni e le tracce lasciate sugli oggetti libro dagli uomini che li hanno posseduti.



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