Atto n. 4-06459

Pubblicato il 24 marzo 2004
Seduta n. 572

GARRAFFA, ANGIUS, MANCINO, DEL TURCO, MONTALBANO, BRUTTI MASSIMO, BATTAFARANO, PIZZINATO, GASBARRI, FRANCO VITTORIA, BATTAGLIA GIOVANNI, BARATELLA, PAGANO, ZANDA, STANISCI, PASQUINI, BONFIETTI, BRUNALE, IOVENE, BONAVITA, DI SIENA, CADDEO, TONINI, MORANDO, VICINI, VIVIANI. - Ai Ministri delle attività produttive e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

a seguito della manifestazione di protesta tenutasi a Roma ed indetta dalle segreterie nazionali di FIM - FIOM - UILM, e dai coordinamenti dei delegati dei Gruppi Ericsson ed Infotel, si è svolto, presso il Ministero delle attività produttive, un incontro al quale hanno partecipato gli amministratori delegati di Ericsson Italia ed Infotel unitamente a FIM, FIOM, UILM ed una delegazione di operatori in rappresentanza di tutte le realtà aziendali e territoriali dei lavoratori e dei gruppi;

la Ericsson ha annunciato la costituzione di una nuova società, la E.N.S. (Ericsson Network);

l'accordo preliminare raggiunto tra Ericsson telecomunicazioni Spa ed il gruppo Infotel Italia Spa per la cessione di due rami d'azienda tramite una società appositamente costituita da Ericsson non sembra connotarsi come operazione industriale, in quanto sconfessa le politiche adottate in Italia negli ultimi cinque anni dalle precedenti gestioni Ericsson telecomunicazioni Spa;

se l'obiettivo di tali accordi tende a riconquistare il mercato italiano, non si può ritenere adeguata la semplice operazione di razionalizzazione e di mero controllo del ciclo operativo della filiale italiana;

così operando si rischia di mettere in discussione gli accordi precedenti senza offrire adeguate garanzie per il mantenimento dei livelli occupazionali distribuiti in gran parte del territorio nazionale;

le prime esternalizzazioni hanno danneggiato le strutture e le conseguenze della deregulation hanno determinato iniziative societarie rivelatesi fallimentari;

grazie all'impegno e alla determinazione dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali si è superato il metodo delle "scatole vuote" dando avvio alla costituzione della Infotel, conferendo ad essa l'esclusiva del ciclo di esternalizzazione;

dal 1998 ad oggi gli occupati di Infotel da 350 iniziali sono, allo stato attuale, 1400,

gli interroganti chiedono di conoscere quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano avviare e se non ritengano necessaria la costituzione di un tavolo unico che prioritariamente interrompa la procedura di riorganizzazione voluta solo dalle aziende, e che, di seguito, si occupi, con i soggetti che reggono le fila della ristrutturazione, di una trattativa ad ampio raggio sulle politiche industriali, sui trasferimenti delle attività e del personale, sulla gestione degli esuberi, sulla pianificazione del mix, sull'assetto organizzativo e sulle garanzie per il mantenimento delle unità produttive territoriali. Solo così operando gli interroganti ritengono si possano evitare basse "operazioni di bottega" che privilegiano gli interessi di cordate discordanti che peraltro non coincidono certamente con gli interessi della "casa madre", dei lavoratori e del Paese