Pubblicato il 25 febbraio 2004
Seduta n. 548
MALABARBA. - Al Ministro degli affari esteri. -
Premesso che:
la dott.ssa Barbara Contini è stata nominata dal reggente americano in Iraq, Paul Bremer, governatore della provincia di Dhi Qar, di cui Nassiriya è il capoluogo, e che a sua volta l'Autorità provvisoria di coalizione ha nominato un consiglio provinciale;
il Governo italiano ha nominato il dott. Lino Cardarelli, già consulente del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Lunardi, nel Program Management Office, la struttura guidata dall'ammiraglio David Nash competente per la gestione dei contratti per la ricostruzione dell'Iraq; in realtà anche tale nomina risulta suggerita dalla stessa amministrazione USA, per le funzioni ricoperte da Cardarelli nell'americana Banker's Trust;
le capacità professionali di entrambi i nominati sono da iscriversi alla gestione di contratti e di appalti, nonché alla provata esperienza nella gestione dei processi di privatizzazione nei Paesi dell'Est europeo negli scorsi anni;
la presenza di truppe italiane nella provincia di Dhi Qar viene esplicitamente indicata come elemento determinante per le possibilità di accesso da parte delle aziende italiane a una quota degli appalti per 5 miliardi di dollari, che saranno attribuiti dal mese di marzo 2004;
il Governo, rappresentato dal sottosegretario Mantica, aveva negato, nella risposta all'interpellanza dello scrivente del 22 gennaio2004, alcun impegno dell’ENI in quanto interessato a concessioni nel Nord del Kuwait e non in Iraq;
a notizie fornite dall'associazione "Un ponte per..", che opera in Iraq da anni, risulterebbe invece che a Nassiriya l’ENI ha un contratto, stipulato già ai tempi di Saddam, di 2 milioni di barili di petrolio al giorno. Una delegazione dell’ENI si è recata in giugno del 2003, a bordo di un aereo militare italiano, a Baghdad, per avviare con le autorità occupanti l’affidamento dei pozzi in quella zona dove è stato, forse non casualmente, dislocato il contingente militare italiano,
si chiede di sapere:
se le dichiarazioni della dott.ssa Contini relative all'impegno del miglioramento della condizione femminile comporteranno iniziative innanzi tutto per cancellare le normative recentemente approvate dal governo provvisorio che hanno abrogato il diritto di famiglia, uno dei più avanzati tra i paesi del mondo arabo e musulmano;
se le nomine nella CPA e nel PMO, con le caratteristiche indicate, ossia funzionali alla gestione degli appalti per le imprese italiane, siano da attribuirsi alla dichiarata disponibilità del Ministro della difesa al permanere del contingente italiano in Iraq, sotto il comando delle truppe di occupazione angloamericane, almeno fino al dicembre 2005;
se non si ritenga che gli esponenti nominati dal Governo italiano rispondano agli interessi delle imprese italiane per lo sfruttamento delle risorse irachene, anche attraverso lo smantellamento e la privatizzazione del sistema pubblico di settori di produzione e di servizio, senza che nessuna autorità politica espressione del popolo iracheno possa pronunciarsi in materia;
se l'esplicito contrasto anche di queste nomine nella provincia di Dhi Qar da parte di settori largamente maggioritari della popolazione irachena, che chiede con sempre maggiore forza immediate elezioni che il comando USA non ritiene realizzabili neppure nel giro dei prossimi 12 mesi, non comporti una crescente ostilità nei confronti dell'Italia, in tutto e per tutto considerata potenza militare occupante;
se non si ritenga che ciò contrasti esplicitamente con le ragioni addotte dal Governo italiano per l'invio e quindi la proroga della missione militare in iraq e se ciò non comporti la concreta possibilità di essere sempre più oggetto di attacchi da parte della resistenza e della società civile irachena e non solo dei gruppi terroristici.