Atto n. 4-05553

Pubblicato il 30 marzo 2016, nella seduta n. 599

ROMANI Maurizio , BENCINI , SIMEONI , FUCKSIA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, dell'interno e per gli affari regionali e le autonomie. -

Premesso che:

l'art. 193 del decreto legislativo n. 267 del 2000, recante "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali", prevede obblighi relativi alla salvaguardia degli equilibri di bilancio. In particolare, al comma 4, si prevede che la mancata adozione, da parte dell'ente, dei provvedimenti di riequilibrio previsti dal presente articolo è equiparata ad ogni effetto alla mancata approvazione del bilancio di previsione;

a quanto risulta agli interroganti il Comune di Messina detiene il tutt'altro che prestigioso primato, in merito al ritardo con il quale adempie agli obblighi di presentazione dei bilanci. A tutt'oggi infatti in Consiglio comunale non risulterebbero presentati per l'approvazione né il bilancio consuntivo del 2014, né il bilancio di previsione del 2015. Non si hanno notizie nemmeno del programma economico triennale;

proprio a causa della mancata adozione da parte del Comune del documento economico finanziario, la città corre seri rischi in termini di garanzia dei servizi pubblici essenziali. Di fatto, l'ente è paralizzato in ogni sua attività economica ed istituzionale;

negli ultimi giorni si è registrata la protesta dei lavoratori delle cooperative sociali, con una vertenza che si è risolta in extremis con il pagamento degli stipendi. A rischio ci sono anche i finanziamenti, per oltre 2 milioni e mezzo dei euro, relativi ai fondi Pac (piani d'azione coesione) anziani;

al comma 2, l'articolo 193 fissa la data del 31 luglio di ogni anno come termine massimo entro cui devono essere obbligatoriamente riconosciuti i debiti fuori bilancio e riallineate tutte le partite contabili dell'anno precedente. In palese violazione di legge, questi debiti fuori bilancio non sarebbero stati presentati al Consiglio comunale di Messina per il riconoscimento;

il mancato recepimento ed approvazione dei bilanci delle società partecipate impedisce la reale valutazione della situazione debitoria del Comune di Messina;

di recente 2 deputati regionali, i rappresentanti di Sicilia Democratica, Coltraro e Currenti, hanno sottoscritto un'interrogazione indirizzata al presidente della Regione, chiedendo, senza mezzi termini, di avviare le procedure di commissariamento del Comune di Messina per la mancata approvazione del bilancio nei termini previsti dalla legge,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano urgente verificare, per quanto di propria competenza, le ragioni che hanno portato ad un così sensibile ritardo nella presentazione e nell'approvazione dei documenti finanziari dell'ente.