Guglielmo Imperiali, Diario 1915-1919
Storia e documenti
Con un saggio di FABIO GRASSI ORSINI e LUCA POLESE REMAGGI.Rubbettino 2006
Guglielmo Imperiali, Diario 1915-1919
La presente pubblicazione raccoglie i volumi del Diario scritto da Guglielmo Imperiali di Francavilla tra il 1915 e il 1919 e, in appendice, i Ricordi ed appunti sulla mia partecipazione alla conferenza di Parigi maggio-luglio 1919, fogli sciolti risalenti al 1919. Il "diario di guerra", che fa parte di un corpus di 33 volumi, è un contributo importante alla lettura degli eventi della prima guerra mondiale, raccontati da Imperiali in uno dei momenti più significativi della sua carriera diplomatica. L'ambasciatore italiano a Londra delineava il difficile e spesso contrastato rapporto con Sonnino, le divergenze di idee coi colleghi di Vienna e Berlino, di cui non condivideva l'atteggiamento filotriplicista, difendendo la necessità dell'intervento a fianco delle potenze dell'Intesa.
Momenti di profonda umanità sono presenti nelle pagine in cui si legge la delusione di Imperiali per il sentirsi messo da parte al momento della conferenza di pace di Parigi, o in quelle piene di tenerezza e gratitudine nei confronti della moglie Maria Giovanna, per il costante appoggio nella vita diplomatica e il conforto nei momenti critici dell'esistenza.
I 33 volumi del Diario fanno parte del fondo Imperiali donato all'Archivio storico del Senato dal nipote di Guglielmo, il marchese Francesco Imperiali di Francavilla, alla cui memoria la pubblicazione è dedicata
Guglielmo Imperiali di Francavilla naque a Salerno il 19 agosto 1858. Dopo il conseguimento della laurea in giurisprudenza, si dedicò alla carriera diplomatica, le cui tappe principali furono Washington, Bruxelles, Sofia, Belgrado e Costantinopoli, fino alla prestigiosa assegnazione della sede di Londra nel 1910. Su proposta di Giolitti, fu nominato senatore il 16 ottobre 1913, per la categoria 6a. Apice della sua carriera fu la partecipazione alle trattative che portarono alla firma del Patto di Londra. Rimase a Parigi sino alla conclusione del trattato con la Germania, di cui fu cofirmatario. Imperiali fu chiamato a rappresentare l'Italia nel 1921 alla Società delle Nazioni, e si occupò anche di problemi umanitari come la tragedia della deportazione delle donne e dei bambini durante la guerra greco-turca. Si dimise dal mandato subito dopo la marcia su Roma, a causa delle sue divergenze con Mussolini. Morì a Roma il 20 gennaio 1944.