Pubblicato il 19 febbraio 2004
Seduta n. 544
COSTA. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso:
che quando è nato lo Stato italiano la tratta ferroviaria Lecce-Milano era nota, nel gergo ferroviario, come il "Fiume d'Italia";
che alla luce di ciò appare ancor più inspiegabile l'abbandono in corso, da parte delle Ferrovie dello Stato, del territorio pugliese;
che l'asse ferroviario è uno dei legami fondamentali per l'unità nazionale;
che la chiusura delle officine di manutenzione rotabili e la riduzione delle biglietterie sono in evidente controtendenza rispetto ai programmi della regione Puglia;
che il costante disimpegno delle Ferrovie dello Stato nella regione Puglia mette a rischio centinaia di posti di lavoro, oltre a compromettere lo sviluppo del turismo e dell'economia che ovviamente necessitano di efficienti strutture di collegamento,
l’interrogante chiede di sapere cosa si ritenga di fare per servire il territorio della regione Puglia e della provincia di Lecce in maniera adeguata e coordinata con il piano di sviluppo programmato dalla Regione.