Atto n. 3-02676 (in Commissione)

Pubblicato il 15 marzo 2016, nella seduta n. 592

ENDRIZZI , CRIMI , MORRA , BUCCARELLA , CIOFFI , SANTANGELO , PUGLIA , COTTI , AIROLA , BLUNDO , SERRA , DONNO , MORONESE , PAGLINI , MONTEVECCHI , BERTOROTTA - Ai Ministri dell'interno, dell'economia e delle finanze e della salute. -

Premesso che:

sono numerosi, sul territorio italiano, le Regioni e gli enti locali che, accanto alle misure contenute nei piani sanitari, hanno approvato specifici provvedimenti volti a prevenire la diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco, anche se lecito, ed a tutelare le persone soggette ai rischi che ne derivano. Tra i vari ambiti disciplinati da tali provvedimenti, particolare importanza ha quello relativo alla "prevenzione logistica", in base alla quale tra i locali ove sono installati gli apparecchi da gioco e determinati luoghi "sensibili" deve intercorrere una distanza minima, ritenuta ragionevolmente idonea ad arginare i richiami e le suggestioni di facile ed immediato arricchimento;

tali luoghi vengono di norma individuati in quei luoghi di aggregazione e/o permanenza di fasce vulnerabili della popolazione, quali, a puro titolo esemplificativo, scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali e semi residenziali operanti in ambito socio-assistenziale, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori;

al contempo, in molti casi è previsto anche il divieto di porre in essere attività pubblicitaria relativa all'apertura o all'esercizio di sale da gioco o all'installazione di apparecchi per il gioco lecito presso esercizi commerciali o pubblici, ma non altrettanto è previsto per il gioco d'azzardo tout court;

quale conseguenza di questa situazione, può accadere che in luoghi "sensibili" possa essere affisso un manifesto pubblicitario relativo a slot machine o ad altre forme di azzardo. Il sito internet "vita", tramite articolo a firma del giornalista Marco Dotti del 14 marzo 2016, evidenzia come, sia nelle grandi città che nelle province, si stia assistendo a una promozione pubblicitaria dell'azzardo legale sempre più massiccia e aggressiva che ha luogo, tra l'altro, all'interno di parchi giochi, sulle facciate di palazzi pubblici e privati o addirittura sulle bustine dello zucchero utilizzate nei bar;

simili pratiche appaiono, a giudizio degli interroganti, elusive degli obiettivi di tutela della salute pubblica e dell'ordine pubblico che giustifica, ove sussistenti, le citate norme restrittive,

si chiede di sapere:

se Ministri in indirizzo non ritengano urgente, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, far sì che l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, ora Agenzia delle dogane e dei monopoli, si uniformi, con proprie direttive, a quanto eventualmente disposto dalle singole Regioni e dai Comuni in tema di regolamentazione delle distanze che devono intercorrere tra i locali in cui sono installati gli apparecchi da gioco ed i luoghi "sensibili";

quali iniziative di competenza intendano intraprendere al fine di vietare la promozione pubblicitaria dell'azzardo in prossimità di luoghi "sensibili", anche quando ciò avvenga in maniera surrettizia con le modalità descritte.