Pubblicato il 22 dicembre 2015, nella seduta n. 556
BOCCHINO , CAMPANELLA , VACCIANO , BENCINI , PETRAGLIA , SIMEONI , MASTRANGELI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
l'Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola (ANP), già Associazione nazionale presidi, è l'organizzazione sindacale maggioritaria dei dirigenti delle istituzioni scolastiche e dal 2002 rappresenta anche le alte professionalità docenti. Dal 2014 ha aperto la sua rappresentanza a tutti i dirigenti pubblici. A livello confederale fa parte della CIDA - manager e alte professionalità per l'Italia, per il tramite della Federazione nazionale dirigenti e alte professionalità della funzione pubblica. È membro permanente dell'ESHA (European school heads association), avendone la rappresentanza per il nostro Paese;
l'ANP è inoltre un ente formatore e proprio in occasione di uno dei corsi, ha divulgato una presentazione in power point, facilmente reperibile anche in rete, in cui esplicitava quanto segue, parlando del piano triennale dell'offerta formativa ed in particolare della costituzione degli ambiti territoriali, così come previsti dalla legge 17 luglio 2015, n. 107: " vantaggi per la scuola: a) scelta dei docenti in funzione del PTOF; b) maggiore probabilità di "fare squadra"; c) non "avere le mani legate" rispetto a docenti contrastivi ";
considerato che:
le affermazioni riportate sono a giudizio degli interroganti di una gravità intollerabile, in quanto confermano in pieno le preoccupazioni esternate dai docenti italiani, che hanno manifestato il 5 maggio 2015 nella più sentita e partecipata manifestazione che la storia della scuola ricordi;
in quell'occasione si era esplicitata con chiarezza al Governo la preoccupazione che la figura del dirigente scolastico contenuta nella legge n. 107 del 2015 (cosiddetto preside-sceriffo) potesse ledere fortemente il ruolo professionale degli insegnanti, calpestando i principi di democrazia, di libertà di espressione, di libertà di insegnamento; preoccupazione confermata dalle affermazioni dell'ANP, la più grande associazione di dirigenti scolastici, che, senza veli, dichiara apertamente che i poteri in capo ai dirigenti scolastici verranno utilizzati per eliminare quei fastidiosi lacciuoli che impedivano di intervenire adeguatamente nei confronti di " docenti contrastivi",
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se non ritenga opportuno intervenire prontamente, al fine di valutare l'opportunità di revocare qualsivoglia forma di accredito alla ANP, impedendole di organizzare ulteriori seminari o corsi formativi volti a divulgare messaggi fortemente lesivi della professionalità e della dignità degli insegnanti;
se non ritenga indifferibile attivare una scrupolosa indagine, al fine di individuare gli autori materiali della presentazione, nei confronti dei quali avviare le procedure disciplinari previste e consentite dalla normativa vigente.