Atto n. 3-03044 (in Commissione)

Pubblicato il 20 luglio 2016, nella seduta n. 664

SANTANGELO , CASTALDI , PUGLIA , BERTOROTTA , CAPPELLETTI , MARTON , CRIMI , MORONESE , DONNO , MANGILI , GIARRUSSO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

in Sicilia la rete ferroviaria continua ad essere prevalentemente a binario unico; soltanto poco più di 190 chilometri della rete ferroviaria, corrispondente al 13 per cento, ha il doppio binario;

circa 587 chilometri di rete ferroviaria percorrono linee non elettrificate, producendo più lentezza e meno sicurezza; inoltre, il materiale rotabile risulta essere tra i più vetusti in Italia ed i treni in servizio tra i più vecchi per età media;

il quadro generale dell'operatività della rete delle ferrovie siciliane presenta molteplici criticità, legate a mancati interventi di ripristino delle infrastrutture, quali: a Niscemi lungo la tratta Caltagirone-Gela, il ponte di contrada Angeli è crollato nel maggio 2011; lungo la tratta Alcamo-Trapani, via Milo, si attende il ripristino della linea, sospesa a causa di un cedimento strutturale della sede ferroviaria (dal 2013). Occorrerebbero circa 50 milioni di euro per il primo intervento e 100 milioni di euro circa il secondo;

circa la vicenda legata alla tratta Alcamo-Trapani, via Milo, è stato presentato l'atto di sindacato ispettivo 3-00282, pubblicato il 29 luglio 2013, nella seduta n. 81 del Senato; inoltre, con l'ordine del giorno G.18.104 al cosiddetto "decreto del fare", di cui alla legge n. 69 del 2013, il Governo ha assunto l'impegno "a destinare, con il primo provvedimento utile, le risorse necessarie al ripristino della tratta ferroviaria che collega Trapani ad Alcamo; a promuovere ogni opportuna iniziativa volta a ripristinare e potenziare la tratta ferroviaria da Palermo a Trapani, e in particolare il tratto che collega Trapani ad Alcamo, con l'obiettivo di potenziare effettivamente l'offerta di trasporto ferroviario in Sicilia occidentale, e migliorare i collegamenti dei due aeroporti di Trapani e Palermo";

la linea Canicattì-Gela-Comiso, strategica in quanto attraversa la Sicilia sudorientale e collega le province di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa, che doveva rientrare in esercizio a fine 2015, è ancora chiusa, malgrado siano stati già completati dei lavori di ammodernamento, costati circa 35 milioni di euro;

l'interruzione della linea, tra l'altro, impedisce l'attivazione dei treni regionali veloci Ragusa-Palermo, via Caltanissetta;

alla stazione centrale di Catania i treni sono costretti ad entrare e uscire uno per volta, mentre con l'apertura alla circolazione del previsto raddoppio della Catania-Ognina-Catania centrale, inizialmente programmata a maggio 2014, si produrrebbe l'effetto immediato di incrementare la velocità di transito dei convogli;

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

da notizia riportata dal giornale on line "Tp24" del 18 luglio 2016, si apprende che a Marsala "il passaggio a livello di via Grotta del Toro, è rimasto aperto al passaggio del treno" e che gli agenti di Polizia sono stati impegnati per sorvegliare il passaggio del treno e bloccare il traffico;

dall'articolo del giornale on line "Marsalalive" dello stesso giorno, si apprende che la sera del 17 luglio, alle ore 21,30, un cittadino avrebbe visto passare alcuni treni, mentre le sbarre del passaggio a livello erano alzate (il passaggio a livello è ubicato nella centralissima via Roma del centro urbano di Marsala);

a causa di malfunzionamenti tecnici dei sistemi elettronici di chiusura e apertura dei passaggi a livello, in Sicilia e non solo, ed in particolare nella tratta da Trapani a Castelvetrano, si verificano frequenti disagi, che soltanto fortuitamente non si sono trasformati in gravi incidenti;

a giudizio degli interroganti gli incidenti causati dai passaggi a livello meritano un'attenzione particolare. Sebbene costituiscano soltanto una piccola parte degli incidenti stradali (circa il 2 per cento degli incidenti mortali sulle strade), essi rappresentano invece circa il 30 per cento degli incidenti ferroviari mortali;

considerato inoltre che:

RFI (Rete ferroviaria italiana), come riportato in data 10 giugno 2016 dal sito "fsnews", quale gestore dell'infrastruttura nazionale, è impegnata nel piano di eliminazione dei passaggi a livello che ne prevede la sostituzione con opere di viabilità alternative. Sulla rete fondamentale, oltre 16.700 chilometri, sono ancora attivi 4.840 passaggi a livello (dato 2015), di cui 892 sono affidati alla responsabilità diretta di privati;

con il programma ILCAD (International level crossing awareness day), RFI ha comunicato i numeri delle prossime opere che saranno messe in sicurezza con la chiusura di molti varchi attivi in zone densamente popolate, di cui già dal 2010 sono stati previsti diverse eliminazioni di passaggi a livello;

inoltre, secondo quando riportato dal quotidiano "la Repubblica", in data 11 giugno 2016, nel corso della giornata mondiale ILCAD, RFI ha precisato che in Sicilia sarebbero stati eliminati 6 passaggi a livello, di cui 5 in consegna a privati, mentre nel 2015 è stato eliminato un solo passaggio a livello;

considerato infine che in Sicilia molte città soffrono la presenza dei passaggi a livello, tra cui Trapani, Marsala, Mazara del Vallo e Castelvetrano,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti;

quanti e quali passaggi a livello siano stati ad oggi eliminati in Sicilia, così come previsto dal programma ILCAD, e quali opere di viabilità alternativa siano state previste;

se, nell'ambito delle proprie attribuzioni, intenda verificare quali siano i motivi per cui, in data 18 luglio 2016, il passaggio a livello di via Grotta del Toro a Marsala sarebbe rimasto aperto al passaggio del treno, richiedendo l'intervento degli agenti di Polizia, finalizzato al controllo del traffico stradale, e se i gestori o controllori della tratta ferroviaria abbiano adottato le procedure previste al fine di evitare qualsiasi rischio agli utenti della strada;

quale sia lo stato delle opere di potenziamento e di messa in sicurezza delle tratte ferroviarie siciliane già realizzate e da realizzare in Sicilia, e quali opere di raddoppio delle linee siano state previste.