Atto n. 3-02589 (in Commissione)

Pubblicato il 17 febbraio 2016, nella seduta n. 579

PEZZOPANE , BORIOLI , CALEO , MANASSERO , RUTA , SOLLO , VALENTINI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

la società aerea low cost irlandese Ryanair ha annunciato di abbandonare lo scalo abruzzese entro l'autunno 2016, o quanto meno di annullare 5 delle 7 rotte attuali, tra cui Londra, Parigi e Francoforte, quando scadranno i termini di rinnovo del contratto con la società Saga, la società che gestisce lo scalo abruzzese;

l'annuncio dei tagli è avvenuto nonostante la società irlandese avesse manifestato in precedenza l'interesse di mantenere i voli per l'intero 2016;

considerato che:

l'abbandono dello scalo abruzzese da parte della compagnia irlandese, oltre ad un taglio di circa 180 posti di lavoro, avrebbe pesanti ricadute sull'intera economia abruzzese, soprattutto sul turismo, sulle infrastrutture e sull'indotto;

i vertici Ryanair lamentano il rincaro delle tasse da 6 a 9 euro per passeggero, deciso dal Governo, attribuendo a ciò la motivazione della loro decisione, che, da quello che si apprende dalla stampa, interesserà anche gli aeroporti di Alghero e Crotone;

tra gli scali a rischio di abbandono da parte di Ryanair viene annoverato anche quello di Cuneo Levaldigi, che è base di una tratta per Alghero, con numeri importanti di transito, con conseguente penalizzazione per uno scalo ritenuto tra gli aeroporti di interesse nazionale in fase di consolidamento;

considerato, altresì, che:

in Abruzzo Ryanair detiene un'importante fetta di passeggeri; nel 2015, in tale regione, su un totale di 604 passeggeri, 480.000 sono stati trasportati da tale compagnia;

lo scalo pescarese, per essere considerato di interesse nazionale, deve raggiungere la soglia minima di 500.000 passeggeri annui, come indicata dal Ministero;

la regione Abruzzo ha annunciato di ridurre da 5 a 2,5 milioni di euro i contributi regionali e di voler attivare contatti con altre compagnie aeree che mantengano il servizio e che applichino gli stessi prezzi,

si chiede di sapere:

quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare per garantire nello scalo abruzzese, così come negli altri scali nazionali, la presenza della compagnia low cost irlandese, in considerazione delle pesanti ricadute che l'eventuale abbandono degli scali o il ridimensionamento delle attuali destinazioni da parte della stessa compagnia comporterebbero, a livello occupazionale ed economico;

se non ritenga necessario convocare, con la massima sollecitudine, un Tavolo di confronto, a cui prendano parte i vertici della compagnia le istituzioni, la Regione Abruzzo, che tanto ha fatto per salvare il presidio pescarese, e gli altri soggetti interessati, al fine di addivenire, in tempi rapidi, ad una soluzione della vicenda.