La Tournée in Calabria di Horace de Rilliet
Horace de Rilliet, medico bernese, chirurgo del tredicesimo battaglione cacciatori svizzeri al servizio del re delle Due Sicilie, fece parte di una colonna mobile di appoggio a un viaggio esplorativo, che il re Ferdinando II di Borbone svolse nel 1852, da Sapri a Pizzo Calabro. In quella occasione, de Rilliet volle fermare in un diario manoscritto, illustrato con più di 200 disegni a penna, le impressioni ricevute, nel corso del suo viaggio, dal territorio e dal popolo calabrese.
Si tratta di un autentico reportage che Benedetto Croce, nel terzo volume dei suoi Aneddoti di varia letteratura (Ricciardi, 1942), definisce "il più vivo quadro della Calabria circa la metà del secolo passato". Croce era rimasto talmente colpito dall'operetta di de Rilliet che avrebbe voluto, poco prima della guerra, ripubblicarla con tutti i disegni. Il conflitto prima, e gli alti costi di una edizione illustrata poi, lo indussero ad abbandonare il proposito, ripreso nel 1960 da Gustavo Brenner, che ne farà fare, due anni dopo, anche la traduzione italiana.
Il manoscritto originale con gli splendidi disegni, infatti, era stato pubblicato per la prima volta in francese, nello stesso anno della spedizione o al più tardi l'anno successivo, dall'Imprimerie Pilet et Congard di Ginevra, con il titolo Colonne mobile en Calabre dans l'année 1852. Tournée en Calabre.
La Biblioteca del Senato ha acquistato uno dei pochissimi esemplari dell'edizione ginevrina, realizzata con procedimento litografico in un formato oblungo, ed evidentemente ispirata agli albi misti di racconti e disegni di Rodolphe Töpffer, scrittore e artista svizzero amato anche da Goethe, antesignano del fumetto e autore di gustosi quadri satirici della società del tempo, di cui lo stesso Croce considera de Rilliet uno "scolaro".