Pubblicato il 23 giugno 2016, nella seduta n. 645
BLUNDO , GIARRUSSO , CAPPELLETTI , PUGLIA , GAETTI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che da tempo si parla della realizzazione della cosiddetta bretella Campogalliano-Sassuolo, un'opera infrastrutturale che consiste nella realizzazione di un raccordo autostradale, con origine all'intersezione tra la A22 (autostrada del Brennero) e la A1 (autostrada del Sole), che vada a collegarsi a sud alla strada statale 467, Pedemontana, nei pressi dell'abitato di Sassuolo. Il tracciato si sviluppa complessivamente in circa 20 chilometri con un asse principale di 15,5 chilometri, un asse di collegamento con la tangenziale di Modena di circa 3,5 chilometri e un asse di collegamento con la tangenziale di Rubiera di 1,4 chilometri. Inoltre, sono previsti 8 svincoli, di cui 6 sull'asse principale e 2 sull'asse di collegamento con la tangenziale di Modena. Secondo le previsioni, l'opera doveva essere completata a dicembre 2014 e avere un costo complessivo di 598 milioni di euro, di cui 234,6 milioni deliberati dal CIPE il 18 marzo 2005 e assegnati definitivamente nel 2010 con la restante parte coperta con il ricorso allo strumento del project financing. Nel corso degli anni, il costo totale dell'opera è aumentato del 340 per cento, rendendo l'autostrada Campogalliano-Sassuolo tra le opere più costose mai realizzate nel nostro Paese;
considerato che, a quanto risulta agli interroganti:
il progetto coinvolge una porzione di territorio caratterizzato dalla presenza di complessi arborei di altissimo pregio e monumentalità e va a impattare, inoltre, su un'area che si contraddistingue per l'elevato numero di pozzi ad uso acquedottistico e per la vicina presenza del fiume Secchia, soggetto costantemente al rischio di alluvioni;
a giudizio degli interroganti il rischio idrogeologico, ambientale e paesaggistico appare notevole in quanto il progetto dell'autostrada Campogalliano-Sassuolo incide anche sull'oasi del Colambrone e sull'intero parco regionale del fiume Secchia. Per tali motivi, associazioni come il WWF, Legambiente e Italia Nostra si sono opposti, fin dall'inizio, al progetto;
considerato inoltre che, a parere degli interroganti:
i costi sostenuti per tale progetto sarebbero del tutto ingiustificati, a fronte dell'esiguo risparmio di tempo, inferiore ai 10 minuti, che deriverebbe dalla percorrenza dell'eventuale collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo. Un progetto che è, altresì, ancora più ingiustificato, per il fatto che va in direzione contraria rispetto all'ormai necessario e indifferibile passaggio dai servizi di trasporto su gomma a quelli in ferro, per ridurre drasticamente i costi ambientali e i danni alla salute dei cittadini prodotti dal trasporto autostradale;
la costruzione dell'opera non sarebbe giustificata neppure dalla sua presunta strategicità ai fini del rafforzamento del distretto industriale della ceramica di Sassuolo, una realtà produttiva che purtroppo, a causa della concorrenza internazionale cinese, non è più ai livelli del 2004, quando si iniziò a parlare di quest'opera;
considerato altresì che:
a giudizio degli interroganti, il quadro finanziario di alcune delle società titolari dei lavori di realizzazione dell'opera risulterebbe essere poco chiaro;
un ruolo preminente è riconosciuto in capo alla società Auto Brennero che però, risulta agli interroganti, sarebbe interessata ad investire nella realizzazione del progetto della bretella Campogalliano-Sassuolo, solo se le venisse rinnovata la concessione riguardante la A22, da tempo scaduta. Inoltre la società Coopsette, che era inizialmente destinata a costruire l'opera, attraversa una grave crisi finanziaria, al punto che il 30 ottobre 2015 il Ministero dello sviluppo economico, verificata la condizione di insolvenza, ha disposto con decreto la liquidazione coatta amministrativa. Tale situazione influenza l'efficacia operativa di Coopsette e impone l'obbligo di rivedere gli impegni assunti dalla stessa, come partecipata della società di progetto Autocs, nella costruzione della bretella Campogalliano-Sassuolo. L'attuale presidente di Autocs risulta essere Emilio Sabattini, nominato il 7 agosto 2014, quando ancora era presidente della Provincia di Modena. Durante il periodo di svolgimento del doppio incarico, che risulterebbe oggetto di incompatibilità ai sensi dell'articolo 63 del decreto legislativo n. 267 del 2000, Sabattini sostenne molto il progetto della bretella;
considerato infine che a giudizio degli interroganti sarebbe opportuno dirottare le risorse stanziate per la bretella Campogalliano-Sassuolo verso opere pubbliche maggiormente utili al tessuto economico-sociale del territorio in questione, quali la manutenzione, l'adeguamento e il potenziamento in primis del collegamento della rete ferroviaria Mantova-Modena e Modena-Ferrara, nonché di quella stradale e autostradale con il nuovo scalo merci di Marzaglia,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga sia opportuno che, in ottemperanza alle misure di contenimento della spesa pubblica, venga riconsiderato l'intero progetto, al fine di evitare uno spreco di denaro pubblico e l'ulteriore consumo di territorio che è noto a gran parte dell'opinione pubblica locale, decidendo eventualmente di dirottare tali risorse al potenziamento dello scalo intermodale di merci di Marzaglia.