Atto n. 4-06565

Pubblicato il 26 ottobre 2016, nella seduta n. 709
Risposta pubblicata

CENTINAIO , STEFANI , TOSATO , ARRIGONI , CALDEROLI , CANDIANI , COMAROLI , CONSIGLIO , CROSIO , DIVINA , STUCCHI , VOLPI - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che, secondo quanto risulta all'interrogante:

con decreto del capo del Dipartimento della pubblica sicurezza, adottato il 9 dicembre 2015, il capo della Polizia pro tempore, Alessandro Pansa, sospese cautelativamente l'assistente capo Fabrizio Rossi, reo di aver rilasciato alla trasmissione televisiva "Ballarò" un'intervista, con voce camuffata e volto oscurato, nella quale aveva reso dichiarazioni su argomenti riservati "mostrando ai giornalisti materiale obsoleto e deteriorato in dotazione alla Polizia di Stato";

nel decreto si asseriva, altresì, che Fabrizio Rossi aveva prelevato materiale di vecchio tipo "non più in uso al personale della Polizia di Stato per poi esibirlo" all'intervistatore con il chiaro intento di denigrare l'istituzione di appartenenza;

in difesa dell'assistente capo della Polizia di Stato, il segretario generale del Sap (sindacato autonomo di Polizia), Gianni Tonelli, iniziava allora uno sciopero della fame, che sarebbe durato per 61 giorni, allo scopo di evidenziare la natura politica ed intimidatoria della sanzione irrogata all'assistente capo, privato, senza vero giusto motivo, anche della retribuzione e quindi posto in una situazione oggettivamente difficile, anche in ragione della sua condizione di padre di una bambina di 6 anni;

l'11 ottobre 2016 il Tar del Lazio si pronunciava a favore di Fabrizio Rossi, sospendendo il provvedimento di sospensione cautelare dal servizio che questi aveva impugnato;

il Sap sarebbe inoltre recentemente venuto in possesso di un documento della Digos, nel quale si confermerebbe che, in realtà, Fabrizio Rossi aveva detto il vero ed esibito materiale obsoleto, ma ancora effettivamente in uso alla Polizia di Stato, allo scopo ultimo non di denigrare l'istituzione, ma di rafforzare la richiesta di nuovi e migliori equipaggiamenti;

si invocano da più parti interventi riparatori nei confronti di Fabrizio Rossi, che, prima della sospensione cautelativa, aveva anche ottenuto una promozione per meriti straordinari,

si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere, per ristorare del grave torto subito l'assistente capo della Polizia di Stato, Fabrizio Rossi, ingiustamente sospeso cautelativamente dal servizio, solo per aver reso noto in quali difficili condizioni operino le forze di polizia del nostro Paese.