Atto n. 4-06290

Pubblicato il 13 settembre 2016, nella seduta n. 676

CALDEROLI - Al Ministro della giustizia. -

Premessa che, a quanto risulta all'interrogante:

in data 16 agosto 2016, sulla spiaggia di Scoglitti, in provincia di Ragusa, un cittadino extracomunitario di nazionalità indiana, stando alle ricostruzioni delle forze dell'ordine, che lo hanno successivamente fermato, avrebbe tentato di rapire una bambina di 5 anni, sfuggita per qualche istante al controllo dei genitori, che hanno dato immediatamente l'allarme ed inseguito l'uomo, che ha abbandonato la piccola e tentato la fuga, salvo poi essere fermato, circa un'ora dopo, dai Carabinieri, con l'accusa di sequestro di persona aggravato;

per il soggetto fermato, Ram Lubhaya, cittadino indiano di 43 anni, che risulterebbe essere un immigrato senza permesso di soggiorno e già sottoposto ad un decreto di espulsione, non ottemperato, con precedenti penali per furto di rame e traffico di stupefacenti, sarebbe stato deciso il fermo di polizia giudiziaria, per il reato di sequestro di persona aggravato, e, d'intesa con il pubblico ministero della procura della Repubblica di Ragusa, il trasferimento in carcere. Il giorno successivo, però, per decisione dello stesso pubblico ministero, il fermato sarebbe stato rilasciato dopo il rinvio dell'udienza di convalida del fermo, in quanto per il reato di tentato sequestro e sottrazione di minore non sarebbe possibile confermare il fermo eseguito dai militari e pertanto non verrebbe richiesta l'udienza di convalida al giudice per le indagini preliminari;

nella successiva giornata di venerdì 19, lo stesso pubblico ministero avrebbe chiesto ai Carabinieri di rintracciare l'immigrato indiano per interrogarlo, ma l'uomo sarebbe risultato irreperibile. Sarebbe poi stato trovato sabato 20 agosto in un casolare, a Scoglitti, ospite di altri cittadini stranieri, portato in caserma per essere nuovamente interrogato per poi essere rimesso in libertà per la seconda volta;

qualche giorno dopo, la questura di Ragusa avrebbe notificato un secondo decreto di espulsione a Ram Lubhaya, che sarebbe stato trasferito, a seguito di un decreto di trattenimento emesso dalla stessa questura, all'interno del centro di identificazione ed espulsione di Pian del Lago, a Caltanissetta;

il 6 settembre, il Ministro dell'interno ha annunciato l'espulsione dell'indiano dal territorio italiano, nonostante la magistratura lo stia indagando per sottrazione di minore e tentato sequestro di persona, rendendo di fatto impossibile, per gli inquirenti, procedere nei suoi confronti, nel caso in cui si appurasse una sua responsabilità per i fatti contestatigli;

diversi organi di stampa hanno riportato le dure critiche dei genitori della bambina, nonché dagli abitanti della zona di Scoglitti e di molti rappresentati della politica, tanto che il Ministro della giustizia avrebbe disposto l'invio di alcuni ispettori ministeriali per verificare la gestione della vicenda da parte della procura di Ragusa;

non è infatti trascurabile l'impatto sociale che tali vicende producono sulla popolazione, alimentando un senso diffuso di ingiustizia e di insicurezza,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno informare il Parlamento sugli esiti prodotti dall'ispezione ministeriale presso la procura di Ragusa;

se, qualora dall'ispezione emergesse che la decisione assunta dal magistrato è dovuta anche ad un vuoto normativo, non ritenga necessario intervenire con una novella normativa, anche sensibilizzando il Governo ad adottarla con lo strumento della decretazione d'urgenza, al fine di evitare che possano nuovamente verificarsi casi analoghi.