Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06775

Atto n. 4-06775

Pubblicato il 21 dicembre 2016, nella seduta n. 736

MALAN - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che, a quanto riguarda all'interrogante:

la convenzione del 9 luglio 2007 tra Anas e A4 SpA ha ulteriormente prorogato la concessione dell'autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova al 31 dicembre 2026, "in funzione della realizzazione della Valdastico nord", prevedendo che il progetto definitivo dovesse essere approvato entro il 30 giugno 2013;

con interrogazioni a risposta orale 3-02216, pubblicata il 23 settembre 2015, e 3-02533, pubblicata il 28 gennaio 2016, si domandava al Ministro in indirizzo quali atti avessero prorogato la scadenza del 30 giugno 2013, in modo che la società A4 potesse continuare a condurre la concessione dell'autostrada omonima, anche in mancanza del progetto per il completamento della A31 Valdastico nord e chi avesse autorizzato e firmato tali atti;

il 23 giugno 2016, in sede di svolgimento della risposta, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Del Basso De Caro, al riguardo si limitava a dire che tale termine del 30 giugno 2013 era stato successivamente prorogato al 30 giugno 2015, in accordo con i competenti uffici della Commissione europea, senza dire di quale atto si trattasse, quali ne fossero le motivazioni, chi ne fosse l'autore e il firmatario;

l'interrogante ha tentato di accedere a tale atto, anche attraverso ricorso ai sensi dell'art. 25 della legge n. 241 del 1990 sull'accesso ai documenti amministrativi; trascorsi inutilmente i 30 giorni stabiliti dalla legge, si è rivolto alla commissione competente in seno alla Presidenza del Consiglio dei ministri, la quale, con decisione del 16 giugno 2016, negava di accedere a tali atti, in quanto non titolare del diritto, ai sensi della stessa legge, affermando che «i tradizionali strumenti per l'acquisizione di elementi informativi da parte del Parlamento nei confronti del Governo e dell'amministrazione, sono gli atti di sindacato ispettivo (interrogazioni e interpellanze in modo particolare)... disciplinati nei regolamenti parlamentari»;

entrato in vigore il decreto legislativo n. 97 del 2016, l'interrogante, il 6 luglio, presentava ricorso, ai sensi dell'art. 5 del decreto legislativo n. 33 del 2013, cosiddetto decreto trasparenza, in materia di accesso civico, come modificato dal citato decreto n. 97 del 2016; trascorsi 30 giorni senza risposta, il giorno 8 agosto è stato oggetto da parte dell'interrogante di richiesta di riesame, indirizzata al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, come puntualmente prescritto dal comma 7 del suddetto articolo 5; il 12 agosto, l'interrogante riceveva nota firmata responsabile della prevenzione della corruzione, nella quale si affermava che la richiesta era stata presentata erroneamente al suo ufficio e pertanto la inoltrava al responsabile per la trasparenza, il quale, a sua volta, l'ha inoltrata alla Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali e per conoscenza al responsabile della prevenzione della corruzione e al titolare del potere sostitutivo in materia di accesso civico, chiedendo di valutare la richiesta di accesso civico e pubblicare il documento richiesti o indicare il collegamento ipertestuale se già pubblicato, di fornire risposta all'istante entro 30 giorni al fine di procedere alla conclusione del procedimento di "istanza di accesso civico"; in data 2 settembre 2016 la Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali dava riscontro alla suddetta rimandando «ogni valutazione in merito all'istanza di accesso civico e le questioni connesse agli eventuali oneri di pubblicazione deve essere effettuata dalla Direzione Generale che ci legge per conoscenza (Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessioni Autostradali), come noto competente in materia ai sensi di quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di organizzazione di questo Ministero e dalla nota dell'Ufficio Legislativo n. 22244 del 9 giugno 2014»; il titolare del potere sostitutivo riferiva che «a seguito delle modificazioni apportate dall'art. 6, decreto legislativo n. 97/2916, il riferimento alla figura del titolare del potere sostitutivo non risulta più previsto dalla vigente disciplina, dovendosi oggi aver riguardo al disposto della novella secondo cui "nei casi di diniego totale o parziale dell'accesso o di mancata risposta entro il termine indicato al comma, il richiedente può presentare richiesta di riesame al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, di cui all'articolo 43, che decide con provvedimento motivato, entro il termine di venti giorni"»; esaurito questo incredibile rimando di responsabilità nessuna risposta nel concreto giungeva da alcuno dei numerosi soggetti interpellati,

si chiede di sapere:

se al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti risulti chi siano autore, firmatario, data, contenuto e motivazioni degli atti che hanno prorogato la scadenza del 30 giugno 2013, perché la società A4 potesse continuare a condurre la concessione dell'autostrada omonima, anche in mancanza del progetto per il completamento della A31 Valdastico nord;

quale situazione si sia determinata dal 1° luglio 2015, quando, secondo quanto riferito dal Sottosegretario di Stato, è comunque scaduta anche la proroga del termine;

se e come sia stato applicato l'articolo 4, comma 2, della convenzione tra Anas SpA e A4 SpA;

per quale motivo l'organizzazione del Ministero, per quanto riguarda la trasparenza, non corrisponda a quanto previsto della legge e perché, nel caso specifico, non sia giunta alcuna risposta;

come la Presidenza del Consiglio dei ministri concilii il fatto che una sua commissione respinga l'accesso a un atto, affermando che un senatore per quel fine deve usare lo strumento dell'atto di sindacato ispettivo, con la reiterata e prolungata omissione della risposta all'interrogazione su quello stesso punto;

quale sia la ragione per cui tali notizie vengono ostinatamente tenute nascoste e se esse abbiano a che fare con conflitti di interessi da parte di coloro che hanno autorizzato il provvedimento di proroga;

perché i suddetti provvedimenti di proroga non siano stati sottoposti e neppure comunicati alle Commissioni competenti di Senato e Camera, nonostante modificassero un punto fondamentale della convenzione del 9 luglio 2007 tra Anas e A4 SpA, la quale era stata invece sottoposta alle medesime Commissioni.