Pubblicato il 5 luglio 2016, nella seduta n. 653
DE POLI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -
Premesso che:
a seguito della decisione del Consiglio europeo di estendere fino al 31 gennaio 2017 le sanzioni alla Russia, Mosca ha prolungato di un anno l'embargo sui prodotti agroalimentari europei. Finora tale embargo è costato all'Italia 244 milioni di euro;
l'impossibilità di esportare sul mercato russo provoca un eccesso di prodotti europei, e quindi anche italiani, sul mercato UE, con conseguente crollo dei prezzi e danno all'economia del nostro Paese, in particolare del Nordest e del Veneto, già duramente colpiti da una crisi dell'industria, che ha visto chiudere in pochi anni decine di imprese ed è causa dell'aumento del fenomeno di imitazione dei prodotti italiani di eccellenza, dai salumi ai formaggi, con un danno di immagine evidente per il made in Italy;
la decisione della Commissione europea di estendere di un anno il sostegno al settore ortofrutticolo, riducendo, però, al 70 per cento la quantità ammissibile per il sussidio e di compensare in minima parte i produttori per il ritiro della produzione dal mercato, risulta del tutto insufficiente ad alleviare gli effetti dell'embargo russo, che continua a pesare duramente su un settore di vitale importanza per il nostro Paese,
si chiede di sapere se non sia nelle intenzioni del Ministro in indirizzo farsi carico di iniziative a sostegno del comparto agroalimentare e di intervenire, concretamente e nel breve termine, nelle sedi competenti, per migliorare la grave situazione creatasi, prestando attenzione alle richieste di un settore che ha subito e sta continuando a subire le conseguenze di scelte spesso inadeguate adottate a livello europeo.