Pubblicato il 9 marzo 2004
Seduta n. 557
MODICA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
da un trafiletto apparso recentemente sul settimanale “Venerdì” del quotidiano “La Repubblica” si è appreso che l'ISFOA avrebbe conferito una laurea honoris causaal ministro Letizia Moratti (probabilmente a sua insaputa);
una ricerca sulla rete Internet ha evidenziato l'esistenza di un "Istituto superiore di finanza e organizzazione aziendale" (ISFOA) dal cui sito http://www.isfoa.it sono state ricavate tutte le informazioni che seguono;
l'ISFOA si definisce come "libera e privata università internazionale", costituita e gestita da "Assoconsulenza - Associazione italiana consulenti di investimento", con sedi a Milano in Piazza affari ed a Civitanova Marche;
la presentazione dell'ISFOA comincia così: "Professionisti, imprenditori, dirigenti, quadri, funzionari, giornalisti, agenti e rappresentanti in possesso di una acclarata esperienza possono completare e sviluppare il proprio vissuto personale conseguendo un prestigioso titolo di studio libero e privato, non equipollente e senza valore legale, ma egualmente apprezzato ed accreditato presso imprese ed istituzioni finanziarie italiane ed estere";
l'ISFOA ha un "ordinamento generale e accademico" il cui articolo 1, intitolato "scopi e organizzazione dell'università", dice che "l'università è un istituto libero privato e di diritto internazionale", che "l'università è gestita da un Consiglio di amministrazione, da un Consiglio direttivo e da un Senato accademico" e che "a conferma del raggiungimento degli scopi prefissi, dopo aver superato gli esami prescritti ed elaborato una tesi che dovrà essere giudicata soddisfacente, il candidato riceverà un diploma di laurea";
l'articolo 2 del predetto "ordinamento" chiarisce che i "diplomi di laurea rilasciati dall'università sono i seguenti: 1) diploma in scienze finanziarie, industriali, aziendali, amministrative, organizzative, commerciali, gestionali, fiscali, economiche, sociali, tributarie, assicurative, comportamentali, statistiche; 2) diploma in marketing, comunicazione, vendita, relazioni esterne, investor relations";
gli articoli 13, 14, 15, 16 e 17 stabiliscono che i diplomi di laurea si conseguono dopo aver superato con profitto 30 esami, di cui 23 in comune e 7 specifici per ciascuno dei due tipi di "laurea", e dopo aver elaborato una "tesi di laurea" valutata positivamente da due esperti e discussa davanti ad una commissione composta da membri del Senato accademico;
l'articolo 17 prevede che "alla fine della dissertazione, allo studente verrà rilasciato dal Senato accademico il diploma di laurea";
l'articolo 19 così recita: "I titoli conferiti impegnano solo l'università stessa che li rilascia a titolo privato e su basi assolutamente legali nel pieno rispetto delle norme previste dalla Costituzione della Repubblica italiana, nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato e dalle direttive comunitarie";
l'ISFOA ha anche un "Magnifico Rettore" nella persona del dott. Stefano M. Fasullo; un "corpo docente" formato, oltre che dal "Rettore", da due "professori ISFOA"; un "Senato accademico" di cui fanno parte, secondo quanto riportato dal sito Internet, molte personalità imprenditoriali, politiche, religiose e militari, tra cui anche alcuni parlamentari italiani ed europei;
è assai ampio l'elenco delle persone cui risulterebbe dal sito che sono state conferite dall'ISFOA lauree honoris causa tra cui (probabilmente a loro insaputa) cinque ministri;
nella voce "Riconoscimenti ed attestazioni" del sito sono pubblicate (probabilmente in violazione delle norme che regolano la riservatezza della corrispondenza) copie fotografiche di biglietti di ringraziamento e compiacimento indirizzati al "Magnifico Rettore" dell'ISFOA da parte di autorevoli personalità italiane, con l'evidente scopo di accreditare l'ISFOA presso i possibili clienti;
considerato che:
l'articolo 1 della legge 13 marzo 1958, n. 262, prevede che le qualifiche accademiche di dottore, compresa quella honoris causa, possano essere conferite soltanto con le modalità e nei casi indicati dalla legge;
l'articolo 10 del decreto-legge 1° ottobre 1973, n. 580, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 30 novembre 1973, n. 766, prevede che le denominazioni di università, ateneo, politecnico, istituto di istruzione universitaria possano essere usate soltanto dalle università statali e da quelle non statali riconosciute per rilasciare titoli aventi valore legale a norma delle disposizioni di legge,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga conveniente che, a tutela del sistema universitario nazionale e degli eventuali studenti dell'ISFOA, sia accertata l'esatta natura dell'ente e delle sue attività, nonché il rispetto della legge da parte dell'ISFOA, in particolare delle norme sopra citate;
se non ritenga altresì opportuno valutare - visto che situazioni simili a quella dell'ISFOA sono state segnalate anche in passato dalla stampa e da organi accademici - se e come intervenire per chiarire ed adeguare la normativa esistente in un contesto sociale, culturale ed economico così profondamente cambiato.