Atto n. 4-05180

Pubblicato il 2 febbraio 2016, nella seduta n. 569

MARTELLI , MANGILI , SERRA , LEZZI , BERTOROTTA , DONNO , PUGLIA , PAGLINI , MORRA , AIROLA , MORONESE , CRIMI - Ai Ministri dell'interno e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:

in data 4 dicembre 2015, il collegio dei revisori dei conti del Comune di Pisa ha denunciato alla stampa pressioni indebite relative all'espressione di parere sul bilancio avvenute il 30 novembre e il 1° dicembre 2015;

in data 23 dicembre 2015, il presidente del collegio avrebbe precisato, nel corso di un'audizione davanti alla IV Commissione consiliare permanente del Consiglio comunale di Pisa di aver "ricevuto contatti e sollecitazioni dal Segretario Generale il 30 di novembre e soprattutto dal Prefetto, dalla Prefettura, nella persona del Capo di Gabinetto perché il Sindaco si era rivolto a lui per fargli presente che il Collegio non avrebbe rilasciato il parere" (come risulta dalla registrazione dell'audizione, al min. 35:45);

i contatti della Prefettura sono avvenuti prima della scadenza dei termini per l'espressione del parere da parte del collegio;

il collegio ha espresso parere in data 5 dicembre 2015, in conformità ai tempi previsti dalla legge;

considerato che:

in presenza del conflitto istituzionale coinvolgente la Prefettura, il collegio dei revisori, in data 15 dicembre, ha espresso parere favorevole di "massima" su una delibera cruciale ai fini del processo di riordino delle partecipazioni societarie afferenti alla gestione del servizio integrato dei rifiuti urbani;

tale delibera è stata iscritta all'ordine del giorno del Consiglio comunale con un aggiuntivo, senza passaggio in Commissione, contrariamente alla prassi dei lavori consiliari, unico precedente nell'attuale consiliatura e in quella pregressa, adducendo, a motivazione dell'urgenza, il ritardo del parere fornito dal collegio dei revisori;

il parere favorevole di "massima" riportava in premessa di non disporre "della documentazione necessaria per effettuare la dovuta compiuta valutazione degli effetti della liquidazione dei soci privati di Geofor SpA né sotto il profilo quantitativo né sotto quello qualitativo delle utilità che verrebbero loro assegnate in sede di acquisto di azioni proprie da parte di quest'ultima società (...) tale carenza di informazioni non consente al Collegio di valutare compiutamente gli effetti della liquidazione dei soci privati in Geofor SpA e che quindi risulta impossibile esprimere un giudizio di congruità rispetto all'operazione complessiva";

il collegio dei revisori avrebbe smentito, in audizione davanti alla IV Commissione consiliare permanente, di aver rilasciato con ritardo tale parere;

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

in data 18 dicembre un membro del collegio rassegnava le proprie dimissioni;

nella nota depositata il 15 gennaio 2016 dal collegio e resa nota ai capigruppo consiliari in data 22 gennaio 2016 si ritiene "Che allo stato, considerata la carenza di iniziative da parte del Consiglio, si verte nella situazione prevista dai commi 1 e 4 dell'art. 193 del Tuel; Che il Collegio, al riguardo, ritiene opportuno segnalare la situazione sopra descritta alla Prefettura competente, cui spettano -a mente di quest'ultima norma ed alle condizioni ivi previste- i poteri dell'applicazione della procedura regolata dal comma 2 dell'art. 141 Tuel";

considerato inoltre che:

la normativa di contrasto ai fenomeni corruttivi e di rispetto delle regole di trasparenza nella pubblica amministrazione è rappresentata dalla legge n. 190 del 2012, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", e dal decreto legislativo n. 33 del 2013, recante "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni";

il Comune di Pisa aderisce al codice etico, denominato "Carta di Pisa", per promuovere la cultura della legalità e della trasparenza negli enti locali;

a parere degli interroganti, il suddetto intervento della Prefettura rappresenta una pressione indebita sul collegio dei sindaci revisori,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;

se l'intervento della Prefettura, su richiesta dell'amministrazione comunale, sia legittimo e conforme alle disposizioni normative vigenti;

quali iniziative intendano assumere, anche attraverso l'attività ispettiva e di controllo dei propri rappresentanti sul territorio, al fine di valutare le circostanze descritte e le conseguenze dell'intervento informale della Prefettura sull'organo di revisione comunale;

se le circostanze consentano alla Prefettura di Pisa di valutare, in posizione di terzietà relativamente alla recente segnalazione, la possibile applicazione della procedura regolata dal comma 2 dell'art. 141 del testo unico enti locali, di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000.