Pubblicato il 15 marzo 2016, nella seduta n. 592
ROMANI Maurizio , BENCINI , MOLINARI , SIMEONI - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
l'Istituto nazionale tumori (INT) svolge, in coerenza con la programmazione nazionale e regionale, l'attività di assistenza sanitaria e di ricerca biomedica e sanitaria, di tipo clinico e traslazionale, confermandosi, in questo, come centro di riferimento nazionale e come polo di eccellenza per le attività di ricerca pre-clinica, traslazionale e clinica, e di assistenza;
il 12 marzo 2016 il Ministro in indirizzo ha provveduto a nominare, quale suo rappresentante presso il consiglio d'amministrazione dell'istituto, l'avvocato Andrea Gentile;
l'avvocato Gentile, figlio dell'attuale sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, ricoprirà dunque un incarico di una certa rilevanza, sia per quanto riguarda il compenso di circa 30.000 euro annui fino al 2018, sia per quanto riguarda il prestigio che da questa funzione deriva;
risulta agli interroganti che l'avvocato Gentile sia stato in passato presidente dell'organismo di vigilanza dell'Unicef-Italia e in Sacal, la società aeroportuale che gestisce lo scalo di Lamezia Terme, ma pare non avere alcuna esperienza in campo sanitario,
si chiede di sapere:
sulla base di quali valutazioni il Ministro in indirizzo abbia maturato la decisione di nominare l'avvocato Gentile quale suo rappresentante presso il consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale tumori;
se non ritenga più opportuno che un incarico di tale importanza e prestigio venga affidato ad una personalità dalla comprovata esperienza in ambito sanitario.