Atto n. 4-05701

Pubblicato il 26 aprile 2016, nella seduta n. 614

BENCINI , MOLINARI , ROMANI Maurizio , SIMEONI , MUSSINI - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. -

Premesso che:

le mura di "Hipponion", oggi Vibo Valentia, sono uno degli esempi più complessi e imponenti di architettura militare della Magna Grecia. Un tratto di circa 300 metri è ancora visibile, grazie al lavoro effettuato dall'archeologo Paolo Orsi all'inizio del '900 e agli innumerevoli rinvenimenti successivi, che hanno riportato alla luce fondamentali testimonianze dell'importanza bellica ed economica che Hipponion dovette avere tra il VI e il III secolo a.C.;

nel 2015, grazie ad un progetto elaborato dal Comune di Vibo Valentia e dalla Soprintendenza Archeologia della Calabria, sono stati reperiti fondi per un totale di 3 milioni di euro dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, volti alla realizzazione del tanto atteso "Parco Archeologico urbano di Hipponion-Vibo Valentia". Il progetto di conservazione, recupero, salvaguardia e valorizzazione, prevede il restauro delle strutture rinvenute sul Cófino e la loro copertura protettiva, nonché la realizzazione di un percorso didattico unitario fra tutti i monumenti di età greca e romana;

secondo quanto si apprende dalla lettura de «Il Quotidiano del Sud» di venerdì 15 aprile 2016, alcuni lavori avrebbero fatto emergere di recente un ulteriore tratto delle mura greche, proprio sotto la carreggiata della strada intitolata all'archeologo Orsi. Lo scavo effettuato per posizionare un grosso tubo per la raccolta delle acque meteoriche ha fatto venire alla luce grossi pezzi di arenaria che però, a quanto pare, verranno nuovamente sepolti sotto il cemento o la terra invece che essere resi fruibili a studiosi e visitatori;

come sottolineato da Michele Rocca, presidente dell'associazione storico-culturale "Vibo Insieme", "la riscoperta di un altro tratto di mura che scende a valle verso viale De Gasperi, che idealmente andrebbe a ricongiungersi con la torre di piazza d'armi, ancora sotto terra, rappresenta un altro tassello importante per l'archeologia e per la storia della città. Questa cinta muraria, infatti, potrebbe rappresentare un continuum nel tracciato del parco archeologico di Hipponion- Valentia in fase di realizzazione. La copertura di questi reperti per lasciare spazio ad una striscia di asfalto, sarebbe un attentato gravissimo all'identità e alla storia cittadina e per la Magna Grecia";

a parere degli interroganti scoprire una traccia della grande cinta muraria dell'antica Hipponion e ricoprirla è un modus operandi assurdo, mortificante, che non può certo trovare giustificazione nella mancanza di fondi,

si chiede di sapere quali azioni di sua competenza il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per fare piena luce sulla vicenda esposta e se non ritenga opportuno, alla luce dei nuovi rinvenimenti, destinare ulteriori risorse, volte a valorizzare e tutelare il patrimonio archeologico di Vibo Valentia.